Il tragico bilancio della seconda ondata Da ottobre 247 vittime di Covid
È il conto drammatico dall’inizio della seconda ondata. Il trend non accenna a calare: a febbraio già 30 decessi. Domenica tre i morti
È il conto drammatico dall’inizio della seconda ondata. Il trend non accenna a calare: a febbraio già 30 decessi. Domenica tre i morti
A un anno dall’inizio della pandemia che ha trasformato Bergamo nell’epicentro del Covid, in edicola con L’Eco uno «speciale» di 32 pagine.
«Non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici». Quante volte ci è capitato, anche solo per caso, di sentire più o meno distrattamente questa frase del Vangelo. Ma quando queste parole diventano vita, è quasi impossibile distrarsi. Nella primavera del 1995, a Kikwit l’amore è stato esattamente questo: un taglio sul vivo; la scelta di esserci, oltre la paura. Paura sì, per no…
Sabato 20 febbraio 3.019 nuovi positivi, 186 nella Bergamasca: la Lombardia si conferma la regione con il maggiore aumento di casi di coronavirus in 24 ore. L’epidemiologo Carlo La Vecchia: «L’ondata è ancora in corso. Zona arancione per tutti? Meglio microaree rosse».
Il 25 febbraio scade il divieto di spostamento tra le regioni ma alcuni governatori avanzano la richiesta di «restrizioni omogenee in tutto il Paese» per scongiurare la diffusione incontrollata delle varianti.
Il report regionale di venerdì 19 febbraio. Il rapporto positivi/tamponi sale al 7,1%.
Divieti di ingresso, voli sospesi, obbligo di quarantena e tampone, lockdown che incombono hanno messo in ginocchio gli operatori turistici del pianeta.
Riscaldamento globale, inquinamento, scioglimento dei ghiacciai: così lontani, eppure così vicini. Il climate change non è prossimo a venire: è già qui, fuori dalla nostra porta
I dati regionali nel bollettino di lunedì 8 febbraio. Il rapporto positivi/tamponi è del 6,4%. Aumentano i ricoveri. Le vittime sono 51.
Inail, il presidente nazionale Franco Bettoni: 50 denunce di infortuni mortali sul lavoro nel 2020, 44 legate al contagio da coronavirus. Trenta casi in più rispetto al 2019. Prevenzione principio cardine su cui puntare.
I dati regionali nel bollettino di mercoledì 3 febbraio. Il rapporto positivi/tamponi è al 4,4%. Calano i ricoverati in terapia intensiva. Le vittime sono 46.
Sessanta autopsie, la ricerca avanzata della Cardiologia interventistica e dell’Anatomia patologica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo con il laboratorio Usa CvPath. Guagliumi: «Infarti ma coronarie libere: all’origine microtrombi generati dal virus».
A fronte di 24.494 tamponi effettuati, sono 1.438 i nuovi positivi (5,8%) in Lombardia registrati dai dati regionali per la giornata di domenica 31 gennaio. I guariti/dimessi sono 478.
I dati di lunedì 25 gennaio nel bollettino della Regione. Il rapporto positivi/tamponi è al 7,9%. I guariti/dimessi sono 4.465, le vittime 46.
A fronte di 23.182 tamponi effettuati, sono 1.375 i nuovi positivi (5,9%) in Lombardia registrati nella giornata di domenica 24 gennaio. I guariti/dimessi sono 795.
L’ex Carcere di Sant’Agata, Alessandro Zappata, le pietre d’inciampo: a Bergamo, le iniziative dell’Assessorato alla Cultura del Comune per il 27 gennaio riportano a casa la storia. Perché in fondo ricordare non è solo un dovere, ma anche un diritto
I dati del 22 gennaio nel bollettino della Regione. Oltre 34 mila tamponi. In calo i ricoverati nelle terapie intensive (-3) e nei reparti (-65). I decessi sono 58. Il monitoraggio dell’Iss: in Lombardia indice Rt medio a 0.82.
Brescia e Bergamo hanno il tasso di mortalità da particolato fine (PM 2.5) più alto in Europa. Ma il comune replica: «Dati vecchi e non sanitari».
Dopo la Camera il presidente del Consiglio ottiene la fiducia con 156 sì nel delicato voto al Senato. L’affondo di Renzi: «Mercato indecoroso di poltrone». L’attacco di Salvini: «Non state cercando dei responsabili, ma dei complici per non perdere la poltrona». Bagarre finale per il voto dell’ex grillino Ciampolillo.
Lorini, Area critica del «Papa Giovanni»: «Dobbiamo restare chiusi, l’Rt allarma ancora». «Dopo i sanitari, meglio vaccinare tutti gli over 60»