Comunità islamica di Curno, quando prevale il dialogo e la convivenza
Sulla questione nuovo centro islamico a Curno abbiamo sentito il sindaco di Curno, Perlita Serra.
Sulla questione nuovo centro islamico a Curno abbiamo sentito il sindaco di Curno, Perlita Serra.
Nella puntata di Striscia la notizia del 13 aprile l’inviata Rajae ha intervistato il difensore atalantino sul caso di un giocatore del campionato saudita che aveva dovuto «abbassare la cresta» perché il suo taglio di capelli non era in linea con i precetti islamici.
Ha dato fuoco al centro islamico di Costa Volpino perché i responsabili della struttura avevano deciso di non ospitarlo più al suo interno: per questo motivo giovedì 10 marzo è stato arrestato un marocchino di 50 anni, A. N., già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e il patrimonio.
Non si spengono le polemiche sul Centro culturale di via Cenisio. Da oltre due mesi, infatti, la tensione rimane costante, con i vari gruppi che frequentano lo spazio che si scontrano a suon di provocazioni e risse, costretti a pregare per strada, creando così problemi di ordine pubblico.
Ci sono atti coperti dal segreto di Stato che riguarderebbero Muhammad Zulkifal, l’imam di Zingonia in carcere in Sardegna con l’accusa di associazione terroristica.
«Con questo comunicato il direttivo del Centro islamico culturale di Bergamo Onlus con sede a Bergamo in via Cenisio 3 intende chiarire definitivamente le motivazioni che ci hanno spinto a chiudere temporaneamente il centro e secondariamente, ma non per questo meno importante, dare il proprio sostegno ai nostri vicini che per cause da noi indipendenti, sono costretti a sopportare disagi causati d…
Va letta la legge regionale lombarda per i nuovi luoghi di culto, bocciata martedì dalla Corte Costituzionale che ha accolto il ricorso del governo. Va letta per comprendere il senso di una norma scritta con l’intento non dichiarato ma implicito di complicare e quindi ostacolare la creazione di edifici religiosi.
Dopo la bocciatura - martedì 23 febbraio - per parola della Consulta della cosiddetta legge «anti moschee», sono state moltissime le reazioni in Regione Lombardia. Reazioni naturalmente molto critiche della maggioranza e positive da parte del centrosinistra.
«La Consulta ha bocciato la nostra legge che regolamentava la costruzione di nuove moschee. La sinistra esulta: Allah Akbar». Lo scrive sul suo profilo Twitter, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
La Corte Costituzionale ha approvato il ricorso del governo sulla legge regionale lombarda che fissa i criteri per la realizzazione di tutti i nuovi edifici di culto. È stata così bocciata la norma cosiddetta «anti-moschee».
Tensioni in via Cenisio, davanti al Centro islamico di Bergamo
Momenti di tensione a Bergamo in via Cenisio nella mattinata del 20 febbraio. Sono arrivati polizia e carabinieri.
Continua la tensione all'interno della comunità islamica bergamasca. Oggi nel giorno della preghiera circa 400 fedeli hanno dovuto pregare in strada perchè il responsabile del centro islamico ha unilateralmente deciso di chiudere la moschea di via Cenisio.
Ancora tensioni dopo il caso dei fondi dal Qatar. Mohamed Saleh, presidente del Centro islamico di via Cenisio, nella serata di mercoledì 17 febbraio Mohamed Saleh ha chiuso la porta in faccia agli appartenenti del gruppo di El Joulani.
Il caso «Rouhani» in Italia e il dialogo «possibile». Stefano Allievi e Paolo Branca stilano un «decalogo» di regole per dialogare con l’Islam.Dall’importanza dell’ospitalità, al limite del «buon senso» a quel pizzico di creatività e fantasia per risolvere i problemi. Mai però «rimanere nella formalità dei sorrisi e della buona educazione».
Forse c’è speranza. Lo dico alla luce della notizia che alcune statue di nudo, ai Musei Capitolini, sono state coperte in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rohani. Notizia che, lo dico subito, mi sembra positiva.
La comunità nordafricana ha acquistato un capannone vicino all’attuale centro islamico. Progetto bloccato dalla norma della Regione Lombardia
«Chi nega i diritti alla libertà religiosa è il vero responsabile dell’abusivismo e dei disagi che ricadono anche sui cittadini bergamaschi».
Dopo le tensioni sul caso della moschea. Gomme tagliate e specchietti rotti alle vetture di Mohamed Saleh, presidente del Centro islamico di via Cenisio, e del suo vice.
Sulla realizzazione della moschea a Bergamo interviene don Massimo Rizzi, responsabile dell'Ufficio Migranti della Diocesi. "E' giusto che ogni religione abbia il suo luogo di culto", ha dichiarato a BergamoTg Ore12, "ma è necessario che si creino relazioni tra cattolici …