Gallera: da giovedì test sierologici Si parte da Alzano, Nembro e Albino
I centri prelievi saranno attivi da giovedì ad Alzano, Nembro e Albino, in Val Seriana.
I centri prelievi saranno attivi da giovedì ad Alzano, Nembro e Albino, in Val Seriana.
Ricoverato a Seriate ai primi di marzo, Ettore Consonni di Bergamo si è risvegliato al Civico del capoluogo siciliano dopo 25 giorni: «Non ci credevo. È stata come una rinascita». Martedì 21 aprile le dimissioni
L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale Giulio Gallera.
Il presidente della sezione provinciale Marcello Annoni: «Dolore immenso non poterli onorare come meriterebbero».
Uno spiraglio di luce che ha illuminato il Pronto Soccorso dell’ospedale Papa Giovanni, con i corridoi finalmente liberi dai malati dopo l’ondata che si è abbattuta nelle scorse settimane.
Il medico è a capo della Chirurgia al Pesenti-Fenaroli: «Ora il virus sembra un po’ meno cattivo, ma guai a mollare in fretta».
Ats Bergamo sta lavorando su questo tema già dalla scorsa settimana e completerà nei prossimi giorni il censimento dei circa cento punti prelievo presenti sul territorio provinciale per verificare quali saranno le sedi di effettuazione dei prelievi.
Avventarsi indiscriminatamente sulla sanità a causa delle vicende di alcune case di riposo lombarde sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Al tempo stesso, non si può ricondurre la falcidie di anziani morti in situazioni sospette a pura casualità. Sarebbe un oltraggio alla memoria di tanti morti e un’ingiustizia per i loro familiari. Le inchieste devono farsi e subito - a dispetto di chi dice il…
È Camillo Golgi, nato a Corteno, Valcamonica, allora paese bergamasco. Lo storico Mazzarello: ha rivoluzionato la conoscenza del cervello. Gli studi a Pavia sul ciclo della malaria. Tra gli allievi la pasionaria Anna Kuliscioff.
La vita di Pierino , il cacciatore, sconvolta una giornata di marzo. Odissea tra gli ospedali ma, pur con una sola gamba, ora torna a sorridere alla vita.
Alberto Albertoni, 66 anni, guida l’équipe di Anestesia e Rianimazione all’ospedale di Alzano.
Da quando è iniziata la quarantena le occasioni per muoversi si sono ridotte: dalla cucina al divano fino alla camera da letto, il conteggio rimane ampiamente sotto i «diecimila passi» consigliati per mantenersi in forma. Su youtube i tutorial di …
La startup bergamasca D/Vision Lab in prima fila nella lotta alla pandemia. Presentato in Europa il progetto per la raccolta e visualizzazione globale dei dati clinici in 3D in una prospettiva di prevenzione e di intervento tempestivo
«Siamo i bambini di «Casa di Gabri». La malattia severa e invalidante è con noi fin dalla nascita. Non abbiamo conosciuto giorni sani e viviamo in una situazione simile a molti di voi, oggi». Una lettera commuovente.
La pandemia Covid ha, in tutta la Bergamasca, azzerato il numero di donatori di organi, ma sul fronte dei trapianti, anche nel periodo più complicato dell’emergenza causata dal nuovo coronavirus, l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha potuto offrire nuove speranze a pazienti che senza un organo non avrebbero potuto sopravvivere.
Conte spiega: «Nei prossimi giorni saremo in condizione di offrire a tutti gli italiani un piano chiaro e, quindi, informazioni certe». Chiarisce Ricciardi (Oms): ancora troppo presto per la fase 2.
«Loro sono i nostri eroi e abbiamo pensato di ringraziarli con il nostro cibo, con quello che possiamo donare: una serata per due nei nostri ristoranti quando sarà possibile riaprire i locali e la situazione sarà più tranquilla».
Il Servizio sanitario nazionale (Ssn), un bene essenziale per il Paese, è nato nel 1978, quindi oltre 40 anni orsono, un periodo di tempo molto significativo in cui molte cose sono cambiate. Nonostante l’ eccellenza delle prestazioni, molti esperti avvertono comunque un senso di declino dovuto a molti fattori. Infatti, nel tempo il personale sanitario si è ridotto e, a differenza di altri Paesi, …
L’anestesista di Novosibirsk Svetlana Martchenko è approdata a Bergamo nel 1997 per un master Adesso lavora con i colleghi medici inviati da Mosca.
Mamma senegalese di un bimbo di due anni, operaia alla Brembo. È la vittima più giovane dell’epidemia. Una settimana di tosse e febbre, poi la situazione è precipitata. Deceduta al Pronto soccorso.