Il caso Ilicic e il non-ricorso
Quanti punti riuscirà ad ottenere l’Atalanta in questo girone di andata? Previsioni e ipotesi in vista della sfida contro l’Udinese.
Quanti punti riuscirà ad ottenere l’Atalanta in questo girone di andata? Previsioni e ipotesi in vista della sfida contro l’Udinese.
All’Atalanta servono punti dopo i black out di Empoli e di lunedì sera col Napoli a Bergamo. Ad esigerlo è la classifica.
Il giocatore potrebbe tornare a disposizione in vista di Udine o della Lazio.
Il portiere è ufficiale: 4,7 milioni alla Lazio. Il centrocampista norvegese, 19 anni, è al Genk (Belgio) mentre Alioski è macedone-svizzero, 25 anni, ala del Lugano.
Interesse per la punta del Milan, accostato anche alla Lazio.Visite mediche per Toloi.
A sottovalutare o a non dar peso alle sensazioni di gran parte dei tifosi, spesso e volentieri, si sbaglia e di grosso.
«Penso che il Cagliari oltre che il pareggio avrebbe meritato anche la vittoria». Queste le parole rilasciate dal tecnico dei sardi, Zdenek Zeman, in merito alla sconfitta casalinga subita contro l'Atalanta per 2-1.
Prima puntata ufficiale della stagione 2014/2015 anche per «TuttoAtalanta», da oltre 25 anni appuntamento fisso del lunedì sera su Bergamo Tv (canale 17 digitale terrestre - streaming www.bergamotv.it ) per le discussioni e i commenti dei tifosi nerazzurri.
di Giorgio Gandola
E allora che Tavecchio sia. A furor di presidenti il calcio italiano ha eletto mister Banana. E lo ha fatto turandosi il naso, le orecchie e gli occhi, indifferente alla sollevazione popolare più stupefatta e indignata dai tempi di Schettino.
Trionfo e lacrime. Carlo Tavecchio, 71 anni, comasco di Ponte Lambro, cede alla commozione, perché dopo settimane di passione è lui il nuovo presidente della Figc: con il 63.63% dei voti (compreso quello dell’Atalanta), al terzo scrutinio.
Guglielmo Stendardo al centro delle attenzioni degli «Amici» del’Atalanta giovedì, dopo l’allenamento pomeridiano, a Rovetta. E ha detto: «È da quando gioco che ho dovuto puntualmente sudare per guadagnare un posto da titolare».
«Abbiano invocato, appena concluso lo scorso campionato, l’acquisto di Beppe Biava. Sia, comunque, chiara subito una cosa: non è che ritenessimo il centrale difensivo di Cenate Sotto il classico colpaccio di mercato di questa meteorologa instabile estate».
Adesso è, proprio, ufficiale: Yohan Benaloune è stato riscattato, a titolo definitivo, dall’Atalanta. Il difensore tunisino, ventisettenne, era arrivato a Bergamo, proveniente dal Parma, lo scorso gennaio, alla riapertura del mercato di riparazione invernale.
Rassicuranti le argomentazioni di Pierpaolo Marino, riportate domenica su L’Eco di Bergamo, edizione cartacea. Ne esce, l’auspicata conferma di un’Atalanta che per qualità dovrebbe rispecchiare quella dello scorso campionato.
«Al di là dell’aspetto tecnico, che conosciamo, vorrei rimarcare le sue doti morali e umane. Mi auguro di incontrarlo di nuovo, in un prossimo futuro». Anche Villy Stendardo sponsorizza l’arrivo all’Atalanta di Beppe Biava, difensore, svincolato dalla Lazio.
Cesare Prandelli ha fatto le sue scelte. Il Commissario tecnico della nazionale ha reso noti, dopo l'allenamento di domenica 1° giugno a Coverciano, i nomi dei giocatori che partiranno giovedì 5 giugno per il Brasile. In attacco fuori Rossi e Destro, dentro Insigne.
«Non sono mai riuscito a giocare nell’Atalanta, ora sarebbe il coronamento della mia carriera». Giuseppe Biava ha da poco salutato la Lazio, tra un mese sarà disoccupato per sua scelta ma sogna una chiamata da Bergamo.
La rete di Brienza nell’extratime non è isolata: in questo campionato era già successo con Livaja al Bologna e De Luca al Genoa. E negli ultimi minuti della partita avevano invece segnato Bonaventura, Denis, Cigarini, De Luca e Moralez.
Una vittoria di prestigio per salutare i tifosi con un regalo, chiudere in bellezza la stagione e raggiungere quota 50 punti. Ma col Milan c’è da vincere l’allergia al congedo che ha colpito l’Atalanta negli ultimi anni: i nerazzurri non vincono l’ultima in casa da sei anni.
«Qualche intervento lo dovremo fare, ci vorrà un po’ di entusiasmo in più, qualcosa di nuovo in tutti i reparti sperando di fare meglio possibile». Le inequivocabili parole di Stefano Colantuono dovrebbero aver messo la parola fine alle voci di una sua partenza.