Tagli alle Poste, sit-in dei sindacati «I Comuni protestino con noi»
Al via dalla prossima settimana in tutta la Lombardia i sit-in di protesta dei lavoratori delle poste. A Bergamo il 17 marzo.
Al via dalla prossima settimana in tutta la Lombardia i sit-in di protesta dei lavoratori delle poste. A Bergamo il 17 marzo.
Diminuiscono i licenziamenti nelle grandi aziende tra gennaio e febbraio. Ma ora bisogna lavorare sulla ripartenza.
La 4ªCommissione regionale si è confrontata con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil in merito al piano di riorganizzazione di Poste Italiane, che solo in Regione Lombardia prevede la chiusura di 61 uffici e la razionalizzazione degli orari di apertura in altri 121 sportelli.
La Cisl di Bergamo è «un’organizzazione vitale, che ha saputo reggere all’urto della crisi». Lo dice Ferdinando Piccinini, segretario generale.
«Urge che governo e Parlamento mettano mano alla riforma delle pensioni». Lo ha dichiarato Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, giovedì 29 gennaio a Bergamo per il consiglio generale del sindacato.
Lo ha detto il segretario confederale della Cisl, il bergamasco Gigi Petteni, al termine delle audizioni in commissione Lavoro del Senato.
L’escamotage dell’assemblea sindacale, poi annullata, per indurre la Giunta a far saltare la Ztl. A rischio due stipendi.
Dal 1° febbraio tariffa intera per i 700 dipendenti che lavorano al Papa Giovanni. Bhp: «Impossibile rinnovare la concessione». I sindacati all’attacco
C’è poco da festeggiare, nel Capodanno dei dipendenti di Sf Servizi, l’agenzia di via Carnovali che fino a poco tempo fa gestiva i servizi bancari e di leasing per Unicredit.
A Grumello del Monte è stata «licenziata» una lavoratrice per «assumere» lavoratori socialmente utili.
E’ stato indetto per lunedì 1° dicembre lo sciopero dei dipendenti del settore pubblico proclamato dal sindacato Cisl per tutte le 24 ore e nell’intero territorio nazionale.
La Cisl di Bergamo, con le sue categorie, ha manifestato nel pomeriggio di mercoledì 26 novembre, di fronte alla prefettura di Bergamo, in via Tasso.
Sabato manifestazione a Zogno dei sindacati. Con la procedura fallimentare della storica Mvb e la chiusura dello stabilimento di Zogno che lascia senza prospettive 310 persone (ad aprile 2015 per loro terminerà il sostegno della Cassa integrazione Straordinaria) arriva un altro duro colpo alla tenuta occupazionale della Valle Brembana.
Una serie di iniziative e sabato 15 il «patronato day». Una norma della Legge di Stabilità «in via di promulgazione da parte del Governo sta mettendo a rischio questo patrimonio».
Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia, entra a far parte della segreteria nazionale della Cisl. È stato eletto a Roma dal Consiglio generale dell’organizzazione, che l’8 ottobre scorso aveva sancito all’unanimità la nomina di Annamaria Furlan quale nuovo segretario generale della Cisl.
Anche in terra bergamasca quella degli sfratti è una vera emergenza. «Non ci sono scuse per azioni dilatorie, questa è una priorità, i Comuni devono agire». Lo dicono - tutti insieme - i sindacati degli inquilini di Cgil, Cisl e Uil.
Raffaele Bonanni ha annunciato le sue dimissioni e ora si punta al suo sostituto, anche nell’ottica di un rinnovamento di tutta la segreteria confederale: per la successione la favorita è la Furlan. Anche il bergamasco Petteni versa la Segreteria nazionale.
Sono oltre 20mila in Lombardia i lavoratori metalmeccanici (1585 a Bergamo) ad alto rischio occupazione, coinvolti da cassa integrazione straordinaria o mobilità ormai da più di due anni. Ben 82 le imprese medie e grandi per le quali la situazione di difficoltà è divenuta ormai strutturale.
Meno fondi, più imposte. Se lo Stato taglia, i Comuni aumentano le tasse. L’effetto a catena è ormai una costante. La coperta corta a Roma lo diventa anche per le amministrazioni comunali che per stare a galla sono costrette a mettere mano a tariffe e imposte.
Segnali di ulteriore cedimento per il lavoro in Bergamasca. Scoraggianti i dati dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro: il saldo assunzioni-cessazioni nell’ultimo trimestre è infatti negativo per quasi 7 mila contratti.