Festa per i 107 anni di Maria, volò sull’aereo di Locatelli
È l’ospite più longeva della Casa di riposo Serena di Brembate Sopra. Mercoledì al teatro gli auguri con i familiari e le autorità.
È l’ospite più longeva della Casa di riposo Serena di Brembate Sopra. Mercoledì al teatro gli auguri con i familiari e le autorità.
Una galleria del vento per testare i caschi, direttamente in azienda. Un anno importante il 2018 per la «Locatelli» di Almenno San Bartolomeo produttrice di caschi con marchio Airoh Helmet che dallo scorso mese di giugno è diventata la prima azienda italiana del settore ad avere nella propria sede una moderna galleria del vento.
Continuano le provocazioni tra opposte fazioni politiche. L’ultimo episodio, l’effigie di Locatelli sulla sede Isrec di via Tasso.
Imbrattata la fontana dedicata al pilota bergamasco in viale Vittorio Emanuele: vernice rossa nella vasca. Sulla Briantea, nella zona del Polaresco, è comparso uno striscione con la scritta: «Assassino».
Il 17 marzo, giorno della proclamazione di Vittorio Emanuele II re d’Italia, festa dell’Unità, dell’inno e della bandiera, è giornata significativa per la riapertura del Museo storico, sezione dell’Ottocento, alla Rocca.
Se il sole mi assiste e io persisto, riporterò una delle più belle serie che siano al mondo», scrive Antonio Locatelli al suo amico e suo vate,Gabriele D’Annunzio, il 16 aprile 1923, quando stanno per scoccare i tre mesi dall’inizio del suo viaggio intorno al mondo.
Il progetto per far rinascere Casa della Libertà c’è già. Esce dal cassetto degli architetti Angelo Colleoni e Melania Licini, un «regalo alla città» che i due professionisti hanno elaborato in sei mesi, lavorando nel tempo libero. Una proposta di valorizzazione.
Stefano Mazza non somiglia ad Antonio Locatelli, eppure, con la madre Carla, ne rappresenta l’ultimo discendente diretto. Ha 54 anni, i capelli biondi e una grande passione per il viaggio intorno al mondo del suo prozio.
Diari interessanti, passaggi illuminanti per comprendere la mentalità di un uomo e di un’epoca. E’ quanto emerge negli scritti di Antonio Locatelli che saranno presentati lunedì nello sala Viterbi dal discendente Stefano Mazza.
Era una mattina gelida, era il 20 gennaio 1923. Antonio Locatelli andò alla stazione di Bergamo, prese il treno per Milano, poi quello per Brindisi. Locatelli era al tempo già famoso come eroe della Prima guerra mondiale, come asso dell’aviazione.
«Una delle opere più significative del Novecento bergamasco». Così il Ministero per i Beni e le attività culturali definisce la Casa della Libertà. Quest’anno l’edificio – nato come Casa Littoria – compie 75 anni e mostra tutte le magagne dovute al tempo che passa e a una buona dose di incuria.