«Il mercato unico europeo è un vantaggio per le imprese»
CONSIGLIO CAMERALE. Enrico Letta: i singoli Stati, da soli, sarebbero dei nani di fronte a Stati Uniti, Cina e India. Mazzoleni: tante sfide, l’Ue sembra un condominio litigioso.
CONSIGLIO CAMERALE. Enrico Letta: i singoli Stati, da soli, sarebbero dei nani di fronte a Stati Uniti, Cina e India. Mazzoleni: tante sfide, l’Ue sembra un condominio litigioso.
MONDO. Solo nella mezza mattinata di apertura del recente Festival Città Impresa svoltosi a Bergamo, la parola «dazi» è stata pronunciata ben 42 volte dai relatori, e così si è andati avanti anche nelle giornate di dibattito successivo.
MONDO. Al Consiglio europeo informale di Budapest i capi di Stato e di governo hanno accolto con favore i rapporti di Enrico Letta e Mario Draghi su mercato e competitività.
MONDO. Il tema della competitività è oggetto in Europa di discussioni intergovernative. «Nuovo Patto europeo sulla competitività» è il documento che riprende le linee guida tracciate da Mario Draghi e Enrico Letta, due ex premier italiani.
IL COMMENTO. Restiamo con i piedi per terra, sembra dire il presidente Sergio Mattarella dal Forum Ambrosetti di Cernobbio. Fra realismo e sguardo inclusivo, indica tre piste.
MONDO. Parla anche a noi il risultato delle elezioni i Francia, con la sconfitta dell’estrema destra, dopo quello in Inghilterra che ha premiato i laburisti in formato riformista.
MONDO. Dunque in Europa starebbe per tornare la maggioranza Ursula, come viene detta l’alleanza tra i tre partiti «storici» del Parlamento che ha espresso la presidente della Commissione: popolari, liberali e sinistra.
ECONOMIA. Bosch è il più grande fornitore per l’industria automobilistica del mondo. Ha 430mila dipendenti e 90 miliardi di euro di fatturato. L’azienda ha fissato un margine di redditività (Ebit ) del 7% per poter continuare ad essere indipendente.
ITALIA. Sul debito italiano Moody’s ha mantenuto il giudizio precedente con prospettive che migliorano da negative a stabili. Stilare una pagella sulla capacità di uno Stato o di un attore privato di restituire il denaro ai creditori è il compito delle agenzie di rating.
MONDO. Il governo Meloni ha schierato l’Italia inequivocabilmente dalla parte di Israele assalito dai terroristi islamisti di Hamas; ha chiesto che si risparmi la vita dei civili di Gaza e ha assicurato a chi di questi vorrà sfollare verso sud, il proprio aiuto umanitario; ha ripetuto che la soluzione del conflitto non può che essere quella di «due popoli, due Stati» secondo la dottrina Onu.
IL COMMENTO. Tra le anomalie di questa fase politica, c’è anche l’elogio della contraddizione. Non a tutti piace, e anzi - alle prime difficoltà grosse - finirà per alimentare un dissenso nel campo di Giorgia Meloni, a cominciare dalla sua casa d’origine, che di nostalgia ha sempre campato. Ma per ora funziona. Per referenze, rivolgersi a Joe Biden che un anno fa ammoniva preoccupato il suo part…
POLITICA INTERNA. Il primo test elettorale per Giorgia Meloni e la sua maggioranza è stato pressoché un trionfo.
POLITICA. «Il partito unico è morto». Parola di Carlo Calenda. Addio Terzo Polo. È finita: Matteo e Carlo hanno litigato di brutto e si separano con rancore e tra gli insulti. Diciamoci la verità: ce l’aspettavamo tutti da questo matrimonio di interesse. Pensare poi che quella strana coppia di egocentrici potesse reggere oltre il viaggio di nozze era cosa da anime belle.
Italia. Elly Schlein ha ottenuto alle primarie dei gazebo 587.010 voti. Stefano Bonaccini 505.082. La differenza è di 81.978 voti, se abbiamo fatto bene la sottrazione. Nelle votazioni dei circoli (riservate agli iscritti al Pd) a vincere era stato invece Bonaccini con un margine più ampio, 52 a 34 per cento, nonostante che i capicorrente (Prodi, Franceschini, Zingaretti, Cuperlo, Orlando, Bersa…
Il commento. Grande discussione tra le tante e litigiose anime del centro-sinistra sulla scoppola ricevuta alle elezioni regionali stravinte dalla destra e dal partito delle astensioni. Discussione doppia nel Pd impegnato a scegliersi il segretario del dopo-Letta. Discussione mesta nel Terzo Polo ridotto al lumicino nel Lazio e in Lombardia. Discussione rancorosa dei Cinque Stelle di Giuseppe Co…
Politica interna. Come più volte ribadito nel corso della campagna elettorale, anche nel suo discorso al Parlamento la premier Giorgia Meloni ha dato grande risalto alla necessità di riformare i poteri e le modalità di elezione del Capo dello Stato.
«Una traversata nel deserto». Così il segretario dimissionario Enrico Letta ha definito senza infingimenti il percorso che si apre davanti al partito con la convocazione del congresso per il prossimo 12 marzo. Non poteva dirlo meglio. Il «sol dell’avvenir» è scomparso dall’orizzonte della sinistra.
Lancia la sfida e la giustifica nel nome del riconoscimento dei diritti. Cosa c’è di più decisivo nella ricerca del consenso se non un po’ semplificare, un po’ mentire e un po’ ingannare? Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna, nell’affollata compagnia di nuovi pretendenti della poltrona che fu di Enrico Letta sceglie facile e va sul sicuro.
Elezioni politiche 2022. Nella Bergamasca FdI è il primo partito e svetta in 238 Comuni su 243. Dalle Politiche del 2018 si dimezza il numero dei parlamentari bergamaschi, complice il «taglio delle poltrone» e la complicata geografia dei collegi. Su L’Eco di Bergamo di martedì 27 settembre lo speciale con dati e analisi.
L’Italia che sempre meno va alle urne (meno 10 per cento rispetto al già negativo risultato del 2018) vira verso destra e incorona Giorgia Meloni a capo del primo partito italiano ma ci riserva non poche sorprese. La prima è sicuramente il risultato dei partiti del centrodestra.