Guida agli eventi da non perdere questa settimana
Dal 17 al 20 febbraio
Passi per D’Alema che ha le sue responsabilità, ma se anche un uomo mite come Enrico Letta perde definitivamente la pazienza con Renzi, vuol dire che le tribù del Pd corrono dritte verso il punto di non ritorno. Con il suo libro «Avanti» distillato a puntate, l’attuale leader del Pd ha inaugurato l’estate dei veleni secondo lo schema «io contro il resto del mondo», rischiando così di aver torto q…
L’ex presidente del consiglio incontrerà il pubblico mercoledì 26 alle 17 sul Sentierone a Bergamo in occasione della Fiera dei Librai per presenatre il suo nuovo libro «Contro venti e maree. Idee sull’Europa e sull’Italia».
L’ex presidente del Consiglio Enrico Letta con un tweet ha suggerito una chiave di lettura alternativa sul voto di giovedì, smontando la teoria secondo la quale i giovani britannici si sono dimostrati a favore dell’Europa.
«I dolori della Giovane Europa, casa o condominio» è il titolo del confronto con l’ex premier.
di Giorgio Gandola È certamente poco allegro cominciare il weekend con un urlo di questo tipo, ma oggi non ci veniva di meglio. Ricordate il commissario Cottarelli (con quel volto da duro a mezzavia fra l’ispettore Callahan e il tenente Colombo) piazzato a suo tempo da Enrico Letta a spulciare fra gli sprechi di denaro degli enti pubblici?
di Giorgio Gandola Mentre il paese cerca Dell’Utri e Grillo misura il tempo che le Tv dedicano a Renzi, pensiamo d’avere capito perché il presidente del Consiglio che ha sostituito il flemmatico Enrico Letta ha così fretta.
Giorgio Gandola L’ultimo metrò. Niente di romantico, è il titolo di un fallimento annunciato che ha in sè accenti di malinconia e ci dice molto delle cause della crisi strutturale persistente in Italia.
«Non ci interessano i fuochi d’artificio, ci interessa la quotidianità». La provocazione di monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale per i laici e la pastorale, è un modo per dire che la canonizzazione di Papa Giovanni XXIII, il 27 aprile prossimo, è un momento che tocca tutti, ogni giorno.
Burocratese stretto per dire niente, o meglio, poco. Sforzandosi di leggere tra le righe, si coglie che al momento in materia di ludopatia non cambia nulla. È la risposta arrivata al Consiglio dei sindaci dell’Asl di Bergamo sul fenomeno slot.
di Giorgio Gandola Tiepidissimo è l’aggettivo più in voga nel giorno dei discorsi di Renzi. Tiepidissimo il Senato, che ha riservato al presidente del Consiglio 17 applausi durante la prolusione programmatica mentre Enrico Letta era stato gratificato con un numero nettamente più alto: 45.
Non poteva che finire così: una breve e gelida stretta di mano, in una cerimonia di passaggio delle consegne a palazzo Chigi che più veloce e imbarazzante di così è cosa difficile ritrovare negli archivi del Palazzo.
Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha rassegnato le dimissioni «irrevocabili» nelle mani del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Le consultazioni per l’incarico di formare il nuovo Governo nel pomeriggio. SEGUI QUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
«La Lega Nord ha chiesto la sospensione dei lavori in quanto non è possibile proseguire con l’esame dei provvedimenti in questa situazione di caos politico. Non crediamo che possiamo procedere come se niente fosse accaduto».
La direzione del Pd ha approvato con 136 voti favorevoli, 16 contrari e due astenuti il documento proposto dal segretario, Matteo Renzi, che ringrazia Enrico Letta per il lavoro svolto, e «rileva la necessità» e l’urgenza di aprire una fase nuova, con un nuovo Esecutivo .
di Giorgio Gandola «Enrico stai sereno». «Nessuno ti vuol prendere il posto». «Io premier, chi me lo fa fare?». Il web ribolle delle frasi che Matteo Renzi ha pronunciato negli ultimi mesi per rassicurare Enrico Letta.
di Gianlorenzo Barollo Gran caciara per la partecipazione italiana e soprattutto per la presenza del presidente Enrico Letta all’avvio dei giochi invernali di Sochi.
Niente da fare sulle norme Rc auto. I partiti ottengono la cancellazione del pacchetto contenuto nel decreto legge Destinazione Italia. Nel mirino la scatola nera (e gli sconti collegati), le norme sui carrozzieri, quelle sui medici, i rimborsi in caso di incidenti mortali.
Quasi fatta per l’accordo sulla legge elettorale. Via libera al 37% per il premio di maggioranza, mentre scende dal 5 al 4,5%, la soglia di sbarramento per i partiti che si presentano in coalizione.
Salvi gli sconti del fisco: circa 160 miliardi che i contribuenti per motivi svariati (dai carichi familiari fino al mutuo casa o alle spese veterinarie) non versano all’erario. Almeno per il momento.