Meningite, effettuate 20mila vaccinazioni «Azione di prevenzione senza precedenti»
Le parole dell’assessore alla Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
Le parole dell’assessore alla Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.
Dalle prime dichiarazioni emerse dal vertice di Villongo ci sono novità per i lavoratori del Basso Sebino e per chi lavora nelle tante ditte del Basso Sebino: per tutti loro basterà una autocertificazione per chiedere di essere vaccinati.
Martedì 7 gennaio l’incontro con i vertici di Ats, Asst Bergamo Est e gli amministratori della zona. Fino a lunedì vaccinate 3.800 persone.
Ats Bergamo ha attivato un bollettino di informazione per la meningite indirizzato ai sindaci dei territori interessati e alle Forze dell’ordine. Qui tutte le informazioni.
L’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera, ha annunciato domenica 5 gennaio al vertice con i sindaci in Prefettura la misura vaccinale contro il meningocco C per i lavoratori delle ditte dell’Ambito Basso Sebino.
«Da metà settimana andremo nelle scuole superiori e vaccineremo i ragazzi: nelle scuole dei due ambiti interessati dai casi di meningite, del Basso Sebino e di Grumello, e dove studiano i giovani residenti di questi ambiti, vaccinando loro e anche gli studenti di queste scuole». Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Giulio Gallera, dopo il vertice in prefettura di domenica 5 gennaio. Le …
Il ragazzo ricoverato sabato 4 gennaio in Terapia intensiva al «Papa Giovanni» per sepsi da meningococco. Martedì nel Basso Sebino l’assessore regionale Gallera. Aprono ambulatori vaccinali a Gandosso, Credaro e Predore.
Ambulatori straordinari a Gandosso, Predore e Credaro oltre a Paratico nel Bresciano. Potenziati ancora i centri di Sarnico e Villongo.
«Stiamo facendo tutte le verifiche necessarie e che in queste circostanze s’impongono: a cominciare da come si sono sviluppati questi contagi fino alle verifiche sul genoma del batterio meningococco C che ha contagiato le tre persone di Villongo.
L’uomo è ricoverato in prognosi riservata ai Civili di Brescia. Campagna di vaccinazioni per i cittadini fino ai 50 anni. Aperture speciali del presidio di Sarnico e un ambulatorio d’emergenza in paese.
Dopo il terzo caso di cui si è avuta notizia lunedì 23 dicembre (un operaio di 36 anni ricoverato in prognosi riservata a Brescia ), la Regione congiuntamente al sindaco hanno deciso di proporre una campagna di vaccinazione rivolta a tutta la popolazione tra gli 11 e i 50 anni.
È una notizia attesa dal oltre dieci di anni: il «Papa Giovanni» avrà un robot tutto suo. Non un robot qualsiasi, ma un’apparecchiatura di altissima tecnologia considerata la piattaforma più evoluta per la chirurgia mininvasiva, applicata in modo particolare in campo urologico.
Per tutta la Lombardia stanziati oltre quattro milioni di euro per Pronto soccorso e ospedali. L’assessore Gallera: «Fondi alle strutture in base ai progetti». Le tre Asst si preparano a elaborare i piani.
Dopo la morte dell’universitaria Veronica Cadei, 19 anni, e il ricovero in ospedale di una studentessa sedicenne. All’istituto «Riva» di Sarnico, dove studia la ragazza, molti allievi hanno disertato le lezioni. Il dirigente scolastico: «La scelta di non far venire i ragazzi a scuola è del tutto ingiustificata: non c’è alcun pericolo di contagio».
L’annuncio dell’assessore Gallera: «Oltre alla profilassi precauzionale attivata per 400 persone, a seguito dei casi di infezione da Meningococco di tipo C che si sono verificati in questi giorni fra le province di Bergamo e Brescia, proporremo la vaccinazione gratuita a famigliari, compagni di classe e di corso delle due ragazze coinvolte».
Verranno aperti all’Università di Brescia per consentire agli studenti che lo desiderano di vaccinarsi: lo annuncia l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.
Il bar paninoteca Mirò di Sarnico, in cui lavorava saltuariamente Veronica Cadei, lancia un appello social alla clientela abituale che può aver incrociato la giovane morta di meningite.
Il dramma in poche ore per la studentessa 19enne. «Era un tesoro, gentile ed educata. Siamo disorientati».
«Non c’è nessun allarme – assicura l’assessore regionale al Welfare –: la meningite non viene trasmessa per semplice contatto diretto o tramite la presenza nella stessa stanza».
Gli studenti delle scuole di specialità potranno fare visite in reparto, intervenire in sala operatoria, provvedere alle dimissioni, fare visite ambulatoriali di follow up, prescrivere alcuni farmaci: tutto questo affiancati da un tutor, pronto a intervenire in caso di necessità.