L’agricoltura di montagna in ginocchio: «Risalita dura»
Dopo lo stop forzato per oltre 200 aziende tanti problemi. Chi può, attiva la vendita a domicilio.
Dopo lo stop forzato per oltre 200 aziende tanti problemi. Chi può, attiva la vendita a domicilio.
Coldiretti Bergamo: le fattorie didattiche rappresentano il luogo ideale per apprendere a stare insieme in un modo nuovo, in spazi aperti e ricchi di spunti educativi.
L’Antitrust ritiene che la concentrazione tra Intesa e Ubi «non sia allo stato degli atti suscettibile di essere autorizzata».
Sì preventivo all’acquisto di una partecipazione di controllo di Pramerica, Leasing, Factor e Prestitalia.
Appena eletto presidente, Carlo Mazzoleni spiega: «Con me il Consiglio avrà un ruolo politico». Solo autorità e consiglieri in sala, causa le disposizioni del distanziamento. Il 23 giugno la nomina della Giunta.
Già oltre cento adesioni tra gli imprenditori della valle.
Nel corso della pandemia si moltiplicano gli utilizzi delle macchine: dalle rilevazioni, al controllo a distanza, dalle auto a guida autonoma alla diagnostica.
Critiche della Cisl Bergamo al contributo per «prima casa» e «e-learning» di Regione Lombardia. La replica dell’assessore Regionale Silvia Piani: «il bando è stato rifinanziato per coprire tutte le richieste, nessuno è rimasto escluso».
L’analisi di Danilo Mazzola, segretario provinciale della Cisl , su quanto è costato il lockdown nella nostra provincia.
A un mese dalla ripartenza, la crisi del tessile bergamasco è un dato di fatto. Buona parte delle oltre 300 società di capitali del territorio ha chiesto la cassa integrazione con ricadute su almeno seimila addetti.
Novità sui saldi data l’emergenza Covid: partiranno il 1° agosto.
In un comunicato, la Cisl Fp conferma per il 18 giugno uno sciopero generale dei lavoratori della Sanità privata e delle Rsa, in attesa da anni di un contratto.
Il segretario generale Gianni Percchi commenta l’analisi Ires «Lucia Morosini» sui dati congiunturali di Banca d’Italia, Istat e Inps.
«È il peggior calo di sempre nelle vendita delle auto. Il record negativo lo fa registrare l’Italia (-97,6%), che batte sul filo di lana il Regno Unito (-97,3%)».
Un’attesa vana. Per la filiera dell’auto il decreto Rilancio non ha portato novità positive: non c’è traccia infatti di sgravi e incentivi per le quattro ruote.