La protesta del latte arriva ai caselli Martedì mattina trattori e allevatori
Possibili disagi in vista anche a Bergamo martedì mattina per la protesta dei produttori di latte che «invaderanno» le vie di accesso ai caselli autostradali .
Possibili disagi in vista anche a Bergamo martedì mattina per la protesta dei produttori di latte che «invaderanno» le vie di accesso ai caselli autostradali .
I produttori bergamaschi di latte sperano in un prezzo equo e sono in attesa dell’evolversi delle trattive per la definizione del prezzo del latte alla stalla.
A giugno il tasso di disoccupazione cresce rispetto al mese precedente di 0,2 punti, arrivando al 12,7%. Lo rileva l’Istat nei dati preliminari. Nei dodici mesi il numero di disoccupati è aumentato del 2,7% (+85 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,3 punti percentuali.
Classe 1958, sposato - quattro figli - e una laurea in Legge conseguita all’università di Friburgo, Bernd Scheifele è l’uomo su cui si concentrano le attenzioni - e le attese - rispetto al futuro del gruppo Italcementi.
Seduta positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dello 0,63% a 23.396 punti in una giornata incerta per le Borse europee con Madrid che ha chiuso di oltre un punto percentuale.
Produzione industriale bergamasca a + 0,2% nel secondo trimestre, ma la ripresa è ancora debole. Dall’indagine congiunturale della Camera di Commercio arriva qualche segnale incoraggiante.
Dici Italcementi e subito intendi una delle più prestigiose bandiere del lavoro e dell’imprenditoria di Bergamo: 151 anni da giocatore global, consumati a modernizzare il Paese, spesi su nuove frontiere geografiche e di qualità del prodotto. Orizzonte mondo.
Salasso da rifiuti. Secondo le stime di Confesercenti, la Tari potrebbe costare quest’anno ai contribuenti fino a 10 miliardi di euro, di cui 4 a carico delle sole imprese.
Le modeste piogge degli ultimi giorni, seppur utili a mitigare le temperature, non hanno consentito di rimpinguare le portate idriche dei fiumi Serio e Brembo.
Una partenza a razzo come raramente se ne vedono (soprattutto di questi tempi) in Piazza Affari mercoledì 29 luglio per Italcementi. D’altronde dopo l’accordo con HeidelbergCement e soprattutto le cifre e le stime sulle azioni, era prevedibile un boom.
La Borsa brinda all’accordo per la vendita di Italcementi e ricopre di acquisti i titoli della «galassia Pesenti», anche se la corsa si ferma un po’ sotto il prezzo dell’Opa.
Sul tema Italcementi, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno diffuso un comunicato unitario in cui esprimono preoccupazioni per il destino di migliaia di lavoratori.
Italcementi-Heidelberg. Non solo logiche di mercato: alla fine ha prevalso il fiuto di giocare una partita su uno scacchiere ormai sterminato. Per vincere, o ti allei con qualcuno più forte o forte come te, o alla lunga sei destinato a contare sempre meno.
«Non è nello stile» di HeidelbergCement, il colosso del cemento tedesco che ieri ha annunciato l’acquisizione di Italcementi, un deal dal valore di 7 miliardi, «avere due sedi centrali». Lo ha detto il ceo del gruppo tedesco, Bernd Scheifele, in una conference call, senza dare però alcun dettaglio, a domanda, su possibili tagli occupazionali come conseguenza dell’operazione. Scheifele si è limita…
FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil chiedono garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. In Italia il Gruppo conta circa 3.000 dipendenti.