«Mother», la lampada di Steven Cavagna
Arte e design per una lampada dal nome più noto al mondo: «Madre».
Arte e design per una lampada dal nome più noto al mondo: «Madre».
Note musicali sulle vestine, note musicali per il suo brand. E con questo connubio Imelde Bronzieri non poteva che vestire, ancora una volta, il Piccolo Coro dell’Antoniano dei Frati Minori di Bologna in scena questi giorni allo Zecchino d’Oro.
Sono spille? No, sono collane e sono un mix di creatività tutta bergamasca. A unirsi in un progetto all’insegna del bijoux sono Guja Ajolfi e Cristian Bonfanti: la prima si occupa di conservare e promuovere tutto l’anno Palazzo Moroni e ha una passione per il disegno e l’arte, il secondo ha un laboratorio all’insegna di fiori, piante grasse e oggetti d’arredo e ricerca in Borgo Santa Caterina, in…
È passato un anno dall’apertura del primo Mac store nella Bergamasca - all’interno di Oriocenter - e Paolo Deponti, il trevigliese che dall’aprile 2012 è brand manager Italia del marchio di cosmetica canadese, traccia un bilancio tutto in positivo. A riprova del fatto che il settore del make up non ha risentito più di tanto della crisi.
Vi ricordate quando Armani era in via Sant’Alessandro? Il suo negozio era un punto di riferimento della moda bergamasca, vetrina d’eccellenza.
Una nuova licenza per gli orologi che passa da un accordo con Morellato, per Natale una linea di cover disegnate da Gaia Trussardi che hanno il levriero protagonista. l’accordo con Samsung.
«Io sono il più bergamasco della famiglia? Può darsi, ma anche Gaia ogni tanto non si fa mancare qualche inflessione orobica. E poi, qui a Milano, l’accento ce lo individuano immediatamente».
La ripetono entrambi la frase di papà Nicola: «Trussardi non sarebbe Trussardi senza il jeans». Ci credono fermamente Gaia e Tomaso che partono da qui, dalla storia del marchio nato proprio a Bergamo nel 1987, per presentare a Milano la nuova vita di Trussardi Jeans, brand del gruppo chiuso due stagioni fa e ora tornato alla luce, dopo un’opera di riorganizzazione e ristrutturazione.
Giovane e contemporaneo. Sono queste le parole chiave della rinascita della nuova Trussardi Jeans, il cui rilancio è stato presentato lunedì 17 novembre a Milano, con tanto di festa serale negli spazi delle ex officine Ansaldo tra una sfilata e una festa animata dalla musica della britannica Anna Calvi.
Lavoravano nel mondo della comunicazione, con una spiccata attenzione al rispetto dell’ambiente e alle dinamiche ecologiche, uno dei temi ormai più sentiti a livello sociale. Ma se tutti conosciamo il significato di parole come «sostenibilità» e «rispetto ambientale», sappiamo anche che si tratta di termini spesso abusati.
Lo Spazio Nomade Malìparmi di Via Tortona 31 riapre con un nuovo appuntamento di shopping solidale fino al 29 novembre, rinnovando la sinergia tra il marchio e la Fondazione Francesca Rava-NPH Italia Onlus, alla quale verrà devoluto il 20% delle vendite.
Una merenda (bio) con i bimbi e un aperitivo glamour per le mamme (o i papà) per ascoltare le nuove fiabe di «Giacomo» e «Margherita», ma anche per provare una nuova linea, «Mamma Baby», di prodotti bio per il bagno per i piccoli e adulti.
«Io non so se corrisponda al vero quanto visto a Report, io parlo di quello che produco».
Ci sono tagli, ci sono vuoti, come spaccature che nei suoi abiti sono l’inizio di una storia.
Determinata, concreta, una che non sta di certo con le mani in mano. Sempre con l’ago e il filo oppure davanti alla macchina da cucire. Raffaella Rottigni è una sarta, ma non il tipo da pantaloni da accorciare o gonne da stringere.