Olmi critica la «Chiesa dell'ufficialità» Caro regista, permetta il dissenso
Ermanno Olmi, il grande regista bergamasco, scrive ancora. Questa volta sceglie un interlocutore molto particolare: la Chiesa. E non una Chiesa qualsiasi, ma la Chiesa di Roma, la Chiesa cattolica. Che però viene bollata con una qualifica che è un atto d'accusa.