Trenord augura buon lunedì Anche i tweet volano in ritardo...
Buon lunedì, ma oggi è mercoledì. Trenord proprio non ce la fa ad essere puntuale. Neppure con i tweet.
Buon lunedì, ma oggi è mercoledì. Trenord proprio non ce la fa ad essere puntuale. Neppure con i tweet.
Regione Lombardia ha stanziato 6, 1 milioni di euro per dare attuazione all’Intesa che prevede la circolazione a titolo gratuito, sui mezzi pubblici, degli agenti e ufficiali delle Forze dell’Ordine, nei giorni in cui non effettuano servizio di pubblica sicurezza.
Poche righe di sfogo in una mail, quelle di un dipendente di Trenord amareggiato per le critiche ricevute, ma che non nasconde i problemi della società.
Manca il capotreno e il viaggio salta. Nuova testimonianza, l’ennesima, dove si racconta il viaggio, sempre pessimo, di un pendolare bergamasco.
Si è tenuta mercoledì 19 novembre l’assemblea dei soci di Trenord nel corso della quale i due soci di Trenord, Fnm e Trenitalia, hanno nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell’azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia.
Binario morto. Il sogno della regionalizzazione del servizio ferroviario si sta trasformando in un incubo. In primis per i pendolari lombardi, che da qualche mese in qua ne stanno vedendo di ogni. L’ultima è di lunedì mattina: materiale oleoso sui binari, diventato poi vischioso strada facendo, ma è un dettaglio. Ogni giorno è lastricato di ritardi, disservizi, inconvenienti a metà tra il comico …
Dopo giorni decisamente da dimenticare, finalmente una giornata (quasi) normale per i pendolari bergamaschi. Solo qualche disagio per un guasto del treno da Brescia.
Non bastavano i guasti alla centrale di movimentazione di Melzo che ha messo in ginocchio mezza Lombardia la scorsa settimana, e nemmeno i problemi, come dire, di serie di un servizio pendolari sempre più di basso livello.
La situazione della circolazione ferroviaria potrebbe migliorare e lunedì i treni sulla linea Bergamo- Milano saranno quasi certamente garantiti.
Il guasto alla linea ferroviaria a Melzo è una «emergenza nazionale». Ai pendolari dovremo offrire «mezzi e percorsi alternativi alla ferrovia».
Un indizio è un indizio, due indizi una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. E nel disastro di Trenord di indizi ce ne sono a bizzeffe ogni giorno, altro che tre.
Diverse associazioni di pendolari lombardi (tra cui quelli bergamaschi) ha inviato una lettera aperta all’assessore ai Trasporti, Alberto Cavalli, lamentando di non averlo ancora incontrato.
«Oggi le abbiamo provate tutte, o quasi...». È lo sfogo di una pendolare in viaggio sul treno 2608 delle 8,02 per Milano.
Ma quale bonus e bonus? Anche sul buono sconto per il viaggio in treno c’è l’inghippo. E allora non contano i ritardi e i viaggi dei pendolari sempre in balia di orari sballati, perchè una lettrice scopre la fregatura e ce la scrive.
Sono quattro le linee d’interesse bergamasco finite nella lista nera del bonus di ottobre e sono tutte vecchie conoscenze da diverso tempo. Sono la Milano-Brescia-Verona, Lecco-Bergamo-Brescia, Novara-Passante di Milano-Treviglio e la Cremona-Treviglio.
L’ex sedime della Ferrovia della Valle Brembana dovrebbe entrare nel patrimonio del demanio comunale di Zogno. È quanto prevede una delibera approvata nell’ultima seduta del Consiglio comunale che tramite i propri uffici ha avviato la pratica al demanio statale.
Da martedì 16 settembre si potrà parcheggiare nel grande piazzale realizzato grazie a un accordo tra il Comune, la Regione e le Ferrovie nell’area compresa tra la ferrovia Treviglio-Bergamo e il palazzetto dello sport dedicato a Giacinto Facchetti.
Migliorare il servizio del trasporto pubblico vuole dire potenziare l’alta velocità, ma non dimenticare che in Lombardia c’è anche il trasporto regionale, che ogni giorno viene usato dai pendolari per andare al lavoro. Bisogna fare in modo che queste due reti non confliggano.
«Per il momento il piano B resta nel cassetto». Ma se con l’apertura delle scuole dovesse ricrearsi l’effetto imbuto dello scorso anno alla stazione, Palazzo Frizzoni è pronto ad alzare il telefono e a chiedere ad Atb di far partire le navette.
«Caro Presidente, torno a sollecitare la Tua attenzione sul problema del preoccupante scadimento di qualità del trasporto ferroviario regionale. Il bollettino di questi ultimi giorni è sconfortante». Inizia così la lettera di Gori al presidente Maroni dopo le nostre segnalazioni di martedì.