Foppolo senza sgombero neve Lanciato un «Sos» alla Provincia
Non si trovano ditte disponibili. «C’è il timore di non essere pagati e il compenso è considerato basso».
Non si trovano ditte disponibili. «C’è il timore di non essere pagati e il compenso è considerato basso».
Oggi è il giorno in cui a Bruxelles si aspettano che il governo italiano risponda alla bocciatura della manovra messa per iscritto dai commissari europei. Il radicale cambio di rotta chiesto all’Italia da Junker, Dombrovskis e Moscovici non ci sarà. La lettera che verrà spedita da Palazzo Chigi non conterrà modifiche che possano soddisfare i partner anche se ci saranno alcune dimostrazioni di buo…
Lo strumento per la diagnosi con gli ultrasuoni comprato dal Comune di Fara d’Adda. Il sindaco-medico: servizio per tutti. Le minoranze però si rivolgono alla Corte dei conti.
La legge prevede che il 50% delle sanzioni vada all’ente proprietario dell’arteria. Ma non c’è il decreto. Rossi: «Non lasciamo i soldi in frigo, stringiamo patti per le manutenzioni».
A seguito di un esposto del Codacons la Corte dei Conti ha aperto un’indagine sulla passerella dell’artista bulgaro Christo installata sul Lago d’Iseo. Ne dà notizia la stessa associazione dei consumatori, che nelle scorse settimane ha depositato una formale denuncia alla procura contabile relativamente ai costi dell’opera a carico della collettività.
Non dichiarò processo pendente nel 2002, a gennaio il licenziamento e ora è in servizio grazie alle liste fuori graduatoria. Ma non ha però diritto alle spettanze.
Dalmine, sentenza a favore dell’ex titolare di una ricevitoria: effettuò ben 928 giocate in un’ora. La Corte dei Conti annulla il debito: un «raptus».
«Parziale insuccesso, soppressi servizi ai cittadini». Le parole del presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, sono pietre e arrivano chiarissime ai destinatari seduti in prima fila: il capo dello Stato Sergio Mattarella e i ministri Pier Carlo Padoan, Stefania Giannini e Graziano Delrio
Del licenziamento del professor Rho, la Corte dei conti dice (con un comunicato sul sito istituzionale) di non sapere nulla: «In merito a notizie diffuse da taluni organi di informazione relative all’insegnante Stefano Rho, licenziato per falsa auto dichiarazione, l’Ufficio stampa segnala che la Corte dei conti non ha mai ricevuto, e quindi valutato, atti relativi al caso».
Per dirla con un motto popolano, la Corte dei Conti l’ha fatta fuori dal vaso. Il tribunale amministrativo più temuto d’Italia ha imposto, quasi preteso, che il professore di filosofia Stefano Rho venisse licenziato per una dichiarazione falsa in atto pubblico.
Il bergamasco Stefano Rho, 43 anni, sposato e padre di tre figli, nel 2005 ad Averara fu sorpreso dai carabinieri mentre faceva pipì in un cespuglio e finì davanti al giudice di pace e fu condannato a 200 euro di multa. La Corte dei conti impone il licenziamento.
La Corte dei Conti osserva che l’aggiustamento di bilancio andrà «a gravare prevalentemente sulle amministrazioni locali, con ripercussioni negative sulla qualità dei servizi».
Il sindaco del Comune di Treviglio, nella Bassa bergamasca, si è visto recapitare dalla Corte dei Conti richieste di spiegazioni sulla spesa di 48,25 euro utilizzati dal Comune per acquistare delle caramelle per bambini offerte in occasione dell’evento «Luce di Betlemme 2014».
Pronto il regolamento, in Consiglio entro fine mese. L’area a Colognola potrà aprire ufficialmente, finora le sepolture in deroga. «Ora basta beghe politiche».
La denuncia della Corte dei Conti. Fontana (Forza Italia): decisioni vili dei vari governi che colpiscono gli enti locali.
«Toc i de’ ghe né ona, ma an mola mia!» («Ce n’è una tutti i giorni, ma non molliamo»). Il cinguettio di Matteo Rossi arriva su Twitter venerdì 20 febbraio di buon mattino, e al di là del messaggio di «resistenza», mostra quanto in questi giorni Via Tasso sia alle prese con questioni delicate.
La Procura della Corte dei conti della Regione Lombardia ha contestato un danno erariale di oltre 100 mila euro a vari consiglieri regionali del gruppo consiliare Lega Nord ovvero a Renzo Bossi, Jari Colla, Giosuè Frosio e Monica Rizzi.
A Roma c’è un teatro occupato da tre anni, anzi dovremmo scrivere okkupato per storicizzare l’iniziativa e inserirla in un contesto politico più appropriato. L’operazione era nata contro la privatizzazione della struttura ed è andata avanti anche a pericolo scampato.
Ci sono anche tre ex consiglieri regionali bergamaschi tra i 13 a processo davanti alla Corte dei Conti per il presunto scandalo delle spese «allegre» coi soldi dei gruppi consiliari: gli azzurri Saffioti e Raimondi e il leghista Pedretti.
di Giorgio Gandola Chi si occupa dei conti degli altri sembra avere un piccolo problema: far quadrare i suoi. Per una volta non stiamo parlando delle banche, ma dell’istituto supremo destinato a giudicare la contabilità pubblica, la Corte dei Conti.