Una vita per raccontare l’Africa Addio al giornalista Raffaele Masto
È morto a Bergamo a causa del Coronavirus Raffaele Masto, giornalista e scrittore della rivista «Africa» curata dai padri Bianchi di Treviglio.
È morto a Bergamo a causa del Coronavirus Raffaele Masto, giornalista e scrittore della rivista «Africa» curata dai padri Bianchi di Treviglio.
La serie B del basket, come noto, all’inizio della settimana ha deciso di dare un taglio alla stagione sportiva in corso a causa del perdurare del coronavirus. Cosa si farà nell’A2 dove ci sono Bergamo e Treviglio?
«Dieci anni fa sono stato accolto qui a Canonica che non avevo niente e tutti mi hanno generosamente aiutato. Oggi voglio ricambiare, per quel poco che posso fare». Così da qualche giorno Sameh Ashrah, 34 anni, commerciante di Canonica d’Adda di origine egiziana, ha deciso di regalare la frutta a chiunque si trovasse in difficoltà.
Due punti di riferimento per una comunità, due pilastri di un paese: Boltiere ha perso nel giro di pochi giorni il medico di base Carlo Alberto Passera e il dentista Mario Antonio Ronchi.
Martedì 24 marzo l’Agenzia di Tutela della salute di Bergamo ha perso la dottoressa Vincenza Amato, dirigente e medico responsabile dell’Unità di Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria.
Si tratta di Fabio Toffetti, 52 anni: si è allontanato da casa nel pomeriggio di martedì 24 marzo. Le ricerche sono proseguite per tutta la giornata di mercoledì e riprenderanno giovedì 26 marzo.
La produzione è stata avviata lunedì mattina con un gruppo di 12 operaie e operai: «Li abbiamo chiamati su base volontaria, nessuno è obbligato a rientrare se non se la sente o ha bisogno di stare a casa per assistere i familiari».
E così si è spenta un’altra luce che incarnava la speranza. Ci ha abbandonato un uomo, un sacerdote, che ridava un senso alla vita di chi l’aveva fino allora sperperata, di chi si era perso nei meandri più bui della propria esistenza, di chi era stato inghiottito da un mondo arido ed egoista.
Sulla scrivania di don Fausto Resmini, alla comunità don Milani di Sorisole, pile di testi, di libri sacri e una montagna di foglietti su cui annotava numeri e nomi di persone che chiedevano un aiuto. Madri di detenuti, parenti di uomini o donne persi per strada, inghiottiti dalla dipendenza da alcol e droghe.
Il ragazzo aveva compiuto sabato due rapine nell’arco di poche ore, è stato rintracciato dai carabinieri e arrestato domenica sera.
Era ricoverato all’ospedale di Como in terapia intensiva, il suo cuore ha smesso di battere nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 marzo. Aveva 67 anni.
Il furto di sera a pochi metri dal municipio. A passeggio con il cane è stato avvicinato da un uomo che gli ha chiesto soldi.
Ancora un medico di famiglia vittima del coronavirus nel pieno della sua attività. Le comunità di Zanica (dove risiedeva) e di Urgnano e Comun Nuovo (dove esercitava) piangono la scomparsa del dottor Vincenzo Leone, 65 anni, morto domenica mattina all’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, dove era ricoverato da sabato 14 marzo.
I ragazzi avevano postato sui social - a scopo di divertimento - un video che ritraeva le fasi del danneggiamento, che ha consentito alla Polizia di Stato di identificare i quattro quindicenni, tutti residenti in Treviglio e di denunciarli all’Autorità Giudiziaria.
Aveva fatto il tecnico in diversi calzifici della Lombardia, aveva iniziato a 15 anni a mettere le mani tra i fili, a far calzini, colorati e preziosi.