Frana di Ardesio, avanti con le indagini Possibile apertura della strada a orari fissi
Proseguono le indagini strutturali sulla strada tra Ardesio e Gromo, al momento chiusa dopo la frana di venerdì notte.
Proseguono le indagini strutturali sulla strada tra Ardesio e Gromo, al momento chiusa dopo la frana di venerdì notte.
Diversi gli interventi che dovranno essere eseguiti: dalla rimozione del materiale franato al ripristino della carreggiata danneggiata dalla frana, fino alla messa in sicurezza del versante di monte.
Disagi alla mobilità dei mezzi privati fino a giovedì 14 marzo; servizio bus garantito solo per alcuni paesi dell’Alta Valle Seriana.
Una frana di grandi dimensioni è caduta tra Ardesio e Gromo nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 marzo.
Prima la bufera di neve poi le valanghe: il «winter maestro» Simone Moro costretto a rinunciare all’ascesa sulla quinta vetta invernale.
Lunedì è previsto un ulteriore intervento di bonifica: sarà infatti necessario procedere ad imbragare un secondo masso instabile.
Un enorme masso è caduto sulla strada che collega Predore e Tavernola: dopo il sopralluogo viabilità regolare dalle 18.
Era la notte tra l’11 e il 12 gennaio 1977, 42 anni fa. All’una e 40, dal monte Arete, sopra Foppolo, si staccò una valanga che fece otto vittime. Tra loro anche due bambini di 8 e 12 anni.
Il video con il drone del sopralluogo alla frana a Branzi.
I residenti della frazione «separati» si organizzano per gestire attività lavorative e scuole. Lunedì l’intervento sull’area a rischio: durerà giorni.
Chiusa nella tarda serata di giovedì 8 novembre la strada provinciale 41 Gazzaniga-Aviatico.
Ancora in corso la conta delle piante abbattute. Tra i rischi il dissesto, ma anche la diffusione di parassiti. Per ripristinare servono fondi.
L’ultimo bollettino di sabato 21 aprile mette in guardia gli sciatori: le temperature in aumento portano il rischio a 3 su un massimo di 5.
Il problema principale è la neve bagnata. Il pericolo di distacchi è molto alto.
È morto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’uomo ritrovato sotto una valanga che si è staccata nel pomeriggio vicino al passo Crocedomini, in provincia di Brescia. Il decesso è stato confermato da fonti ospedaliere.
Un escursionista travolto da una valanga sul Crocedomini, in provincia di Brescia, è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Pierangelo Tombini ha postato sul suo profilo Facebook ilo video di un grosso di stacco di neve sui monti Masoni.
Elisoccorso in azione a Valleve dove nella tarda mattinata di lunedì 2 aprile è caduta una valanga. Dalle prime informazioni fornite dai soccorritori sono rimaste coinvolte tre persone: non sono state travolte dalla neve, ma si trovavano vicino a dove è caduto il fronte di neve di circa 25 metri.
Sono scattate le ricerche a Montecampione, in provincia di Brescia, dopo una valanga caduta tra le piste Secondino e Longarino affacciano sui due opposti versanti dell’avvallamento formato dalle due cime tra il Monte Splaza e il Dosso Rotondo.
Sole e temperature che si innalzano notevolmente creano pericolo valanghe in montagna. Escursionisti e sciatori, fate attenzione!