Vaccini anti-Covid, incognita dosi per la campagna di massa in Lombardia
La Regione pronta a immunizzare 6,6 milioni di persone. L’obiettivo è partire ad aprile e finire a giugno, ma resta l’incertezza.
La Regione pronta a immunizzare 6,6 milioni di persone. L’obiettivo è partire ad aprile e finire a giugno, ma resta l’incertezza.
Presentato dalla Carlo Bianchi di Bergamo, il nuovo dispositivo offre una tecnologia avanzata a costi accessibili.
Mentre saliva la marea dei contagi e gli ospedali diventavano i porti ingolfati dove si lottava per la vita, il resto dell’attività inevitabilmente ha fluttuato nella sospensione. Con delle differenze significative, però, tra la prima e la seconda ondata.
Uno ogni 238. Sono i casi positivi intercettati dalla app Immuni in Lombardia dall’inizio della sua diffusione a pieno regime. Una rete evidentemente a maglie troppo larghe, quella del tracciamento automatico garantito da un programma per smartphone che in tutta sicurezza – e in tutto anonimato – dovrebbe contribuire a contenere l’epidemia.
Diminuiscono i ricoveri nelle terapie intensive (-6) e nei reparti (-36). A fronte di 41.677 tamponi effettuati, sono 2.603 i nuovi positivi (6,2%). I guariti/dimessi sono 1.714. Questi i dati forniti dalla Regione Lombardia nella serata di giovedì 28 gennaio.
La Questura di Bergamo capofila di un gruppo di enti e imprese che hanno donato all'Ats apparecchiature in grado di contribuire alla diagnosi e alla cura di pazienti affetti da complicanze da Covid.
L’intervista al fisico Roberto Battiston: «Dicembre mese chiave per la ripresa Ma azzerato l’Rt, l’epidemia non finisce. Dovremo mantenere norme severe»
Studio di 7 centri italiani, tra questi il Papa Giovanni: esaminati 338 pazienti, 104 i bergamaschi. Trevisan: «Tra quelli trattati con il Sitagliptin mortalità dimezzata. E si riduce il ricorso alla Terapia intensiva»
Nella nuova tensostruttura al Lazzaretto dell'Università degli Studi di Bergamo, alla presenza del rettore Remo Morzenti Pellegrini e anche del sindaco Giorgio Gori, 744 candidati della provincia di Bergamo (di cui 520 donne) hanno svolto la prova d'ingresso ai corsi …
Se ci poniamo dal punto di vista di un ammalato, possiamo chiederci quali siano le attese in rapporto con la somministrazione di una terapia, sia essa farmaco, intervento chirurgico, fisioterapia o psicoterapia. Indubbiamente l’attesa è il ritorno alla situazione di prima il più presto possibile con la prospettiva di una vita di nuovo «normale». Ciò vuol dire, in pratica, guarire da una malattia …
Con il festival «Fare la pace» 152 manifesti con le foto e i termini simbolo che raccontano «Quel che resta del bene».
Gli anziani sono caratterizzati dalla cosiddetta «fragilità», che si evidenzia con una maggiore predisposizione alla malattia. L’aumento dell’età comporta indubbiamente la presenza di più malattie che fra l’altro, essendo prevalentemente croniche, si accumulano nel tempo. Non è raro il caso di persone anziane che, accanto a una forma di asma, mostrino anche insufficienza cardiaca, problemi di vis…
Perché parlare di donne e farmaci? Per una ragione molto semplice. Come ormai è noto a tutti, i farmaci vengono studiati prima negli animali da esperimento e poi nell’uomo attraverso i cosiddetti «studi clinici controllati». In questi studi dovrebbero essere rappresentati in modo adeguato coloro che usufruiranno dei farmaci, ad esempio giovani e vecchi, maschi e femmine. Invece non è così. Le don…
Per tradurre la malattia di Parkinson in inglese si possono usare addirittura tre diverse parole: «disease» per indicare la patologia; «illness», le conseguenze sulla salute del malato; «sickness», la percezione della malattia a livello sociale. Sono tre sinonimi, ma mettono in evidenza tre diversi punti di vista: del medico curante, del paziente e della comunità. Le tre parole rappresentano l’ev…
Ogni anno, in Italia, si ammalano di tumore al seno circa 55 mila donne, con una mortalità purtroppo ancora molto elevata.
Ats Bergamo segnala che l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), a seguito di nuove evidenze cliniche da cui emerge un aumentato rischio di reazioni avverse a fronte di benefici scarsi o assenti, sospende l’autorizzazione all’utilizzo al di fuori di studi clinici di idrossiclorochina per il trattamento di SARS-CoV- 2, sia in ambito ospedaliero sia domiciliare.
Lo sta usando anche Donald Trump, ma l’Organizzazione mondiale della sanità ha sospeso i test per l’uso dell’antimalarico idrossiclorochina.
Uno stile di vita più sano con maggiore attenzione al rischio cardiovascolare resta fondamentale.
Valeria Palma, 27 anni, dalla ginecologia si è trovata a gestire i malati Covid-19 al Papa Giovanni: «Non chiamateci eroine, facciamo solo il nostro lavoro».
Rimangono ancora 50 pazienti al Winter Garden Hotel di Grassobbio