È l’ora di J&J, in arrivo da martedì. Tutti gli over 80 vaccinati ad aprile
Arriva in Italia il vaccino di Johnson & Johnson: tra martedì e mercoledì sono attese nell’hub della Difesa a Pratica di Mare circa 184mila dosi.
Arriva in Italia il vaccino di Johnson & Johnson: tra martedì e mercoledì sono attese nell’hub della Difesa a Pratica di Mare circa 184mila dosi.
Nota del direttore Welfare diffusa alle strutture vaccinali. Sabato la Lombardia ha superato i due milioni di dosi somministrate.
Il presidente della Regione Lombardia è intervenuto nel pomeriggio di sabato 10 aprile a margine della scuola politica della Lega.
Ne abbiamo discusso con la giornalista scientifica Roberta Villa. Cercando di fare il punto della situazione italiana, soprattutto dal punto di vista della comunicazione. Sfiducia, incomprensione e disordine sono ancora le parole chiave
Lo studio: «Risposta anticorpale altissima, a prescindere dal tipo di caso». La ricerca del «Papa Giovanni» pubblicata sul Journal of Medical Virology.
Prosegue in Lombardia la vaccinazione dei cittadini delle categorie estremamente vulnerabili, disabili e quanti li assistono: dal 9 aprile potranno prenotarsi anche sul portale di Poste Italiane o attraverso il numero verde 800/894545.
Per gli over 50, che sono 1.592.070 in Lombardia, l’avvio delle prenotazioni dovrebbe avvenire tra il 30 aprile e il 15 maggio, mentre le vaccinazioni vere e proprie dovrebbero prendere il via tra il 19 maggio e il 10 giugno. A seguire gli over 49.
Nella mattinata di giovedì 1° aprile i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Brescia hanno arrestato una farmacista di Vilminore di Scalve. La donna è accusata di falso e truffa aggravata. Ora è ai domiciliari.
«Chi non ha gli spazi avrà la possibilità di allestire dei gazebo all’esterno. Inizieremo dopo aver fatto dei corsi istituiti dall’Istituto Superiore Sanità che formerà colleghi abilitati e faremo il Johnson&Johnson, quindi si prevede inizio a fine aprile. Se arrivano i vaccini noi siamo pronti, con la rete di 19 mila farmacie, 50 vaccini al giorno potremmo fare la differenza».
Sono state superate le nove milioni di dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia. Sono 2.862.386 i vaccinati anche con il richiamo.
Saranno le Asst a curare le convocazioni di queste categorie. Ats al lavoro su liste per i vaccini a casa. Over 80: chiamate sempre regionali.
Una comunicazione importante per i cittadini che hanno fatto la prima dose di vaccino anti-Covid lunedì 1° marzo ad Antegnate.
Al via da oggi, venerdì 19 marzo, alle 15 le somministrazioni: 10 mila gli appuntamenti saltati in Bergamasca. La Regione: sms di conferma a chi è in lista nella giornata odierna. Giupponi: i cittadini sfruttino quest’opportunità.
L’ordinanza della Presidenza del Consiglio: dosi residue a fine giornata a soggetti disponibili. AstraZeneca, la direttrice dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) in conferenza stampa: «Il rapporto rischi-benefici del vaccino rimane positivo, stiamo continuando a valutare possibili eventi collaterali. La situazione attuale non è imprevista».
Stanno arrivando gli sms ai bergamaschi che avevano una prenotazione con un vaccino Atrazeneca. In Lombardia si tratta di 33 mila persone. Ecco tutte le info.
Il vaccino AstraZeneca può portare alla morte per trombosi? Se lo sta chiedendo tutta l’Europa con un certo comprensibile timore. Ce lo chiediamo anche noi italiani, naturalmente, dopo le cinque persone che nei giorni scorsi dopo il vaccino sono morte («dopo», abbiamo scritto, «non a causa»). Personalmente se qualcuno che ha diritto al vaccino dubita del loro effetto collaterale sarei ben dispost…
Il neo dg alla Sanità della Regione Lombardia Giovanni Pavesi: «Quasi esaurite le dosi Pfizer». La prossima settimana via ai vaccini in ospedale per le persone fragili.
È nato a Bergamo il fondatore della «Adienne», prima azienda europea che produrrà il vaccino russo. L’ex sede in città, poi il trasloco forzato causa burocrazia di due Comuni orobici a Caponago, al posto di AstraZeneca.
C’è il via libera del ministero della Salute che sul tema si è espresso con una circolare firmata dal direttore della Prevenzione, Gianni Rezza: «È possibile considerare la somministrazione di un’unica dose, purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno tre mesi di distanza dall’infezione e preferibilmente entro i sei mesi dalla stessa».
Il presidente della Regione Lombardia: non esistono dosi di serie A e di serie B. Vaccini anti Covid: ok a scuole paritarie e professionali.