Albino, fatti i tamponi dopo i test 83 positivi ma asintomatici. Nuovi controlli
Dopo Alzano anche ad Albino emergono i primi dati della campagna di screening condotta in questi giorni dall’ Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo.
Dopo Alzano anche ad Albino emergono i primi dati della campagna di screening condotta in questi giorni dall’ Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo.
Cambia il numero di telefono, non dovrebbe cambiare la sostanza del servizio. Dal turno serale del 20 luglio, il numero unico della continuità assistenziale di Bergamo (lo 035 3535: per tutti, la guardia medica) migra su una nuova linea, passando alla centrale operativa integrata (Coi) di Areu, che sarà da quel momento raggiungibile al numero 116 117.
Una situazione che oramai si trascina da diverse settimane tra lamentele da parte dei cittadini e appelli del sindaco Pasquale Gandolfi all’Ats. «Ho ricevuto un centinaio tra telefonate, e-mail e messaggi da residenti che denunciano questo disservizio».
Sono già oltre 12 mila le richieste di adesione alla campagna promossa dal Comune sui test sierologici. Christophe Sanchez, capo di gabinetto del sindaco: «Dalla prossima settimana allargheremo il target e apriremo un call center»
Mentre le località turistiche di montagna e lago della Bergamasca si preparano alla stagione estiva con i turisti che già affollano le principali destinazioni, i sindaci segnalano l’urgenza di attivare il servizio di continuità assistenziale stagionale ossia il medico del villeggiante.
A partire da lunedì 1° giugno l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo attiverà due numeri telefonici dedicati esclusivamente ai test sierologici e ai tamponi.
Secondo il virologo Andrea Crisanti è questa la strada da seguire per affrontare la seconda fase. «In caso di nuovi focolai bisogna bloccare i movimenti e testare tutti».
Ecco cosa è stata costretta a fare una donna con la polmonite per curare l’anziano padre contagiato. «E per parlare al telefono con l’Ats attesi più di due ore».
L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale Giulio Gallera.
È venuto a mancare mercoledì scorso Giorgio Zambetti, 67 anni, residente a Torre Boldone, medico veterinario, già dirigente del Dipartimento veterinario dell’Ats di Bergamo.
Anche lo Starhotels Cristallo Palace di Bergamo è pronto ad accogliere i pazienti Covid dimessi dagli ospedali o che, per diversi motivi, non possono rientrare presso la loro abitazione.
Si amplia l’orario delle visite domiciliari che andrà dalle 8 alle 20, consentendo di effettuare 90 visite domiciliari al giorno.
Martedì 24 marzo l’Agenzia di Tutela della salute di Bergamo ha perso la dottoressa Vincenza Amato, dirigente e medico responsabile dell’Unità di Igiene Sanità Pubblica del Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria.
La produzione è stata avviata lunedì mattina con un gruppo di 12 operaie e operai: «Li abbiamo chiamati su base volontaria, nessuno è obbligato a rientrare se non se la sente o ha bisogno di stare a casa per assistere i familiari».
È iniziata l’«operazione alleggerimento» per il Papa Giovanni: da ieri sono stati avviati i trasferimenti in altre strutture per allentare la pressione sull’ospedale cittadino, che è arrivato a oltre 400 ricoveri Covid-19 in reparti rivoluzionati e organizzati appositamente per ospitare i contagiati, e a oltre 70 persone ricoverate in Terapia intensiva, bisognose di ventilazione forzata
Corpo e mente sono un insieme: tra Ats e Associazione Emdr è stato siglato un protocollo che prevede una collaborazione per dedicare la giusta attenzione anche aglio aspetti psicologici dell’emergenza coronavirus.
Confermato il caso positivo di Romano. Lo comunica il sindaco di Romano su Facebook con una comunicazione ai cittadini. Si tratta di una ragazza ricoverata al Papa Giovanni.
Già malato da tempo e dunque con un quadro clinico già compromesso, l’anziano è morto nella notte tra domenica e lunedì all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dov’era stato trasferito in ambulanza nella giornata di sabato dall’ospedale di Alzano Lombardo.
Sono in discrete condizioni i tre abitanti di Soresina, risultati positivi al Coronavirus che in questi giorni erano in vacanza in Trentino e sono stati trasferiti direttamente all’ospedale di Bergamo senza fare rientro nel paese di residenza, in provincia di Cremona.
Dopo il rientro dalla Cina i giovani del Progetto Intercultura e gli universitari si stanno attenendo alla circolare ministeriale scegliendo una sorta di autosorveglianza attiva.