Nelle valli bergamasche ancora tanta neve, ma in quota. Resta marcato il pericolo valanghe
ESCURSIONI. Un metro sui versanti a nord. Il nivologo: fiocchi sempre più in alto. Decenni fa si sciava a novembre e maggio.
ESCURSIONI. Un metro sui versanti a nord. Il nivologo: fiocchi sempre più in alto. Decenni fa si sciava a novembre e maggio.
VAL SERIANA. Il geologo Rota: fenomeno che fa parte della vita naturale della montagna, che si sgretola.
L’ESPERTO. «I bollettini valanghe vengono emessi alle 17, l’ultimo è di sabato scorso e indica per le Orobie il grado marcato». Pericolo 3 su una scala a uno a cinque.
CLIMA. Il nivologo Federico Rota, dopo la slavina di domenica a Mezzeno: «Precipitazioni tardive. Accumuli importanti sopra i 2.300 metri».
METEO. Nel weekend la pioggia della media di tutto il mese di marzo. E vento: raffiche fino 92 km/ora. La neve? Oltre 2,5 metri.
L’ALLERTA. Resta marcato (grado tre su una scala da uno a cinque) il rischio valanghe sulle Orobie.
METEO. Da Carona a Vilminore, in alta quota si sfiorano i due metri e mezzo. Una delle stagioni con più fiocchi. La pioggia fino a 1.500 metri ha appesantito i versanti, iniziati i distacchi. Nel weekend altra ondata.
L’ALLERTA. Oltre due metri di neve in pochi giorni, l’altezza dal suolo in questo periodo tra le maggiori dal ’94. Il nivologo: è ancora soffice, non si è assestata.
CLIMA. Per trovare paesaggi imbiancati occorre salire oltre i 1.500 metri e sulle piste in alta quota. Sulle Orobie poche mete percorribili per gli scialpinisti
L’ANNIVERSARIO. Sopra Carona nel gennaio del 1994 morirono Riccardo Frattini, Roberto Bresciani e Alessandro Rovelli.
MONTAGNA. L’allarme del nivologo. Resta «marcato» il pericolo dopo i fiocchi caduti il giorno dell’Epifania. Il rifugista dell’«Albani» di Colere è stato sorpreso da un distacco mentre era sul «gatto delle nevi», ma senza conseguenze.
METEO. Tempo mite: discreto spessore solo oltre i 2.500 metri. L’esperto: attenzione agli strati gelati.
Ha riaperto alle 11 di domenica 24 gennaio la strada per Foppolo dopo la valanga caduta venerdì che ha isolato 200 persone.
Da lunedì 7 dicembre continua il lavoro dei Vigili del fuoco di Bergamo a Foppolo: qui due squadre sono impegnate per risolvere il grave problema di viabilità causato dalla neve caduta nelle ultime ore. La strada è chiusa per pericolo valanghe e nella mattinata dell’8 dicembre, dalle 9.30, il paese è rimasto senza corrente fino alle 15.30. 41 mucche bloccate in una stalla senza cibo e poi libera…
«Il grado di pericolo valanghe in questi giorni è basso. Distacchi ci sono comunque, ma per lo scialpinista è difficile valutare ora la possibilità di una slavina». Lo dice Federico Rota, esperto di valanghe incaricato nell’ambito del protocollo Regione-Provincia di monitorare i siti nella Bergamasca.
Numerosi distacchi di valanghe di fondo: valanghe, cioè, che arrivano a coinvolgere l’intero spessore del manto nevoso, tanto che nella parte del distacco si riesce anche a vedere l’erba.
A Foppolo la neve ha raggiunto il paravalanghe della strada provinciale, a Valbondione è arrivata fino a valle dell’osservatorio faunistico di Maslana.
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