«I troppi cantieri nella Bergamasca penalizzano i negozi. Sgravi sui tributi»
L’APPELLO. Confcommercio ai Comuni: serve un gesto di attenzione per le attività più interessate dai lavori. Gandi: «Difficile, più ragionevole pensare ad altre vie».
L’APPELLO. Confcommercio ai Comuni: serve un gesto di attenzione per le attività più interessate dai lavori. Gandi: «Difficile, più ragionevole pensare ad altre vie».
I DATI. Il primo semestre dell’anno segna un’impennata nella nascita di nuove imprese nel settore terziario bergamasco. Secondo l’elaborazione di Confcommercio Bergamo su dati della Camera di Commercio, tra gennaio e giugno 2025 si sono registrate 2.007 nuove aperture nei settori commercio, turismo e servizi, a fronte di 1.137 cessazioni, per un saldo positivo di +870 imprese.
IL FENOMENO. Il lato destro della strada verso il centro perde attività e crescono gli episodi di degrado. I commercianti: «Situazione sempre più drammatica».
IL PUNTO. La stima di Confesercenti: «Le norme regionali si scontrano con la realtà». Un giro d’affari da 59 milioni per Confcommercio: «Ma il comparto sta soffrendo».
L’ANALISI. Rodeschini: «Aumento di 6 centesimi rispetto all’anno scorso. Equilibrio tra qualità e prezzo sempre più difficile».
LA RICERCA . Sondaggio tra i commercianti sui cambiamenti nei consumi dei bergamaschi negli ultimi 5 anni. Il 20,5% opta per prodotti non di marca. Fusini: «Frena lo shopping d’impulso: chi compra, prima ci riflette».
SCENARIO. Negli ultimi anni l’offerta ha cambiato pelle con tanti negozi concentrati nei centri commerciali. Benedetti (Federottica): «Competenze da tutelare».
LA FESTA. Grande festa alla Fiera di Bergamo per l’ottantesimo anniversario di Confcommercio: storia e memoria si intrecciano con le parole del presidente Zambonelli, il messaggio di Sangalli e la visione di Fusini.
WELFARE. In Bergamasca il mercato dei ticket aziendali: oggi è di 82,5 milioni contro i 70 di cinque anni fa. Coinvolte quasi 1.200 attività, in crescita i negozi.
LA RICERCA. In un anno la percezione di pericolo è aumentata per più di un imprenditore su tre. In città le preoccupazioni maggiori in zona stazione. Fusini: «Timori anche per il fenomeno della mala movida».
LA FIERA. I negozi di ferramenta, all’ingrosso o al dettaglio, restano un caposaldo della provincia bergamasca, frequentati da artigiani e piccoli imprenditori tanto quanto da tantissimi utenti finali.
TURISMO. L’offerta continua a crescere: a fine 2024 presenti su Airbnb 1.414 annunci (+17,4%). Nel capoluogo il 40% delle disponibilità della provincia. E ora è boom anche in centro e nei borghi.
DAL LAGO A NEMBRO. Nella geografia dell’imposta sempre più paesi la adottano, ma sono solo il 14% di quelli che potrebbero applicarla. Nel 2012 i primi furono Bergamo, Orio, Lovere e Predore. San Pellegrino nel 2017. Ci stanno pensando Tavernola e Sovere.
DALLA BERGAMASCA. Nel 2024 tornano a crescere gli espatri. Metà è under 40. Confindustria: cervelli da trattenere. Si «esportano» turismo e ristorazione.
IL FENOMENO. Uno accanto all’altro, si moltiplicano lungo le strade di accesso Fusini (Ascom): «Regole nuove per frenare i poli simili ai centri commerciali».
MEDIOBANCA. Nel 2024 stimata una crescita del giro d’affari del 3%. Esselunga ancora al top. Fusini (Confcommercio): l’ascesa delle medie strutture minaccia piccoli negozi e ipermercati.
RISCHI CATASTROFALI. Il 31 marzo scatta l’obbligo per tutte le attività, pressing delle associazioni sul governo per il rinvio. Maroni (Confartigianato): più tempo. Fusini (Confcommercio): poca propensione a investire su coperture adeguate
COMMERCIO. Nel 2024 più chiusure (89) che aperture (71): ora sono 1.428 In Borgo Palazzo 20 locali fermi in pochi metri, San Leonardo cambia pelle. Santa Caterina il più vivace. Due pagine di analisi su L’Eco di Bergamo.
LA TENDENZA. L’83% degli esercizi orobici ha strumenti web. Tutti concordano: con Internet i profitti aumentano. Nembrini (Confcommercio): «Leva strategica decisiva».
IL DIBATTITO. Bergamo discute dopo il divieto di Milano. Il Comune: c’è attenzione al tema, ma serve riflessione. I commercianti: la salute va tutelata senza ideologie,