Negozi, 25 chiusure in centro in 9 mesi. «Ma c’è il turnover»
COMMERCIO. Ascom: 2023 difficile, solo 18 le aperture. Il Duc: non c’è ricambio generazionale ma il cuore della città attrae, in un anno un’attività su tre cambia pelle.
COMMERCIO. Ascom: 2023 difficile, solo 18 le aperture. Il Duc: non c’è ricambio generazionale ma il cuore della città attrae, in un anno un’attività su tre cambia pelle.
OSSERVATORIO REGIONALE. Questo il dato dell’ultimo anno in provincia (-0,7%). In un decennio crollo del 15%. Boom delle medie strutture: 2,1% in più dal 2014. L’approfondimento di due pagine su L’Eco di Bergamo in edicola lunedì 16 ottobre.
L’IDENTIKIT. I dati delle nuove imprese aperte nel primo semestre 2023 nel mondo del commercio, del turismo e dei servizi. Tanti i giovani (52%), in crescita le donne. Albanesi e marocchini attivi nelle vendite d’auto. Fusini (Ascom): «Il commercio on line è dominante».
LA CAMPAGNA. Da domenica 1 ottobre il via al «Trimestre» voluto dal governo insieme alle associazioni di categoria. «Tiepidi» i consumatori.
MAESTRI DEL PAESAGGIO. Ascom e Confesercenti intervengono nel dibattito: la manifestazione è un richiamo di un turismo di alto livello.
LO SCENARIO. Tante imprese al femminile, ma con il limite della conciliazione tra i tempi del lavoro e della famiglia. Si tratta di piccoli negozi di abbigliamento o di calzature.
SCENARIO. Più negozi a livello nazionale e provinciale. In Bergamasca in un anno i ricavi da 108 a 190 milioni. Fusini: «Modello che riduce la componente di rischio».
IL SETTORE. I negozi sono scesi in vent’anni da 370 a 217 ed è sempre più difficile il ricambio generazionale. Coffetti (Ascom): «Conquistarsi la fiducia del cliente».
L’INDAGINE. Secondo le rilevazioni di Ascom la tendenza nel post pandemia è ormai consolidata. Tra Città Alta, laghi e montagna aperto invece il 100% degli esercizi.
IL REPORT ASCOM. Per tutti resta di grande attualità la carenza di personale. I locali stranieri, con meno costi fissi, hanno resistito meglio alla pandemia.
IL SEGMENTO. Storicamente forte, poi la crisi con il Covid. Ora la ripartenza con il recupero del 5% rispetto al 2022. Fusini (Ascom): «Attori della filiera, collaborate tra voi».
I DATI. L’indagine della Federazione italiana pubblici esercizi: in quelli privati si arriva a punte del 18%. «Discriminazione insostenibile con il mercato pubblico». Dopo la pandemia i numeri assoluti tornano al 2019.
I DATI ASCOM. Dopo le difficoltà legate al Covid, l’anno è partito bene Fusini: «Siamo prudenti, eccetto le attività legate al turismo il settore soffre».
IL DIBATTITO. In Bergamasca ne beneficerebbe circa il 10% dei lavoratori privati. Cgil favorevole, Cisl contraria. Confindustria: «Nei nostri contratti retribuzioni già più alte». I commercianti: «Il problema sono i contratti pirata».
MESTIERE IN DIFFICOLTÀ. Self-service ormai dominante, poco appeal tra giovani e donne, calo dei distributori. Fusini (Ascom): «Tariffe pazze, stop fidelizzazione».
DUE MESI DI SCONTI. Secondo Ascom la spesa nella nostra provincia sarà di 95 euro pro capite. Confesercenti: aspettative positive per questa stagione.
BERGAMO. I ribassi estivi iniziano il 6 luglio. Il Comune: nonostante i divieti, c’è chi è partito in anticipo. Le associazioni di categoria: «Fondamentale un controllo costante per tutelare i consumatori e gli stessi commercianti». E dal 1° luglio nuove regole: paletti sugli sconti e più trasparenza nelle vendite online.
COMMERCIO. Paletti sugli sconti e più trasparenza nelle vendite online. Ascom: «Tutela per clienti e commercio tradizionale».
IL NUOVO DECRETO. Un incontro per gli operatori in Ascom il 28 giugno per capire cosa cambia. Le regole diventano più rigide su pratiche sleali, false recensioni, saldi e vendite promozionali.
LA SITUAZIONE. In Bergamasca l’indice dei prezzi al consumo su base annua è ora al 6,6% contro il 6,9% di aprile. I prodotti alimentari su del 9,7%. Fusini: si va dove si risparmia maggiormente e si diluiscono gli acquisti.