Inversione e schianto auto-moto a Curno Tra i feriti due ragazzi di 13 e 14 anni
Schianto tra auto e moto a Curno, sulla strada che porta verso Ponte San Pietro. Cinque le persone rimaste ferite.
Schianto tra auto e moto a Curno, sulla strada che porta verso Ponte San Pietro. Cinque le persone rimaste ferite.
Ha svuotato il fondo cassa e si è impossessato di un pc: è il bottino del malvivente che si è introdotto nel locale nel giorno di chiusura.
La morte di Marisa ha lasciato il segno. In tribunale due richieste di provvedimenti al giorno.
La giovane mamma picchiata dal parente dell’omicida di Curno: «Presa a calci fuori dal un locale. E a Capodanno mi disse: “Ti ammazzo”».
La Polizia ha arrestato un 26enne tunisino per maltrattamenti nei confronti dell’ex compagna. È il cugino di Arjoun Ezzedine che lo scorso 2 febbraio ha ucciso Marisa Sartori.
Il traffico in tempo reale a Bergamo, l’appuntamento quotidiano con la redazione web per gli aggiornamenti sulle strade di città e provincia.
C’è un boom di denunce per maltrattamenti e stalking a Bergamo, almeno secondo i dati forniti dalla Procura, confrontando i fascicoli aperti per quelle fattispecie di reato nel periodo dal primo gennaio al 12 febbraio 2018 e il dato grezzo sulle denunce nello stesso periodo di quest’anno.
I legali dell’uomo accusato dell’omicidio della moglie Marisa Sartori rinunciano al mandato. Il nodo del coltello.
Arjoun è accusato di omicidio aggravato e tentato omicidio, ma le aggravanti non comprendono la premeditazione. Ma le parole di Deborha cambiano lo scenario.
La mamma della giovane Marisa Sartori ha voluto ringraziare tutti coloro che sono stati vicini a lei e alla sua famiglia in questo periodo così difficile. E lo ha fatto con una lettera sul gruppo Facebook «Sei di Bergamo se...».
Tantissime persone hanno partecipato alla fiaccolata organizzata a Curno e Mozzo per ricordare Marisa Sartori, la venticinquenne uccisa sabato 2 febbraio nel garage sotto casa dei genitori, a Curno, dall’ex marito
Per ricordare Marisa Sartori – o più semplicemente «Mary», come tutti la chiamavano – un gruppo di amiche della venticinquenne uccisa sabato scorso nel garage sotto casa dei genitori, a Curno, ha organizzato per lunedì 11 febbraio, con ritrovo alle 20,30, una fiaccolata tra Mozzo e Curno.
È vestita tutta in nero mamma Giusi, ha gli occhiali scuri a coprirle gli occhi, mentre saluta i tanti amici, conoscenti, concittadini che arrivano sul sagrato della chiesa di Curno a portarle un gesto di affetto, di solidarietà.
Il funerale si svolge alle 15 nella chiesa parrocchiale di Curno.
La Polizia Stradale di Bergamo ha scoperto le due violazioni a Curno e a Brembate.
Alle 11 le campane della chiesa hanno suonato per il minuto di silenzio proclamato dall’amministrazione comunale che ha anche invitato i cittadini ad esporre alle finestre o ad indossare un drappo o un simbolo di colore rosso per l’intera giornata come gesto di condanna per la violenza di genere.
La ventitreenne ferita, sorella della parrucchiera uccisa a Curno lancia un appello dal letto dell’ospedale. «Le vittime che tentano di perdonare le angherie subite, come fece Marisa, vanno aiutate: sono in grave pericolo»
Sabato alle 15 l’addio a Marisa Sartori, la 25enne uccisa a Curno. Le amiche la ricordano in una fiaccolata da Mozzo a Curno «per tutte le donne vittime come lei».
Interrogato in carcere nella mattinata di mercoledì 6 febbraio, Ezzedine Arjoun ha ammesso di aver colpito Deborha, ma non ricorda di aver ucciso Marisa.
Non è più in pericolo di vita, non è più in Terapia intensiva: Deborha, la sorella di Marisa Sartori uccisa sabato a coltellate dall’ex Ezzeddine Arjoun, ora sta tornando alla vita, lentamente, dopo aver rischiato di perderla sotto le coltellate che il cognato ha inferto anche a lei, dopo aver assassinato Marisa.