«L’Rt resta affidabile». L’epidemiologa: è destinato ad aumentare
Il parametro dell’Rt, l’indice di replicazione del virus dopo l’applicazione delle misure di contenimento, continua a far discutere.
Il parametro dell’Rt, l’indice di replicazione del virus dopo l’applicazione delle misure di contenimento, continua a far discutere.
Lucia Antonioli (Ats): finora non ci sono stati casi individuati in Bergamasca; su 462 tamponi, 334 avevano quella inglese.
Marinoni: «Non è ancora un “liberi tutti”». Mascherine, negli spazi chiusi più indicate le ffp2. «Anche all’aperto va rispettato il distanziamento».
Con 59.144 tamponi effettuati, sono 2.139 i nuovi positivi in Lombardia, con il tasso di positività in calo al 3.6% (ieri 4.1%).
Rispetto alla prima e alla seconda ondata, la ripresa di oggi deve fare i conti con l’incidenza e la media mobile dei nuovi casi più elevate
Ats ha cominciato a monitorare i «ripositivizzati» da gennaio. «Fenomeno contenuto, ma dimostra che bisogna tenere alta la guardia»
Le infezioni di origine professionale segnalate all’Inail dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 31 marzo sono 165.528, pari a circa un quarto del complesso delle denunce di infortunio sul lavoro pervenute all’Inail dal gennaio 2020 e al 4,6% del totale dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto Superiore di Sanità alla stessa data. Bergamo tra le aree territoriali più colpite.
La data dell’ottimismo è il 26 aprile, quasi un secondo «25 aprile». Quel giorno l’Italia potrebbe cautamente voltare pagina. Nella conferenza stampa di ieri il premier Mario Draghi ha annunciato che all’indomani della festività della Liberazione (si spera l’ultima festività in lockdown) il Paese tornerà alla zona gialla, quella che prevede tra l’altro la graduale e articolata apertura delle atti…
Tra gli elementi chiave della ripartenza ci sarà un pass, che permetterà di spostarsi ovunque, anche tra regioni di colore diverso, oltre alla possibilità di accedere a stadi, concerti e altri eventi.
Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico: «Siamo in una situazione di contrazione e di riduzione dell’epidemia che fornisce la base per questa possibile decisione che si valuterà nel prossimo monitoraggio. Gli stop a Johnson e AstraZeneca non mettono a rischio il piano vaccinale».
Sono 15.943 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute di venerdì 16 aprile. Giovedì erano stati 16.974 . Sono invece 429 le vittime in un giorno (giovedì 380).
In Italia crescono ancora i contagi seppur lievemente. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute giovedì 15 aprile i nuovi positivi sono 16.974 (in leggera crescita rispetto ai 16.168 di mercoledì).
Contagi Covid in Bergamasca dal 7 al 13 aprile: nuovo decremento complessivo di nuovi casi pari a -604 contro i -197 della settimana precedente. Il numero di Comuni con zero casi incidenti sale da 57 della scorsa settimana a 73.
Il 4 novembre 2020 vedeva la luce il meccanismo nazionale a zone (rossa, arancione, gialla) per contenere il diffondersi del virus. Tra strette nazionali e locali, da allora la Lombardia è passata, compreso il cambio di lunedì 12 aprile, diciassette volte dal rosso, all’arancione, al giallo.
L’epidemiologo Roberto Buzzetti: «I decessi sono sempre l’ultimo dato a diminuire. Indispensabile che la curva scenda in modo continuativo».
Borussia Dortmund- Schalke 4-0, segnano Haaland, Guerreiro (doppietta) e Hazard e presentata cosi sembra una delle tante partite del Fussball tedesco che si conclude in goleada a favore della squadra più forte. Ci aggiungiamo però che il Signal Iduna Park …
A fronte di 58.888 tamponi effettuati, sono 4.483 i nuovi positivi (7,6%). I guariti/dimessi sono 4.178. Questi i dati dei contagi Covid in Lombardia nella giornata di giovedì 1° aprile.
I dati sono quelli dal 24 al 30 marzo, Ats segnala un decremento complessivo di nuovi casi pari a -100 contro i -213 della settimana precedente, corrispondente ad un decremento pari a -5%, rispetto a -9% della settimana precedente.
Arriva in Consiglio dei ministri il nuovo decreto valido dal 7 aprile: le regole per viaggi, concorsi, scuole e riaperture di bar e ristoranti.
L’intervista al fisico, cauto sulla decisione del governo: «Si è scelto di utilizzare così il piccolo “margine di manovra” che si accumulerà dopo Pasqua. Ma si dovrà essere pronti ad intervenire subito se i contagi torneranno a crescere».