«Ho sentito la morte vicina, ma così ho superato il trauma dell’incidente»
«Una sera in moto la mia vita è cambiata» racconta Ovidio Pedrali. «Ora scrivo e dipingo, e trovo nuovi modi di aiutare».
«Una sera in moto la mia vita è cambiata» racconta Ovidio Pedrali. «Ora scrivo e dipingo, e trovo nuovi modi di aiutare».
Non solo «geloni», anche reazioni simili a varicella e morbillo. Il direttore della Dermatologia del Papa Giovanni, Paolo Sena: già 12 biopsie, ora cerchiamo nei tessuti tracce di Rna.
In piena pandemia Covid, stava giocando con il fratello maggiore in casa, quando si è ferita a una mano; per la piccola, 18 mesi appena, di Bergamo, quel momento di divertimento con il fratellino si è trasformato in dramma: un pezzo di vetro le ha quasi amputato un dito.
I rappresentanti del settore a Regione e Ats: siamo in piena crisi ingressi bloccati, rette non pagate, spese esorbitanti e occupazione a rischio.
Almeno 100 bambini nel solo stato di New York ne sono stati colpiti negli ultimi mesi con tre decessi, ed anche in Italia il numero dei casi segnalati sembra essere in crescita.
Luigia Ruggeri, classe 1920, si era ammalata a marzo.«Negli anni della guerra mi sentivo più libera di oggi».
Martina Roncolato è un’universitaria di 24 anni che ha recuperato l’udito e anche una vita senza quella «disabilità invisibile».
I consigli dell’esperto: la mascherina sempre e comunque e occhio a febbre, mal di gola, congiuntivite e disturbi al gusto.
L’assessore: misure concrete per aiutare la lombardia a ripartire.
«Siamo i bambini di «Casa di Gabri». La malattia severa e invalidante è con noi fin dalla nascita. Non abbiamo conosciuto giorni sani e viviamo in una situazione simile a molti di voi, oggi». Una lettera commuovente.
La pandemia Covid ha, in tutta la Bergamasca, azzerato il numero di donatori di organi, ma sul fronte dei trapianti, anche nel periodo più complicato dell’emergenza causata dal nuovo coronavirus, l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha potuto offrire nuove speranze a pazienti che senza un organo non avrebbero potuto sopravvivere.
Mamma senegalese di un bimbo di due anni, operaia alla Brembo. È la vittima più giovane dell’epidemia. Una settimana di tosse e febbre, poi la situazione è precipitata. Deceduta al Pronto soccorso.
La ragione degli scienziati e dall’altra le spinte dei genitori ed educatori che temono gli effetti del lockdown sui più piccoli e chiedono piccole libertà per i bimbi.
È nato un Consorzio internazionale di ricercatori per studiare la perdita di olfatto e gusto. Un questionario per una ricerca sul coronavirus.
Un’infermiera che lavorava a Predore è morta in ospedale, nel Bresciano. Era orginaria di Sciacca.
I dato della Protezione Civile aggiornati al 15 aprile.
Dai liquori al disinfettante per le mani. Un «salto» pieno di generosità quello del Gruppo Dilmoor, leader nella produzione e distribuzione di distillati, vini e bevande, che ha deciso di produrre nel proprio stabilimento di Pedrengo oltre 12.000 bottiglie di soluzione alcolica per l’igiene delle mani da regalare alle strutture ospedaliere bergamasche impegnate nella lotta al coronavirus.
Decessi, la Rsa Zanchi sotto la media provinciale. Fin dalle prime ore ha chiuso ai visitatori e ai volontari: «L’isolamento ha pagato, nonostante le critiche iniziali».
C’è un’immagine che spiega tutto: Angelina, 7 anni, accovacciata ai piedi di Denis, 5 anni il prossimo 4 maggio. Gli sta sistemando le gambe perchè siano ben tenute dai fermi della sedia a rotelle.
«Le Rsa non avevano protocolli adeguati per affrontare questa emergenza ed è venuta a mancare l’indicazione di come mettere in sicurezza queste strutture ed i pazienti al loro interno, persone fragili e le più esposte al rischio del contagio». Lo scrivono Cgil, Cisl e Uil in una lettera inviata al Governatore della Lombardia Attilio Fontana, al sindaco di Milano Giuseppe Sala e a Walter Bergamasc…