Cresce l’antisemitismo. Parte da noi la risposta all’infezione che serpeggia
MONDO. Scritte e graffiti sui muri. Pietre d’inciampo imbrattate. Stelle di David e svastiche su case e negozi, come quelle scoperte nel ghetto di Roma.
MONDO. Scritte e graffiti sui muri. Pietre d’inciampo imbrattate. Stelle di David e svastiche su case e negozi, come quelle scoperte nel ghetto di Roma.
Giornata di celebrazioni, sabato 27 gennaio, anche a Bergamo in occasione del Giorno della Memoria.
LA STORIA. Il 27enne scappò nel 2015 dal confine con l’Afghanistan: 5mila km a piedi e in bus. «Non volevo combattere una guerra ingiusta». Lavora da McDonald’s.
IL COMMENTO. A ragione si dice che in guerra la verità è la prima vittima. La citazione attribuita ad Eschilo andrebbe però aggiornata per senso di umanità: nei conflitti i più indifesi sono i bambini. Secondo l’organizzazione non governativa «Save the children», oltre 10mila minori sono stati uccisi negli attacchi aerei e nelle operazioni di terra israeliane nella Striscia di Gara in 100 giorni…
ESTERI. E adesso? Dopo che gli Houthi dello Yemen, per mesi, hanno minacciato con le armi il traffico navale commerciale nel Mar Rosso e in particolare nello stretto di Bad al-Mandeb, sequestrando una petroliera e costringendo molte compagnie occidentali a scegliere rotte più lunghe e più costose.
Sicurezza Forze dell’ordine mobilitate dopo una telefonata anonima all’ufficio postale di via Vittorio Emanuele
Allarme bomba a Caprino Bergamasco nella mattina di giovedì 11 gennaio. Alle 10.30 la situazione è tornata sotto controllo.
MONDO. Lo fa da dieci anni consapevole che il tempo prima della fine è sempre più breve. E come ogni anno anche ieri mattina, nel discorso tradizionale di gennaio agli ambasciatori di tutto il mondo accreditati presso la Santa Sede, Francesco spariglia le carte e disfa la logica del mondo.
L’ANALISI. Se in tempi recenti l’Ue si è trovata a dover affrontare crisi del calibro della Brexit con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione, della pandemia di Covid e dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, nel 2024 si profilano altri potenziali fattori destabilizzanti con cui dover fare i conti.
ESTERI. Quattro viaggi in Medio Oriente in quatto mesi e zero segnali di miglioramento. Anthony Blinken, il segretario di Stato Usa che vive con la valigia in mano, non potrà fare a meno di riflettere su questo amaro bilancio, che rischia di replicarsi pari pari anche nell’attuale tornata.
POLITICA. Anniversari e ricorrenze invitano sempre a fare bilanci. Così è stato anche allo scoccare del primo anno di vita del governo Meloni nonché alla conferenza stampa di inizio anno.
IL COMMENTO. In una recente intervista al quotidiano «Avvenire», l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico a Kiev, ha dichiarato fra l’altro: «Ogni tanto guardo alcune discussioni televisive in Occidente sulla guerra qui. Sono show in cui tutti capiscono tutto o spiegano con estrema facilità ciò che succede. E mi rendo conto che viviamo in mondi paralleli: uno teorico, l’altro reale».
IL 3 GENNAIO. Ieri, centinaia di vittime in Iran per gli ordigni fatti esplodere durante una cerimonia funebre in onore del generale Qassem Soleimani, ucciso il 3 gennaio di tre anni fa da un drone americano.
ITALIA. C’è chi ha letto il discorso del presidente Mattarella come l’amara denuncia dei mali che ci affliggono. Ma, secondo noi, proprio questa manifesta preoccupazione ha evidenziato la capacità ricostruttrice dell’arbitro del Colle.
MONDO. La posta è stata ulteriormente alzata. Sotto attacco è finito ora il traffico marittimo internazionale. Non bastavano le tragedie in corso in Ucraina e in Terra Santa! Qualcuno ha voluto colpire l’Occidente ai fianchi per portare scompiglio nel commercio Est-Ovest in un progetto di destabilizzazione generale.
MONDO. Ripete e poi ancora ripete. C’è un uomo che non si stanca, punta il dito e chiede cocciutamente di guardare oltre. Non parla solo ai cristiani, perché i segni tragici del nostro mondo inquietano tutti (o dovrebbero farlo) in ogni luogo, in ogni angolo di mondo, in ogni frangente di tempo.
LOGISTICA. L’aumento a causa dei cambi di rotta delle navi per evitare il rischio di attacchi terroristici nel Mar Rosso. Saponaro: già una crescita esponenziale dopo il Covid.
MONDO. Houthi, Gioventù credente, Ali Abdullah Saleh, Maersk, Hapag-Lloyd… Ecco, nel Mar Rosso, un’altra crisi che ci obbliga a imparare un vocabolario nuovo per un problema che, in buona sostanza, nuovo proprio non è.
L’analisi di Gianluca Besana
ESTERI. L’Europa poteva scegliere se inviare un messaggio di determinazione o di stanchezza. Ha deciso per il primo, battendo così un buon colpo: l’apertura dei negoziati di adesione di Ucraina e Moldavia all’Unione europea, più la Georgia con lo status di candidato e una prospettiva aperta per la Bosnia.