Spostamenti tra Regioni (anche gialle) Divieto prorogato fino al 25 febbraio
La decisione con l’ultimo consiglio dei Ministri presieduto da Giuseppe Conte.
La decisione con l’ultimo consiglio dei Ministri presieduto da Giuseppe Conte.
Forse questa volta la votazione sulla piattaforma «Rousseau» ha avuto un filo di suspence in più. Nelle altre occasioni il voto dei militanti a cinque stelle ha sempre rispecchiato la volontà dei capi, Grillo, Di Maio e tutti gli altri. Cosa beninteso che è accaduta anche ora, ma con una certa battaglia: i sì al governo Draghi hanno sfiorato il 60% mentre i no si sono fermati a quota 40, non prop…
E adesso si tratta di vedere se e come Mario Draghi (insieme a Sergio Mattarella) riuscirà a costruire il consenso parlamentare per mettere in piedi il suo governo «di alto profilo» e «senza riferimento ad alcuna formula politica» come recita l’incarico ricevuto dal Capo dello Stato. Sulle prime la situazione, come dice Goffredo Bettini, è confusa: la rapidità con cui il Quirinale ha chiuso il te…
Come sempre nelle crisi più complicate, il Capo dello Stato non può che affidarsi ad un «esploratore», in genere uno dei due presidenti delle Camere. Sergio Mattarella ha scelto il presidente della Camera Roberto Fico (già sperimentato nel 2018) per verificare se esista la possibilità di rimettere in piedi la maggioranza che si è rotta con il disimpegno di uno dei partiti, Italia Viva, che la com…
Tocca a Sergio Mattarella cercare di sbrogliare la matassa della crisi. Il nome di Giuseppe Conte come possibile successore di se stesso è ancora sul tavolo ma le difficoltà per lui stanno aumentando. Sia il Pd che il M5S indicano il suo nome come unico ma basta guardare un poco nelle retrovie dei due partiti per capire che tale dichiarazione è tutt’altro che indiscutibile. E per una ragione molt…
Adesso la partita è nelle mani dell’arbitro. Sergio Mattarella, con le dimissioni di Giuseppe Conte, assume su di sé l’onere della conduzione della crisi per portarla, nel più breve tempo possibile, ad una soluzione oppure - se soluzione non si troverà - per predisporre nuove elezioni o subito o mediante un governo tecnico transitorio. Con le consultazioni, il Capo dello Stato verificherà le posi…
Le dimissioni che questa mattina Giuseppe Conte presenterà al presidente Mattarella sono la diretta conseguenza del fallimento dell’operazione «responsabili». Dopo la dissociazione di Italia Viva dalla maggioranza non è stato possibile reclutare un numero sufficiente di parlamentari, soprattutto senatori, che sostituissero i renziani: constatato questo, Conte ha deciso di evitare la votazione in …
La crisi dunque è formalmente aperta e passa nelle mani del presidente della Repubblica che avvierà mercoledì pomeriggio le consultazioni..
Dopo Giuseppe Conte, il Presidente della Repubblica ha ricevuto l’opposizione di centrodestra. Che, a quanto è dato di capire, ha irrigidito le sue posizioni: sparita l’ipotesi di governo di unità nazionale, dissolta anche la strada del governo di centrodestra a fine legislatura, resta in piedi – per Salvini, Meloni e Berlusconi – soltanto la soluzione delle urne. Meglio perdere due mesi in campa…
Il primo atto della crisi di governo si è concluso alla Camera secondo le attese: una maggioranza non ampia (321 sì) ma pur sempre una maggioranza assoluta. La vera prova arriva questa mattina, anzi questa sera quando i senatori, ascoltate le parole di Giuseppe Conte, decideranno se concedergli o meno la fiducia che chiede a nome del suo governo. E a Palazzo Madama, come è noto, la partita è assa…
Dopo la Camera il presidente del Consiglio ottiene la fiducia con 156 sì nel delicato voto al Senato. L’affondo di Renzi: «Mercato indecoroso di poltrone». L’attacco di Salvini: «Non state cercando dei responsabili, ma dei complici per non perdere la poltrona». Bagarre finale per il voto dell’ex grillino Ciampolillo.
Il premier Conte, alla Camera si appella ai «costruttori» in un momento così cruciale e per una crisi «senza fondamento», non nega che ci siano stati errori, ma difende l’operato dell’Esecutivo che ha fatto del «proprio meglio» anche per imprimere in Ue «una svolta irreversibile» per la crescita e la lotta al Covid.
«L’Italia è prima in Ue per numero di persone vaccinate. Un dato incoraggiante. Andiamo avanti così mantenendo sempre alta la guardia», ha scritto il premier Giuseppe Conte, annunciando il superamento in tre settimane della cifra tonda, una soglia psicologica nel piano per immunizzare 42 milioni di persone.
Mancano i vaccinatori, soprattutto sul territorio (ma anche negli ospedali) e in modo più evidente con il previsto arrivo anche della fornitura di vaccini Moderna che si affiancherà a Pfizer-Biontech.
«Sta arrivando un’impennata» dei contagi. «Dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi: non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici». Lo dice il premier Giuseppe Conte al Tg3 parlando del Covid.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha convocato per le 17 di domenica 10 gennaio i capi delegazione della maggioranza sull’emergenza Covid.
La partita a scacchi continua. Anche se forse siamo abbastanza vicini alla sua conclusione. Chi pensava però di vedere la fine del match tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi già ieri con un vertice di maggioranza, è rimasto deluso. Questioni di precedenze, ripicche, sospetti intorno alla nuova bozza del Recovery Plan hanno ritardato il confronto e, di conseguenza, il consiglio dei ministri che dovrà…
Zona gialla dopo il 6 gennaio e poi zona arancione subito nel weekend oppure proroga del decreto di Natale fino al 15 gennaio. Si fanno strada nuove ipotesi per l’Italia dopo il vertice che si è avuto tra il premier Conte e i capidelegazione di maggioranza, il ministro Boccia e i membri del Cts.
Siamo nel pieno della partita a scacchi che deciderà la sorte del governo, di Giuseppe Conte, di parecchi ministri, forse della stessa legislatura. Conte e Matteo Renzi stanno duellando sulla scacchiera alla ricerca dello scacco matto ma nessuno dei due sembra aver ancora imbroccato la strada della vittoria. Naturalmente mentre muovono alfieri e cavalli, i due minacciano e sbraitano. Dice Conte: …
Giuseppe Conte non si è smentito nella conferenza di fine anno con la stampa parlamentare: arrivato a Villa Madama proprio mentre al Senato Matteo Renzi gli rivolgeva l’ennesimo ultimatum preavvertendolo del possibile distacco di Italia Viva dalla maggioranza, il presidente del Consiglio, come suo costume, ha mantenuto l’aplomb e il suo (apparente) distacco dalle turbolenze politiche che lo stann…