La satira estrema che abusa di Dio
Giovedì mattina, Bergamo, via Mazzini. Incrocio un anziano, ultraottantenne certamente. Porta in mano alcuni giornali: sopra, a far da contenitore agli altri, spicca il verde smagliante della prima pagina di Charlie Hebdo: una delle cinque milioni di copie vendute dal giornale satirico alla sua ricomparsa in edicola dopo la strage del 7 gennaio. I media avevano informato che, prima ancora di esse…