Treni e degrado: verso Bs mancano le biglietterie
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L’ultimo episodio risale allo scorso mese. La notte fra il 19 e il 20 aprile una delle sei carrozze di un convoglio di Trenord, sulla tratta Milano-Brescia -Bergamo fermo sui binari a Brescia, era stata così pesantemente danneggiata da renderne impossibile l’utilizzo per il trasporto passeggeri. I vandali si erano divertiti anche a incendiare un sedile.
La fermata ferroviaria all’ospedale Papa Giovanni XXIII si può fare. La buona notizia la dà Alessandro Sorte, assessore (bergamasco) a Mobilità e infrastrutture della Regione, dopo aver ricevuto il via libera da Rfi (società di Fs).
Unisce la riva di manzoniana memoria alla Città dei Mille. È una sorta di cordone ombelicale che congiunge la culla dello Stoppani e del Parini alla patria del Donizetti. Ma quella striscia ferrosa, che corre da Bergamo a Lecco di romantico ormai non ha più nulla.
Mattinata al cardiopalma venerdì mattina 15 maggio alla stazione ferroviaria di Cisano quando il personale in servizio ha constatato che i passaggi a livello di Pontida - e precisamente nella località Cà de’ Rizzi e a 150 metri quello di Villa Elisa - mostravano anomalie elettriche che non permettevano il funzionamento regolare delle sbarre.
Con il dito indica la traiettoria dei binari, a meno di 150 metri dall’entrata principale del Papa Giovanni. «Sono lì davanti a noi, in faccia all’ospedale, basta davvero poco, in passato è già stato fatto anche un progetto per la fermata, possiamo farvelo avere» spiega il direttore generale Carlo Nicora.
Momenti di paura, a Vercurago, poco prima delle 15 di giovedì 14 maggio, per un incidente al passaggio a livello di via San Mauro, sulle linee ferroviarie Milano-Lecco e Lecco-Bergamo.
«Gentile redazione, sono uno dei tanti pendolari Bergamo-Milano e durante uno di questi tragitti, a un tratto, è caduto dalla griglia del condotto di areazione un unico e compatto strato di polvere accumulata...»
«Il treno partito da Bergamo alle 7,53 per Milano Porta Garibaldi ha terminato la corsa a Carnate per un guasto al treno».
Ci sono treni che passano una volta sola nella vita e altri che si fanno attendere anche da più tempo. Quello per l’ospedale in realtà c’è già, solo che non si ferma. Oltre il danno la beffa, insomma. Un piccolo passo indietro per inquadrare la situazione. Quando a metà degli anni ’90 viene scelta la Trucca come ubicazione del nuovo ospedale, un peso decisivo ce l’hanno gli aspetti infrastruttura…
«Io dico: se va individuata una priorità, puntiamo sulla Ponte San Pietro-Albano». E quindi, anche sulla fermata ferroviaria all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, «che sarebbe un elemento cruciale per rendere quel servizio appetibile e remunerativo».
«In considerazione dell’andamento sostanzialmente positivo della vostra direttrice, Trenord non ritiene al momento necessario inserire la linea Cremona-Treviglio tra le prime cinque linee critiche».
Continua il botta e risposta tra il sindaco Giorgio Gori e l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte. Dopo la lettera del sindaco di Bergamo, preoccupato per la salvaguardia della linea ferroviaria Bergamo-Milano, l’assessore aveva risposto che la lettera Gori avrebbe dovuta inviarla al premier Renzi perché i tagli sono colpa del governo. Il sindaco ha replicato considerando del tutto i…
«Il 10% dei visitatori europei di Expo arriverà a Orio al Serio e Atb invita i viaggiatori a prendere il bus che collega Orio alla stazione dei treni: l’Airport bus. Già, peccato che le corse dei Bergamo-Milano saranno tagliate comunque nei mesi estivi e al weekend».
«Noi come Regione abbiamo acquistato 63 nuovi treni, 39 dei quali sono già entrati in funzione, e questo porterà a regime, ad un’età media di vent’anni, i treni in Lombardia: un dato assolutamente positivo. Il potenziamento sopra la rete lo facciamo noi, ma quello della rete lo fa Rfi».
«Saranno oltre un milione chilometri/treno in più che Regione Lombardia, attraverso Trenord, riuscirà a garantire per Expo». Ma a Bergamo arriverà poco o nulla.
I servizi per l’Expo non andranno a incidere sulle corse dei pendolari. Ad assicurarlo è stato l’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, il bergamasco Alessandro Sorte, che - giovedì 2 aprile - in commissione Territorio al Pirellone ha risposto a un’interrogazione presentata dal consigliere Pd Jacopo Scandella.
Ci scrive un pendolare, sempre più desolato, perché «nella terra di nessuno», come la definisce lui, della tratta ferroviaria Bergamo-Milano non si riesce nemmeno a far pagare il biglietto a chi ne è privo.
Bonus in arrivo per i pendolari che nel mese di gennaio hanno viaggiato sui treni ritardatari.
Nella mattinata del 25 marzo problemi per un guasto alla stazione di Treviglio, nel pomeriggio il treno Milano Porta Garibaldi 17,53 – Bergamo 19,03 ha terminato il viaggo a Monza per un’avaria.