Jihad, il 17enne in manette prima che volasse a Barcellona
IL CASO. L’accusa: progettava attentati in Maresana. Il pianto con la madre Il giallo del viaggio: un tentativo di fuga? La famiglia: no, prenotato il ritorno.
IL CASO. L’accusa: progettava attentati in Maresana. Il pianto con la madre Il giallo del viaggio: un tentativo di fuga? La famiglia: no, prenotato il ritorno.
MONDO. In attesa di incontrare il presidente ucraino Zelens’kyj, i leader dei Paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti) riuniti in Giappone hanno stabilito la linea da tenere sulla questione che sta scuotendo gli equilibri mondiali: la guerra in Ucraina. E la linea è: si va avanti così.
IL RICONOSCIMENTO. Lo scienziato bergamasco Giulio Pasinetti, da 40 anni negli Usa, è stato premiato da Biden per il suo impegno nei confronti dei più fragili.
Il COMMENTO. Nel mondo sono in corso 36 guerre. La più analizzata e dibattuta è quella in Ucraina, per una serie di ragioni: ha evidenti ricadute geopolitiche e una finalità chiara, ridisegnare «l’ordine mondiale unipolare» come ha ribadito più volte il presidente russo Vladimir Putin, anche se sarebbe più corretto parlare di disordine e non andrebbe dimenticato l’impero cinese che rende l’attua…
ESTERI. Che lo show cominci! Anzi, è cominciato da due giorni, dal momento in cui Donald Trump ha lasciato la residenza di Mar-a-Lago, in Florida, in un corteo di dieci Suv neri degno di un film di Hollywood.
ESTERI. Ora che Donald Trump, primo presidente nella storia degli Usa a subire un simile affronto, è stato ufficialmente incriminato di un reato penale, riesce difficile nascondere un certo sconcerto. Che non riguarda il personaggio Trump, che ne ha fatte di cotte e di crude.
Esteri. E così Donald Trump, l’uomo che da presidente voleva fare di nuovo grande l’America, potrebbe essere arrestato. Intendiamoci, niente sirene o tintinnare di manette, per lui.
Mondo. La mediazione cinese ai massimi livelli è ormai ai blocchi di partenza, anche se, obiettivamente, non sono molte le possibilità di riuscita. Ma ci si proverà lo stesso a fermare la tragedia ucraina soprattutto perché i pericoli di allargare il conflitto stanno aumentando sensibilmente.
Italia. Da qualche anno nell’Unione europea, fondata su consolidati principi democratici e liberali, si manifestano in vari Paesi evidenti segnali di scostamento da tali principi.
Esteri. La linea del governo sull’Ucraina è quella e non cambia: da Mario Draghi a Giorgia Meloni si sta con gli aggrediti e contro gli aggressori, si mandano aiuti e anche armi, ci si allinea alla Nato, alla Casa Bianca e all’Europa.
Esteri. A quasi un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina ieri è stato un giorno delicato e intensissimo per le sorti del conflitto. Il giorno di Giorgia Meloni a Kiev. Il giorno del capo della diplomazia cinese Wang Yi, giunto a Mosca per proporre un piano di pace.
Mondo. A Washington nel discorso dell’Unione davanti alle Camere riunite a Biden sono bastate poche parole: questa sera annuncio nuovi standard, tutti i materiali che vengono utilizzati per le infrastrutture federali, finanziate con soldi pubblici, devono essere prodotti in America.
Esteri. Non appena il pallone-spia cinese ha sorvolato una «zona sicura», l’ordine del presidente americano Biden è stato subito eseguito: il misterioso marchingegno «meteorologico» è stato così abbattuto. Diversamente non poteva succedere. La sfida di Pechino era troppo grande per non essere colta.
Trasporti. La Federal Aviation Administration ha deciso di bloccare tutti i voli negli Stati Uniti almeno fino alle 9,30 ora locale (le 15,30 in Italia).
Mondo. Non è stato un incidente. Non è l’esito del caso il colpo di pistola che un bambino di sei anni ha sparato contro la sua maestra, ferendola gravemente, in una scuola in Virginia, negli Stati Uniti.
Guerra. Ha innanzitutto un valore simbolico la visita compiuta ieri negli Usa da Volodymyr Zelensky. Per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa, nove mesi fa, il presidente ucraino è infatti uscito dal suo Paese.
Geopolitica. Nell’ultimo vertice europeo di Bruxelles di dicembre 2022 Giorgia Meloni è riuscita a porre il tema della centralità della politica mediterranea. Tutti hanno dovuto convenire che verso il continente africano occorre muoversi con una voce sola.
Il commento. Tra le conseguenze negative di un’epoca caratterizzata da un’estrema polarizzazione politica delle nostre democrazie, c’è la difficoltà crescente che incontriamo nel trattare avvenimenti che non rientrano immediatamente nelle categorie stabilite dalle contrapposte «tifoserie». È il caso, per esempio, del nuovo «consensus protezionista» negli Stati Uniti che pure tocca da vicino le no…
Il commento. Arrivati al decimo mese di guerra in Ucraina dopo l’invasione russa, gli spiriti di buona volontà che sperano di bloccare questo massacro assurdo si trovano ad affrontare un grosso errore, che sta in questo: non si può, anzi non si deve parlare di colloqui «di pace». Chi lo fa, o finge un’aspirazione alla pace che non ha o non si rende conto che il massimo ora raggiungibile è un cess…
Esteri. È il leader che al mondo più si è speso per riannodare i fili di un negoziato e porre fine al conflitto. Il 25 febbraio scorso Papa Francesco si recò a colloquio nella sede dell’ambasciata di Mosca presso il Vaticano. All’alba le truppe russe avevano iniziato l’invasione dell’Ucraina.