Varianti di Verdello e Trescore Via libera ai fondi dalla Regione
Nella Bergamasca 11,7 milioni di euro per infrastrutture, frutto del Patto per la Lombardia.
Nella Bergamasca 11,7 milioni di euro per infrastrutture, frutto del Patto per la Lombardia.
Alla vigilia del termine del suo mandato, il presidente della Consob Giuseppe Vegas è stato ascoltato dalla commissione parlamentare che indaga sull’affaire banche. Vegas ha polarizzato l’attenzione quando ha detto che l’allora ministro per le Riforme Maria Elena Boschi gli manifestò la sua «preoccupazione» per la ipotizzata fusione tra Banca Etruria e la Popolare di Vicenza che avrebbe potuto nu…
Seguite in tempo reale la situazione di una giornata difficile per il traffico aereo tra scioperi vari. Nuovo sciopero annunciato per mercoledì 20.
Testa a testa tra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri alle elezioni regionali siciliane. Lo spoglio è iniziato nella mattinata di lunedì 6 novembre e dalle prime proiezioni il candidato di centrodestra, Musumeci, sembra essere in vantaggio di due punti percentuali sul pentastellato.
Il treno di Renzi in giro per l’Italia rischia di finire sul binario morto in Sicilia: le Regionali di domani mettono in palio questo, insieme con la sfida fra centrodestra e grillini. L’isola sa essere selettiva, perché ha più bisogno della politica rispetto, per esempio, ad una Lombardia che può contare su un’economia e una società civile forti. La Sicilia si conferma un laboratorio politico ca…
Il Governo Gentiloni studia quali categorie escludere dall’innalzamento dell’età, ma l’intesa con i sindacati è tutta da costruire.
l futuro si chiama Sergio Mattarella. Azzardato? Può darsi, ma non inverosimile. Ce lo ha dimostrato la vicenda Visco, il governatore della Banca d’Italia confermato dal governo nonostante l’azionista del governo, il Pd di Matteo Renzi, ne reclamasse la testa. E ora Renzi deve fare i conti con una battaglia perduta. Perduta con chi? Con chi gli ha contrapposto le ragioni «dell’autonomia e dell’in…
La notizia è arrivata ieri nel tardo pomeriggio ma era nell’aria da tempo. Qualche ora dopo l’approvazione definitiva della nuova legge elettorale, di cui non condivideva né merito né metodo, Piero Grasso ha lasciato il gruppo del Partito democratico dichiarando di non riconoscersi più nelle scelte del Pd renziano. Del resto quale fosse il suo stato d’animo l’aveva fatto capire in aula rispondend…
Il suo decimo compleanno il Partito democratico l’ha celebrato in un momento di sconsolante incertezza. Non che il decennio che sta alle spalle sia stato avaro di tensioni e amarezze, lotte e rancori, quasi tutti attribuibili ad una classe dirigente dove pullulano troppe primedonne. Ma ora questo Pd decenne sa di doversi battere in condizioni di svantaggio con un Movimento 5 Stelle in cima nei so…
Si scrive legge di bilancio, ma si deve intendere legge elettorale: il cuore caldo della questione è la seconda, non la prima. La piccola guerriglia (lo «strappetto») degli scissionisti dalemian-bersaniani, ancorché tecnicamente irrilevante visto il soccorso di Verdini al governo, è un passaggio obbligato per effetto delle nuove regole del voto che Pd, Forza Italia, Lega e centristi di Ap stanno …
«Eccolo qua, the president». Matteo Renzi e Giorgio Gori arrivano quasi in contemporanea alla Festa dell’Unità di Lodi.
L’ex premier: «E dire che esattamente un anno fa alla cena del Comitato Olimpico a Rio tutti davano Roma favorita».
Neanche i dati Istat sull’occupazione sono riusciti, stando ai sondaggi, ad aumentare il buon ricordo del governo Renzi e del suo Jobs Act: le opposizioni, con un bombardamento di dichiarazioni ostili che hanno occupato i social network per ore, hanno provveduto ad azzerare l’effetto positivo che da quei dati il Pd si aspettava di veder scaturire. Niente da fare: quando si parla di un buon risult…
Massimo Recalcati, dalle pagine di Repubblica, riapre il dibattito attorno a Renzi e, insieme, all’identità e alla crisi della sinistra. E lo fa mettendo in campo le categorie dello psicanalista. Già qualche mese fa, aveva accostato a Renzi l’immagine del «figlio giusto», osteggiato dai padri che non vorrebbero cedere il passo, determinando «il fallimento dell’eredità». Ora, su questa stessa scia…
Passi per D’Alema che ha le sue responsabilità, ma se anche un uomo mite come Enrico Letta perde definitivamente la pazienza con Renzi, vuol dire che le tribù del Pd corrono dritte verso il punto di non ritorno. Con il suo libro «Avanti» distillato a puntate, l’attuale leader del Pd ha inaugurato l’estate dei veleni secondo lo schema «io contro il resto del mondo», rischiando così di aver torto q…
Queste elezioni amministrative hanno creato problemi a tutti. A chi ha perso, naturalmente, ma anche a chi ha vinto. Ha perso Matteo Renzi, come tutti sanno. È sicuramente vero, come il segretario del Pd si è affannato a ripetere, che i democratici, tra primo e secondo turno, hanno conquistato più comuni e comunelli di tutti gli altri. Ma è anche vero che ora governano meno della metà dei capoluo…
In una riunione poco più che rituale, la Direzione del Partito democratico ha accolto la richiesta del suo segretario Matteo Renzi di sostenere in Parlamento una riforma elettorale basata sul sistema proporzionale con la soglia di sbarramento al cinque per cento (il cosiddetto modello «tedesco»). La striminzita opposizione interna di Andrea Orlando e Michele Emiliano ha sollevato dubbi ma non ha …
È la paura di fare un gigantesco buco nell’acqua a dominare in questi giorni i mille incontri riservati dedicati alla legge elettorale. Martedì in Commissione Affari costituzionali della Camera il Partito democratico, dopo aver affondato il testo base presentato dal civico Mazziotti, farà la sua proposta: prende il bizzarro nome di «Rosatellum» (dal capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato) ed è u…
La brusca reazione di Tiziano Renzi quando ieri un cronista di «Repubblica.it», telecamera in mano, lo ha avvicinato per le strade di Rignano, la dice lunga sullo stato di tensione di quest’uomo anziano precipitato nel gorgo di un’inchiesta che, per quanto mediaticamente affondata e giudiziariamente depotenziata, riprende vita e vigore proprio a causa sua, padre dell’ex presidente del Consiglio e…
Matteo Renzi torna anche formalmente alla guida del partito democratico. E, in qualche misura, anche del governo. La schiacciante maggioranza ricevuta dal voto delle primarie sia nei circoli che nei gazebo degli elettori, restituisce all’ex premier lo stesso potere che aveva prima della sconfitta referendaria e delle dimissioni dal governo. Un potere che solo molto parzialmente è stato intaccato …