Il mercato del lavoro a Bergamo «si conferma in evoluzione positiva»
La situazione del mercato del lavoro a Bergamo non si discosta dal panorama nazionale, e vista dall’osservatorio Cisl, si conferma in evoluzione positiva.
La situazione del mercato del lavoro a Bergamo non si discosta dal panorama nazionale, e vista dall’osservatorio Cisl, si conferma in evoluzione positiva.
Nel secondo trimestre si è registrato un «miglioramento degli andamenti del mercato del lavoro». Lo rileva l’Istat.
Il 90% dei giovani è convinto che sia necessario lasciare l’Italia per trovare opportunità di lavoro adeguate. Ma in molti casi basta internet.
Il datore di lavoro non può costringere un dipendente a lavorare in una giornata festiva infrasettimanale. Ed è illegittima la sanzione disciplinare che punisce il suo rifiuto.
«Buongiorno, leggendo il vostro articolo “6 giovani su 10 pronti a partire” per l’estero in cerca di lavoro mi sono stupito che, secondo la “statistica”, i Paesi presi di mira siano solamente Paesi del primo mondo».
Il 90% dei giovani italiani è convinto che andarsene dall’Italia sia divenuta una vera e propria necessità per trovare adeguate opportunità di lavoro.
Vale la pena, per chi cerca lavoro, di tenere d’occhio le offerte del gruppo Esselunga. La nota catena di supermercati è sempre alla ricerca di personale da inserire nei propri centri commerciali.
Don Re, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale del lavoro: «I fatti dicono cose diverse».
«Rispondendo ancora una volta alle sollecitazioni di diversi contesti sociali e politici di prendere in carico il grave problema della disoccupazione», la Diocesi di Bergamo «desidera sottolineare il quotidiano impegno che da molto tempo profonde nelle parrocchie e a livello diocesano per contenere i disagi della crisi economica, nonché lo straordinario sforzo di progettare percorsi di sviluppo v…
L’industria metalmeccanica lombarda fatica ad uscire dalla crisi e ad agganciare la ripresa. Sono ben 1.635 le aziende colpite (contro le 1.633 del 2° semestre 2014), e 42.609 i lavoratori (contro 40.615 i precedenti) coinvolti da molibilità e ammortizzatori sociali.
Raggiunta l’intesa con le organizzazioni sindacali. La Cgil si è sfilata, Legramanti: «Scongiurata l’ipotesi di esternalizzare alcuni servizi».
Sulla sorte dei 50 lavoratori della Faac di Grassobbio venerdì 4 settembre si è tenuto un incontro fra il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, i delegati sindacali e i rappresentanti di Fiom-Cgil e Fim-Cisl.
Cinquantun rendicontazioni artefatte, in cui ai clienti venivano prospettate situazioni finanziarie gonfiate per un totale di quasi 24 milioni di euro.
Secondo un’indagine Regus, chi lavora da casa, lontano dall’ufficio, spesso ha un senso di solitudine e di isolamento e avverte la mancanza di un confronto con altri professionisti.
Gli istituti scolastici stanno per riaprire i battenti - i primi a tornare in classe saranno il 7 settembre gli studenti dell'Alto Adige mentre nella gran parte delle Regioni le lezioni riprenderanno tra il 14 e il 15 - e il nuovo anno scolastico segnerà l'avvio in maniera massiccia, rispetto al passato, dell'alternanza scuola-lavoro.
Nuove opportunità di carriera nell’aviazione disponibili in Italia. Crewlink continua la sua campagna di selezione europea per coprire centinaia di posti come assistenti di volo sugli aeromobili Ryanair.
Ogni anno circa due milioni di persone lavorano «in nero», «completamente sconosciuti alle autorità».
Papa Francesco tuona contro il lavoro alla domenica e dice in pratica, usando una metafora drammatica, che l’attuale organizzazione del lavoro tiene «in ostaggio» la famiglia. Il vescovo di Melfi Gianfranco Todisco scrive a Sergio Marchionne per chiedergli di bloccare il turno dalle 22 di sabato alle 22 di domenica.
«La sincerità è essenziale: un candidato deve proporsi per quello che è». È il primo consiglio che Veronica Meloni, responsabile selezione Italia di Abb, dà ai giovani nella prima puntata della serie «Rampa di lancio» dedicata a curriculum e colloqui di lavoro.
Il barometro non segna ancora bel tempo. Ma lo stillicidio di dati negativi sull’occupazione sembra attenuarsi. E, forse, è già qualcosa.