Si chiude il Giubileo della misericordia Sabato «Notte sacra», domenica Messa
Domenica 13 novembre la nostra diocesi, insieme alle Chiese del mondo, celebrerà la chiusura del Giubileo della misericordia.
Domenica 13 novembre la nostra diocesi, insieme alle Chiese del mondo, celebrerà la chiusura del Giubileo della misericordia.
Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e quinto uomo più ricco del pianeta, nei giorni scorsi ha fatto visita a Papa Francesco, al quale ha testimoniato affetto e ammirazione. Ai giornalisti, che gli chiedevano un commento sul ruolo svolto dal suo social nella società, ha escluso che questi possa incidere negativamente sui rapporti umani, come molti sostengono, esaltandone, invece, la capacità di…
C’era una volta…». Così iniziavano le favole… Ma oggi, al tempo di internet, app e televisione, i nostri bambini leggono ancora le favole che hanno per protagonisti eroi pronti a tutto per far trionfare il bene? Negli Stati Uniti la National Rifle Association, un’organizzazione che agisce in favore dei detentori di armi da fuoco, sul suo blog ha iniziato a riscrivere i classici per bambini metten…
Compie dieci anni il memorabile saggio di Zygmunt Bauman «Paura liquida». Il sociologo, oggi novantenne, ha coniato un’espressione divenuta proverbiale, paragonando il concetto di modernità e quello di postmodernità rispettivamente allo stato solido e a quello liquido della società: «Modernità liquida», «Amore liquido», «Vita liquida» sono tra i titoli dei suoi libri.
È solo un gioco. Niente di più di un gioco. Ma ha assunto dimensioni tali da iniziare a destare preoccupazioni da più parti. Stiamo parlando di Pokémon Go l’ultima follia planetaria che da qualche settimana ha «catturato» decine di milioni di smartphone, e quel che è peggio ha catturato anche i possessori stessi degli smartphone. Negli Stati Uniti, in termini di minutaggio, l’iconcina di questa a…
Cartesio, all’incirca quattrocento anni fa, aveva risolto il problema dicendosi che convinto che, nell’uomo, l’anima non poteva avere altra sede della ghiandola pineale. Ma siccome l’uomo è l’uomo e, ovunque sia collocata l’anima, deve sempre mettere tutto in discussione, ecco che l’ipotesi di Cartesio è stata prima discussa e poi scartata. Oggi, sulla collocazione dell’anima - che qui va intesa …
Gira e rigira, il punto rimane questo: le disuguaglianze di reddito e di ricchezza, la febbre sociale del nostro tempo. La Grande Frattura come l’ha definita il Nobel dell’economia Stiglitz: la prevaricazione dei pochi sui tanti, il senso prevalente di un’ingiustizia elevata a sistema, società divise. Lo abbiamo visto anche con Brexit, ma questo tema rappresenta la mano invisibile che guida quals…
Non sono vecchio quanto la Repubblica Italiana - che oggi compie 70 anni - ma sono anziano abbastanza per dire che, alla mia nascita, la Repubblica medesima era giovane. All’epoca, poco più che ventenne, aveva lasciato da poco un presidente del Consiglio - Amintore Fanfani, giunto alla quarta squadra di governo - e stava per mettersi con uno «nuovo», Giovanni Leone, destinato a una carriera polit…
Alcuni non hanno saputo resistere al richiamo atavico (o forse genetico) della partigianeria e hanno trasformato la finale di Champions League a Milano – giocata, come sappiamo, tra le due squadre di Madrid, Real e Atletico – in una partita tra italiani. Riferimenti più o meno labili al passato calcistico nostrano hanno consentito ai «drogati» di faziosità di vivere la sfida - spagnola dalla test…
Il Comune venderà la partecipazione nella società incaricata di realizzare e gestire infrastrutture per il turismo. Deciso il recesso da Cogeme srl di Rovato. Mantenute le quote di Uniacque, Se.T. Co e Forestale della Presolana
«In sala giochi invece che in reparto in ospedale, ma anche a casa a cena durante il turno di lavoro e a festeggiare il Capodanno nonostante fosse di servizio. Sono alcune delle irregolarità contestate dalla polizia di Stato a un medico dell’ospedale Regina Margherita di Comiso».
Ci sono tanti risvolti sconcertanti nella vicenda che ha visto protagonista Nichi Vendola. L’ex governatore della Puglia, oggi presidente di Sel, la formazione che sta a sinistra del Pd, ha annunciato di avere un figlio. O meglio un «figliastro» visto che la paternità è in realtà del suo compagno, dal cui seme è nato Tobia Antonio, grazie al ricorso ad una «mamma surrogata». Non è il primo a segu…
Credo di averlo già scritto - in ormai 9 (!) anni di divagazioni quotidiane sarebbe sorprendente il contrario - ma non mi vergogno a ripeterlo: di tutto il discusso e discutibile, esaltato ed esaltante “corpus” cinematografico del regista Quentin Tarantino, una delle scene che ricordo più volentieri si trova in un angolino di un film minore, “A prova di morte” (“Death Proof”, 2007).
Ho cercato nel vocabolario le definizioni di “sopraffazione”, “prepotenza” e “vigliaccheria” per essere ben certo dell’argomento di cui vorrei parlare oggi. Il risultato, purtroppo, mi ha deluso: ciò che intendo, infatti, comprende tutte queste definizioni e si estende ad altre ancora, rapprendendosi in un comportamento umano che, seppur da tutti disprezzato e condannato, sembra piuttosto comune.
È senz’altro possibile che dedicarsi alla lettura di un articolo sui principali segni di insicurezza sia di per sé un segno di insicurezza.
I più sembrano considerarla una buona notizia. Per questa ragione anch’io, nel riferirla, cercherò di conferire alle parole un piglio vigoroso, se non ottimista. La notizia è questa: dopo secoli di dignitosa siccità, i giapponesi stanno imparando ad apprezzare le lacrime. In altri termini, si stanno rendendo conto che piangere, all’occorrenza, fa bene.
Se si potesse dire - e probabilmente si può - che viviamo nell’era del terrorismo, ovvero in un’epoca in cui l’intimidazione sanguinaria e vigliacca viene usata come mai prima in luogo della discussione e della razionalità, allora dovremo anche incominciare a mettere in conto gli effetti collaterali più stravaganti di questa condizione.
La cerimonia per la consegna della Medaglia d'oro
La Foppa ricorda le vittime del terrorismo in Francia
Non sono per nulla finiti i tempi grami dei partiti. Ma neppure la cosiddetta «società civile» se la passa meglio. Un segnale forte, in questo senso, è stato fornito da Matteo Renzi, allorché, in occasione delle nomine Rai, ha difeso le designazioni di partito, in polemica con la retorica del primato della società civile.