Le parole di Amato in un mare di bugie
POLITICA. «Parole molto importanti…una corretta ricostruzione di tutto quello che nelle carte c’è, che sappiamo da anni». Oppure «tutte fandonie che non hanno retto nel dibattimento penale».
POLITICA. «Parole molto importanti…una corretta ricostruzione di tutto quello che nelle carte c’è, che sappiamo da anni». Oppure «tutte fandonie che non hanno retto nel dibattimento penale».
IL COMMENTO. Meloni, fase due? Non come uno svolgimento e approfondimento della fase uno, ma come suo superamento e negazione? Si tratta di un sussulto occasionale della vecchia identità della destra forza d’opposizione, destinato ad essere presto riassorbito o del rigurgito di un passato che stenta ad essere superato?
IL COMMENTO. Tra le anomalie di questa fase politica, c’è anche l’elogio della contraddizione. Non a tutti piace, e anzi - alle prime difficoltà grosse - finirà per alimentare un dissenso nel campo di Giorgia Meloni, a cominciare dalla sua casa d’origine, che di nostalgia ha sempre campato. Ma per ora funziona. Per referenze, rivolgersi a Joe Biden che un anno fa ammoniva preoccupato il suo part…
MONDO. Giorgia Meloni può ritenersi soddisfatta dell’incontro con Biden per via di quella «relazione speciale» che un anno fa non era scontata fra il presidente democratico e la premier italiana che allora strizzava l’occhio all’America di Trump.
La storia di Dino Nikpalj
LETTURE. Nicola Rocca, reduce dal Salone del libro di Torino, ha sfornato «Partita con la morte» e «Rapita». Stefano Pecchi al debutto con il poliziesco «Kilsell».
MONDO. Il dibattito italiano intorno alla scellerata invasione russa dell’Ucraina si era polarizzato già nei primi giorni dell’«operazione militare speciale».
ESTERI. Avanti, calma, adagio. Questa frase, prestito del linguaggio della marineria, riassume perfettamente i risultati del summit della Nato. Non importa - è il messaggio lanciato a Vilnius - se l’Ucraina oggi non sia membro dell’Alleanza atlantica, ma ora sta venendo messa in sicurezza come già accade con Israele.
GIUSTIZIA. Un’ora di colloquio al Quirinale tra Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, prima al Consiglio supremo di difesa per parlare del vertice Nato di Vilnius sulla guerra in Ucraina, e poi a quattr’occhi per affrontare il tema spinoso dei casi giudiziari che stanno tormentando il governo e FdI, che alimentano una nuova polemica tra maggioranza politica e parte della magistratura, che mettono …
ESTERI. La prima cosa da notare, del vertice Nato che si apre a Vilnius, è proprio Vilnius. La capitale della Lituania, tra le 31 possibili sedi (tanti sono i Paesi della Nato), è stata scelta non a caso.
POLITICA. Non c’è pace per il governo. Mentre Giorgia Meloni vola a Riga e a Vilnius per il vertice Nato evitando ancora una volta di parlare in prima persona delle polemiche interne che la stanno angustiando, a Roma un altro ministro - Abodi, Sport - finisce nel tritacarne mediatico per alcune dichiarazioni su un giocatore dichiaratosi gay («Lo rispetto ma non amo le ostentazioni»).
MONDO. È meglio prepararsi al peggio ad Est in una situazione in rapido deterioramento come l’attuale.
ESTERI. La Francia, con le periferie messe a ferro e fuoco, rischia di tradursi nella grande opportunità che Marine Le Pen insegue da anni e questa polveriera indebolisce ulteriormente il discusso Macron, che guida il fronte europeo ostile alla destra radicale.
ESTERI. Putin è ora più forte o più debole? Quello di Prigozhin è stato un colpo di Stato o una pacifica marcia di protesta? La pace è più vicina o più lontana?
ESTERI. Niente di nuovo sul fronte orientale. Ucraini e russi se le continuano a dare di santa ragione anche se adesso pare che la controffensiva di Kiev, iniziata ai primi di giugno, abbia rallentato sensibilmente.
ESTERI. Il clima avvelenato dalla guerra di questi ultimi due anni. La drammatizzazione che spesso accompagna anche le piccole diatribe tra i Governi di nazioni diverse. E il fatto indubbio che il Governo italiano di centro-destra in Europa cammina un po’ sulle uova, tra questioni economiche assillanti e legittimità da conquistare.
RANICA. Notevole padronanza delle tecniche di scrittura nel romanzo di Luca Giacherio «L’enigma della sfinge».
MONDO. Con il lancio della controffensiva di Kiev siamo entrati nella fase decisiva dell’attuale campagna militare.
ITALIA. Dalla fine del ciclo berlusconiano (2011, governo Monti) all’inizio (2022), forse, di un ciclo meloniano, c’è un cambio di parametro della politica italiana che tocca il tema delle riforme. Oggi più che mai necessarie, anzi obbligatorie per il Pnrr.
MONDO. Giudicare ciò che accade nell’Est Europa solo con le lenti delle colpe dell’Occidente non aiuta a comprendere le lacerazioni secolari che agitano quella parte del continente. L’Ovest ha compiuto errori ed ha sottovalutato la portata degli eventi ma le dinamiche messe in atto con la caduta del Muro di Berlino meritano un’analisi ben più profonda.