Smart working a Bergamo, già 140mila lavoratori da casa
In meno di tre settimane le posizioni cresciute e dopo la crisi possibile accelerare il lavoro da remoto. Un trend ancora in crescita. L’esperto: «Più produttività e calo dell’assenteismo»
In meno di tre settimane le posizioni cresciute e dopo la crisi possibile accelerare il lavoro da remoto. Un trend ancora in crescita. L’esperto: «Più produttività e calo dell’assenteismo»
Situazione meno caotica del solito nei supermercati della città, domenica 22 marzo, la prima dopo l’ulteriori inasprimento dei divieti per il coronavirus.
«Sono Noemi, una bambina, e vi vorrei ringraziare con la lettera. Posso leggerla?» Inizia così un audio che sta intenerendo il web.
«Siamo in gran parte cresciuti con il pane doppio nella giornata del sabato, si può sopravvivere momentaneamente anche senza l’e-commerce. Adesso più che mai».
Cosa significa per me lavorare da casa in questi giorni. Cioè fare qualcosa di bello, creativo, vario, ma tutt’altro che “agile”. Perché ora le nostre vite non sono smart
Anche i volontari, che da sempre si impegnano nella pubblica assistenza, in questo momento sono impegnati nella lotta al coronavirus.
Da Alzano a Nembro, da Dalmine a Stezzano, alla Bassa tutti, dati alla mano, smentiscono le cifre ufficiali sulle vittime.
Su tutto il territorio nazionale attività chiuse, escluse quelle di importanza strategica, quelle alimentari e dei beni di prima necessità. «Continueranno a restare aperti tutti i supermercati, tutti i negozi di alimentari e di generi di prima necessità, non c’è ragione di fare una corsa agli acquisti».
All’ospedale Papa Giovanni XXIII un paziente di 54 anni, affetto da fibrosi polmonare, ha ricevuto due nuovi polmoni.
Il sindaco Gori è stato contattato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che ha annunciato l’invio di 25 militari a Bergamo per funzioni di controllo del territorio. Videoconferenza col premier Conte, sul tema delle ulteriori misure restrittive chieste da Gori, dai sindaci lombardi e da Regione Lombardia, «c’è attenzione, ma non ancora impegni».
Ordinanza del presidente della Regione Attilio Fontana: nuove stringenti limitazioni per contrastare la diffusione del coronavirus.
Coronavirus, servizi congiunti di Polizia di Stato ed Esercito Italiano per controllare il rispetto delle misure anti contagio a Bergamo.
Coronavirus, Chiara Bonini, 26 anni, «paziente uno» all’ospedale dell’Aquila, è guarita e vuole tornare a casa «per dare una mano alla mia città che vive un momento drammatico ed ha bisogno, estremo, di medici».
Sono complessivamente 42.681 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 4.821. Guariti a quota 6.072.
Un modo come un altro, per cercare di esorcizzare la forzata ma sacrosanta permanenza tra le quattro mura per la causa-coronavirus, è il caso di rivivere lo strepitoso percorso dell’Atalanta, dall’inizio della corrente stagione sportiva a prima della sospensione.
Venerdì 20 marzo alle 21,15, un C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa è atterrato alla base aerea di Gioia del Colle (Bari), con a bordo un paziente Covid trasportato all’interno di una barella ad alto bio-contenimento.
Il punto sull’emergenza coronavirus dalla Regione Lombardia, nell’appuntamento quotidiano in diretta.
Un paziente di 56 anni positivo al coronavirus è stato trasferito in Puglia dalla Lombardia con un C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa atterrato venerdì 20 marzo sera presso la base aerea di Gioia del Colle (Bari). L’uomo era in una barella ad alto bio-contenimento.
Un fiume di risposte all’appello della protezione civile e del governo per formare la task force di medici che saranno riversati in Lombardia per fronteggiare l’emergenza.
Lo ha deciso sabato 21 marzo la Prefettura di Bergamo.