È morto don Fausto Resmini Il prete che dava speranza agli ultimi
Era ricoverato all’ospedale di Como in terapia intensiva, il suo cuore ha smesso di battere nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 marzo. Aveva 67 anni.
Era ricoverato all’ospedale di Como in terapia intensiva, il suo cuore ha smesso di battere nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 marzo. Aveva 67 anni.
La Diocesi di Bergamo ha attivato due numeri telefonici e un indirizzo e-mail per tutti coloro che sono in difficoltà in questo momento drammatico per la nostra provincia
Romagnolo trapiantato a Bergamo, aveva una grande preparazione e una verve che coinvolgeva tutti.
Ancora un medico di famiglia vittima del coronavirus nel pieno della sua attività. Le comunità di Zanica (dove risiedeva) e di Urgnano e Comun Nuovo (dove esercitava) piangono la scomparsa del dottor Vincenzo Leone, 65 anni, morto domenica mattina all’Humanitas Gavazzeni di Bergamo, dove era ricoverato da sabato 14 marzo.
Luca Lorini, direttore del Dipartimento di Emergenza, urgenza e area critica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo lancia l’appello «nessuno incontri nessuno» e chiede che ne nasca un passaparola, un tam tam tra tutti i bergamaschi.
«Al momento l’unico test che serve nella lotta al coronavirus è quello che si fa cercando il genoma virale nei secreti respiratori, mentre quello che cerca gli anticorpi potrà essere utile più avanti per capire, ad esempio, se una persona guarita può reinfettarsi o se invece rimane immune come per il morbillo». Lo afferma il virologo Roberto Burioni commentando le diverse notizie su nuovi test em…
A Palermo aveva contratto il coronavirus ed era stata ricoverata in ospedale. Il video di Elena Cattaneo che racconta il complicato rientro a Bergamo . Il suo grazie al Comune di Bergamo e al Cesvi.
È di 80 voci l’elenco delle attività che continueranno a rimanere aperte dopo la nuova stretta per contenere l’epidemia del Coronavirus. L’allegato al Dpcm precisa che continueranno a essere consentita anche attività legate alle famiglie, dalle colf e badanti conviventi ai portieri nei condomini. Resteranno in funzione l’intera filiera alimentare per bevande e cibo, quella dei dispositivi medico-…
Sarebbe riconducibile al gesto di una persona con disabilità mentale il taglio dello striscione di solidarietà fra i tifosi dell’Atalanta e quelli del Brescia scoperto domenica mattina . Nessuna relazione, quindi, con le due tifoserie.
«Cammino senza incontrare nessuno e penso a chi è malato, a chi ha perso una persona cara, a chi trepida per un parente o un amico malato. In queste ore siamo uniti da questo dolore, tutti noi bergamaschi. Ma siamo forti. Ci rialzeremo». Con queste parole Giorgio Gori chiude il lungo post che accompagna il video della sua passeggiata in una Bergamo deserta, dalla stazione a Città Alta.
Il coronavirus ha stroncato un’altra grande persona, una memoria storica. È morto Francesco Nezosi, 90 anni, che fu staffetta partigiana a Fonteno.
Un gruppo di quattro donne modenesi ha scritto una lettera al nostro giornale per trasmettere un abbraccio ai famigliari delle salme che sono state portate nella città emiliana per essere cremate senza poter essere accompagnate da nessuno. Noi eravamo qui vicine, il nostro abbraccio, la nostra preghiera.
«Voglio essere professionale sino in fondo. Ho scelto di rimanere a Bergamo visto che ho accettato di indossare la maglia del club cittadino nell’intento di salvaguardare la Serie A2».
«Ritorneremo ad abbracciarci e a cantare tutti insieme, ora è fondamentale restare a casa!». È il messaggio sui profili social ufficiali dell’Atalanta.
«La mamma non si sveglia». Il dramma ha cominciato a concretizzarsi la mattina di martedì scorso, il 10 marzo. Samuel, tredici anni e mezzo, è andato a chiamare la mamma Jessica Barcella, 43 anni.
L’Aps dei vigili del fuoco della centrale di Bergamo è intervenuta nella mattina di domenica 22 marzo ad Albano Sant’Alessandro.
La doppia emergenza che ci sta travagliando, quella sanitaria e quella economica, sta profondamente modificando i meccanismi europei che abbiamo conosciuto da Maastricht ad oggi e, più da vicino, dalla crisi del debito pubblico del 2008 ai giorni nostri. Ursula Von der Leyen, che pure divenne presidente della Commissione europea accompagnata da una trista fama di teutonica intransigenza acquisita…
Non restava che questo. Chiudere tutto. E a questo siamo arrivati. Ci ha portati lui, il maledetto coronavirus. E ci siamo arrivati un po’ anche da soli, rispettando sì, le regole. Ma non sempre, non tutti. Inutile negarlo: il 46% degli smartphone bergamaschi si è spostato, il 17 marzo. Troppi. Dunque, ora è tutto chiuso. Lo ha comunicato a tarda serata il premier Giuseppe Conte. Quel che non era…
Un lettore ci ha scritto una bella lettera che pubblichiamo: parla della pazienza, virtù assolutamente fondamentali ai tempi del coronavirus.
Episodio di inciviltà assoluta nella notte tra sabato 21 e domenica 22 marzo: è stato strappato lo striscione sul ponte che unisce Sarnico a Paratico, Bergamo e Brescia, inneggiante all’unione delle due province, divise da una feroce rivalità calcistica, in un momento così difficile.