IL 25 Aprile divide ancora anche l’esecutivo
ITALIA. Divisi nel giorno della festa. La maggioranza e il governo affrontano così il 25 Aprile, «patrimonio di tutti gli italiani» come dice Mattarella che esorta a «tener viva la memoria».
ITALIA. Divisi nel giorno della festa. La maggioranza e il governo affrontano così il 25 Aprile, «patrimonio di tutti gli italiani» come dice Mattarella che esorta a «tener viva la memoria».
La storia di Dino Nikpalj
ELEZIONI. Nessuna corsa solitaria, ovunque almeno due liste. Pochi simboli, vari «ex» tentano il ritorno. Si vota domenica 14 e lunedì 15 maggio.
IL COMMENTO. La partita delle nomine, il tormentone che ci accompagna di fatto dalla nascita del governo di centrodestra, è arrivata al finale con le poltronissime finalmente assegnate. Ne seguiranno altre decine tutte importanti ma nessuna quanto Eni, Enel, Poste, Leonardo (nomine ufficializzate ieri) e Terna (attese per oggi o entro la settimana).
AMBIVERE. Con il fratello Renato aveva gestito il Bar Otto e ora il locale vicino all’abbazia di Pontida. Giovedì i funerali.
lL CASO. Per il gruppo sono mancate chiarezza, trasparenza e coinvolgimento. Ma il sindaco: bando regolare, l’amministrazione non ha nulla da nascondere.
ECONOMIA. Il sistema degli appalti fluttua tra l’esigenza di andare spediti snellendo e semplificando il ginepraio della burocrazia e la trasparenza - nel rispetto della concorrenza - nell’assegnazione delle opere. Tangentopoli infatti è sempre in agguato.
Il commento. In altri tempi, stando all’opposizione, Giorgia Meloni oggi avrebbe tuonato contro il governo accusandolo di impotenza di fronte all’eccezionale aumento di sbarchi di immigrati illegali sulle nostre coste meridionali: 6.500 in cinque giorni, 27mila dall’inizio del 2023, quattro volte più dello stesso periodo dell’anno successivo.
«La cura e la bellezza». Dopo la «Carrara in Humanitas» ecco il progetto che porta 23 dettagli tratti da 15 capolavori della Pinacoteca di Brera nelle sale d’attesa e nei corridoi dell’ospedale.
Il commento. L’Italia va al Consiglio europeo di oggi e domani con la sua linea rigorosamente atlantista. Garantisce Giorgia Meloni con la benedizione di Sergio Mattarella: l’Ucraina va aiutata anche con le armi, «chi dice fermatevi dovrebbe riferirsi a Putin; chi non vuole che l’Ucraina abbia i mezzi per difendersi vuole la vittoria di Mosca», parola di premier, durissima e netta.
Comunità. Consegnati i riconoscimenti civici alla memoria di tre cittadini emeriti: Flavia Fabiani, Sauro Amboni e Roberto Fratus
Il commento. Giorgia Meloni, presentando il libro su Papa Francesco del direttore della Civiltà Cattolica padre Spadaro, ha confessato all’auditorio «di non sentirsi fortunata nel dover governare l’Italia nel momento più difficile dal Dopoguerra». A parte il paradosso storico, la presidente del Consiglio ha le sue ragioni.
Il caso. Domenica lo striscione umanitario non autorizzato è rimasto in tribuna. La società: «Rifaremmo tutto, grazie a chi ci ha offerto aiuto».
Italia. Accolti da applausi e contestazioni, i ministri di Giorgia Meloni a Cutro hanno cercato – e probabilmente trovato – il modo per mettersi alle spalle la polemica su come il sistema Italia ha affrontato la tragedia dei profughi naufragati al largo delle coste calabresi.
La squadra. All’assessore uscente della Lega infrastrutture e banda larga e all’esponente di FdI la delega alla casa. Per la collega di partito diverse opzioni sul tavolo. Per Bergamo la rappresentanza più numerosa dal 1995 ad oggi.
Politica. C’è un convitato di cui poco si è parlato dopo le elezioni di questi ultimi mesi, eppure è stato un vero protagonista. Ci riferiamo al militante di partito, il tesserato, figura un tempo fondamentale, oggi marginale e persino poco stimata.
Il commento. La decisione di Giorgia Meloni di riunire il Consiglio dei ministri a Cutro per discutere di immigrati è un colpo mediatico molto efficace. Ma nello stesso tempo è un modo per mettere sotto tono le divergenze di indirizzo che, in materia, continuano a registrarsi nella coalizione di maggioranza.
ITALIA. La lettera con la quale il Capo dello Stato ha accompagnato la firma del decreto legge «mille proroghe», approvato dal Governo, merita alcune osservazioni sul piano politico e costituzionale. La prima riguarda la singolare posizione espressa dalla maggioranza parlamentare.
Esteri. La linea del governo sull’Ucraina è quella e non cambia: da Mario Draghi a Giorgia Meloni si sta con gli aggrediti e contro gli aggressori, si mandano aiuti e anche armi, ci si allinea alla Nato, alla Casa Bianca e all’Europa.
L’evento. Domenica 26 marzo alle 16, al Daste Bergamo, avrà luogo il primo contest per pasticceri, in chiave vegetale, «Vegâteau».