«Ma quali posti di lavoro in più? Questo governo dice solo bugie»
Il deputato e commissario di Forza Italia Gregorio Fontana attacca Renzi sul lavoro, supportato dall’analisi del giuslavorista bergamasco Michele Tiraboschi.
Il deputato e commissario di Forza Italia Gregorio Fontana attacca Renzi sul lavoro, supportato dall’analisi del giuslavorista bergamasco Michele Tiraboschi.
Dal 25 agosto al 6 settembre la Festa nazionale de L’Unità, chiusura con Matteo Renzi.
La rockstar irlandese, leader degli U2 sarà a Milano col il premier: lo aveva annunciato il bergamasco Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, e ora è arrivata una nuova conferma dal Ministero.
Sindaci bergamaschi in rivolta dopo lo schiaffo di Renzi che invitava i primi cittadini a «mettere a posto le città», lavorando di più.
Puntualmente, al profilarsi di una difficoltà politica per l’esecutivo spunta lo spettro delle elezioni anticipate. La fragilità della presente legislatura deriva da un vizio d’origine che si chiama mancata vittoria piena di un partito alle ultime elezioni. Il Pd su cui grava la responsabilità del governo è uscito, infatti, vincitore nelle urne, ma privo di una maggioranza al Senato.
È subito polemica sulla dichiarazione del premier Renzi, che dal Giappone, dove è in visita ufficiale, ha chiesto «che nei prossimi mesi i nostri sindaci lavorino di più».
Le novità: anzitutto la «governance»interna, implementata con un Consiglio di amministrazione più pesato a livello istituzionale, con 7 consiglieri (2 in meno).
Chi s’aspetta un’accelerazione sulla revisione della spesa pubblica legga con attenzione le ultime due immortali frasi del nuovo sforbiciatore ufficiale del governo, Yoram Posapiano Gutgeld, chiamato da Renzi a sostituire il commissario Cottarelli nella più ingrata delle avventure, la riduzione degli sprechi di Stato.
Il senatore bergamasco della Lega Nord tuona contro il premier Renzi su Facebook sullo scottante tema dei profughi.
L’Unità, quotidiano fondato da Antonio Gramsci, è tornata in edicola. Cosa avrebbe detto il fondatore del partito comunista? L’avrebbe trovata un po’ come la Pravda dei suoi tempi, l’organo del Pcus che celebrava il progresso del socialismo sotto la guida del segretario compagno Stalin.
Gli italiani possono partire sereni per le vacanze. Li aspetta al ritorno un nuovo felice inizio: una raffica di adempimenti del governo che dovrebbero non solo fornire slancio all’esangue ripresa in corso, ma anche alleggerire in misura sostanziale l’oneroso carico fiscale che tarpa le ali ai consumi e abbatte il morale dei contribuenti.
Nel telegiornale del primo programma della televisione tedesca Matteo Renzi in visita a Berlino è ignorato. Ha tenuto un discorso all’università Humboldt, un luogo simbolico dove nel 2000 l’allora ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer espose la sua idea di Europa, con un presidente eletto, un Parlamento deliberante e una seconda Camera di tipo federale.
Incontro nella mattinata di giovedì 25 giugno a Palazzo Chigi tra il premier e i presidenti delle Regioni.
Sette milioni di persone hanno visitato il sito dall’apertura del 1° maggio, ogni giorno oltre 100 mila visitatori.
Quanto è lontano il tempo in cui Matteo Renzi innalzava il «suo» Pd a superare il 40% dei voti e addirittura toccava un record inviolato dal 1958! A solo un anno da quel trionfo, il presidente del Consiglio già non sembra più lui, già scolora la figura del «rottamatore», di colui che è in grado, da solo, di trascinare l’Italia verso il futuro sbaraccando le vecchie impalcature di caste e corporaz…
Non c’è una vera ripresa senza lavoro e le cifre continuano a dirci che il problema rimane.
Finisce 5-2 per il centrosinistra la sfida delle elezioni regionali: il Pd ha conservato la guida di Puglia (Michele Emiliano), Marche (Luca Ceriscioli) e Toscana (Enrico Rossi), ha strappato la Campania al centrodestra (Vincenzo De Luca). Ha sofferto ma alla fine ha vinto in Umbria (Catiuscia Marini). Ma ad un certo punto si è profilato persino un clamoroso 4-3 . Lega in ascesa ovunque.
L’indagine svolta da Blogmeter mostra nella classifica finale l’influenza di politici (Matteo Renzi e Maurizio Martina), autori di video popolari, account legati direttamente all’Expo e protagonisti del mondo dell’informazione. I top influencer sono il premier e il ministro di Mornico.
Il fisco non fa sconti, e qualcosa ci fa presumere che la lotta all’evasione fiscale sia ripresa nel silenzio efficiente dei controlli a tappeto. Ne abbiamo l’inquietante conferma da una notizia che arriva da Jesolo, dove il chiosco sulla spiaggia della signora Laura Pavan è stato chiuso dopo che gli uomini dell’agenzia delle entrate hanno individuato e punito in maniera esemplare – come vuole lo…
Il premier in tv da Giletti annuncia: 500 euro per 4 milioni di italiani entro il primo di agosto.