Dramma nelle case di riposo Morti aumentati fino a 15 volte
L’Ats ha avviato un censimento sui decessi del mese di marzo. Le Rsa: dalla Regione indicazioni contraddittorie. E i contagi proseguono.
L’Ats ha avviato un censimento sui decessi del mese di marzo. Le Rsa: dalla Regione indicazioni contraddittorie. E i contagi proseguono.
Dalla Fondazione Rava una nuova attrezzatura e il lavoro volontario di due medici al Papa Giovanni.
La misura valeva 600 euro al mese per le madri che rinunciavano a una parte del congedo parentale. I sindacati: «Opportunità in meno per le lavoratrici».
L’ultima rilevazione Ats, per il secondo trimestre 2018 e previsione 2019, per gli organici dei medici di medicina generale nella Bergamasca «prevede 44 posti vacanti, di cui 7 in Ambiti di montagna o alta montagna, con i prevedibili disagi soprattutto per le persone anziane e con difficoltà di spostamento» spiega Orazio Amboni, Cgil Welfare Bergamo.
Continua il dominio dell’hinterland, che anche nel 2018 conferma molti paesi ai primi posti. Le valli sempre fanalino di coda: Blello ancora ultimo.
L’operazione «ambulatori aperti», lanciata nel settembre scorso dalla Regione Lombardia con l’estensione degli orari di erogazione delle prestazioni alla sera, al sabato e alla domenica mattina, «non ha ridotto i tempi di attesa» soprattutto per quanto riguarda «oculistica, ecografie, colonscopia e risonanza magnetica».
Sul rapporto annuale dedicato alla povertà ed elaborato e diffuso questa settimana dall’Istat, la Cgil di Bergamo punta la lente «provinciale», per capire chi siano oggi i poveri del nostro territorio.
«Son tutte turbative, son tutti abusi»: queste frasi, che lasciano intuire una qual consapevolezza di atti illegali, sono pronunciate da indagati intercettati nell’inchiesta della Procura di Milano che ha portato in carcere Antonio Rognoni.
Lavori aperti al VII Congresso della Cgil di Bergamo, giovedì mattina 6 marzo nell’auditorium del collegio Sant’Alessandro di via Garibaldi. Il segretario generale uscente, Luigi Bresciani, ha avviato il suo intervento tracciando un primo bilancio di questa fase congressuale a Bergamo.
Con la crisi le richieste di ammortizzatori sociali sono ovviamente lievitate. Periodo in cui il lavoratore in Cassa non vede il becco d’un quattrino. Un piaga sociale: nella Bergamasca sono centinaia i lavoratori in attesa.
Lì per lì le parole del direttore generale del Bolognini - «qui non ci sono infermiere marocchine o rumene» - hanno suscitato solo qualche mormorio o sorriso. Ma il linguaggio non è piaciuto alla Cgil «Sono toni - scrive Orazio Amboni -, diciamo così, poco eleganti».
«L’anno comincia con meno licenziamenti: -58% rispetto allo stesso mese del 2013». Orazio Amboni, Cgil di Bergamo spiega che nella nostra provincia va meglio che nel resto della Lombardia, dove il calo nel numero di licenziati è stato del 28,5%.
Per il dato complessivo delle mobilità nel 2013 (8.933), è necessario tenere presente che a partire dall’anno che si è appena concluso non sono più state pubblicate le liste di mobilità relative alle piccole aziende, fino a 15 dipendenti .
È scomparsa nella notte tra mercoledì 1 e giovedì 2 gennaio, intorno alle 3, Elena Assi, ex vicesindaco del Comune di Stezzano, consigliere comunale in carica del Comune stesso e personaggio molto conosciuto a Bergamo nel settore del sociale.
Fino alla definizione di un accordo che preveda il passaggio e il subentro di una nuova società di gestione della casa di cura “San Giuseppe”, la proprietà della struttura subentra in tutti gli obblighi nei confronti del personale in servizio nella struttura .
La denuncia della Cgil: «A Pontida a causa di conflitti sull’importo dell’appalto i ricoverati restano senza cure e senza pasti. Solo la responsabilità del personale, che si reca comunque al lavoro comunque nonostante la serrata, assicura l’assistenza e la cura».
I segnali sono ancora molto deboli, ma il rallentamento della crisi comincia a vedersi attraverso un dato che ha sempre indicato una tendenza: quello dei licenziamenti, che per le aziende con più di 15 dipendenti, scendono a novembre sotto quota 200.
A Bergamo il reddito medio cresce più della media nazionale, ma meno dell’indice di Istat del costo della vita. Mentre nella media nazionale il reddito passa da 100 (nel 2007) a 103,43 (2011), a Bergamo il reddito medio passa da 100 a 104,29, sempre al di sotto dell’indice Istat.