Atalanta, si riparte in vista dell’Inter Ad Astori il premio «Fair Play»
Riprende martedì 10 aprile la settimana dell’Atalanta, dopo l’1-1 di Ferrara e i due giorni di totale riposo: alle 15, seduta pomeridiana a porte aperte, a Zingonia.
Riprende martedì 10 aprile la settimana dell’Atalanta, dopo l’1-1 di Ferrara e i due giorni di totale riposo: alle 15, seduta pomeridiana a porte aperte, a Zingonia.
Nei recuperi pasquali Telgate in Promozione e Bergamo Longuelo in Prima categoria avevano già chiuso i conti.
Senza Petagna squalificato e Ilicic infortunato. Con Cornelius impalpabile, Gomez variabile, Vido al Cittadella. Per inventare qualcosa lì in attacco, all’Atalanta non resta che la nota più lieta della trasferta di sabato a Ferrara: Musa Barrow da Banjul, Gambia.
Colpisce e suscita ammirazione il filotto di vittorie della Fiorentina dopo la morte di Davide Astori: ben cinque, che diventano sei di fila aggiungendo quella sul Chievo a febbraio.
Nervi tesi durante il match, poi volano gli insulti nel tragitto per raggiungere il parcheggio. Giocatore di casa ferito. Coinvolti anche genitori.
È la grande chance per dimostrare che la sconfitta con la Samp è stata solo un incidente di percorso. Anticipo ricco di fascino a Ferrara alle 18, dove l’Atalanta va a far visita alla Spal dopo l’ultimo precedente che ha ormai più di 20 anni in Coppa Italia: era l’agosto del 1996, i ferraresi vinsero 2-1 , a nulla servì il gol di Pippo Inzaghi, in panchina, guarda caso, Emiliano Mondonico.
Il «Panini tour» sbarca a Bergamo sabato 7 e domenica 8 aprile per presentare la collezione «Calciatori 2017-1018».
Adesso si fa dura. Conterà avere sangue freddo, raccogliere le energie rimaste per un finale da campionato verso il grande obiettivo, l’Europa Bis. È arrivata inaspettata la sconfitta contro la Samp, uno scontro diretto vero e proprio, che complice il 3-1 a Marassi mette l’Atalanta in svantaggio in caso di un arrivo a pari merito in volata.
Segui la cronaca in diretta della partita tra Atalanta e Sampdoria.
Ecco tutti i consigli per una scampagnata (anche dell’ultimo minuto) per il giorno di Pasquetta. Con il sole splendente come quello di oggi c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Il servizio su gomma sostituisce il treno che faceva tutte le fermate nella stazioni minori Rimane solo un gruppo di «irriducibili» a Morengo.
Un ricordo oltre le rivalità. Le tifoserie di Serie A ricordano Emiliano Mondonico con tantissimi striscioni esposti negli stadi di tutta Italia. Ed è tanta la nostalgia per il calcio pane e salame di cui il Mondo è stato massimo esponente.
Folla a Rivolta d’Adda per i funerali di Emiliano Mondonico, alcuni con le sedie alzate. In chiesa i ricordi: i mercoledì sul campo dell’oratorio e le note di «Io vagabondo».
Un ricordo scritto di getto, col cuore e le lacrime agli occhi. Christian Riganò, attaccante della Fiorentina 2003/2004 guidata da Emiliano Mondonico, ricorda il suo allenatore in un lungo post su Facebook in cui traspare tutto l’affetto che il giocatore provava nei confronti del Mondo.
Il Mondo non c’è più. Il suo sorriso sottile, i suoi occhi vispi, il suo pensiero sempre un passo più in là, non ci sono più. Emiliano Mondonico, un pezzo grande della storia del nostro calcio, un pezzo di noi, ha ceduto alla malattia. Ha lottato per sette anni, ha subito una serie di interventi pesantissimi, eppure poi rispuntava sempre, rispondeva al telefono, andava in tv, si lasciava intervis…
Alberi secolari e fiori rari nel bellissimo parco di Villa Allegreni a Martinengo e un pranzo nelle sale del castello a Cassano.
La segnalazione del presidente del Filago alla Figc: «Insulti e botte al giocatore». L’Aurora respinge l’accusa.
Bergamo come può ricordare Emiliano Mondonico? I tifosi atalantini lo porteranno sempre nel cuore a prescindere, ma mai come nel caso del Mondo sarebbe opportuno pensare a una dedica speciale.
Emiliano Mondonico, Glenn Stromberg e quell’Atalanta che tutti i tifosi bergamaschi portano nel cuore. In questi video speciali vi proponiamo i ricordi di due protagonisti di stagioni indimenticabili, di avventure europee, di scherzi e aneddoti che appartengono a un calcio antico e affascinante. Oggi quel calcio ha perso uno dei suoi primattori: Emiliano Mondonico, per tutti, il Mondo.
Due speciali in onda su BergamoTv per l’addio a Emiliano Mondonico, l’allenatore che ha guidato l’Atalanta nelle storiche avventure europee. Testimone di un calcio che non c’è più, Mondonico se n’è andato a 71 al termine di una lunga malattia.