Lo spirito di Pontida e la discesa del Tevere
Matteo Salvini, dopo la stagione del cerchio magico bossiano fra giravolte e scandali, assapora oggi un suo momento magico, legittimato dalla piazza a leader di una destra che verrà.
Matteo Salvini, dopo la stagione del cerchio magico bossiano fra giravolte e scandali, assapora oggi un suo momento magico, legittimato dalla piazza a leader di una destra che verrà.
Quattro anni dopo le grandi dimostrazioni di piazza Tahrir che portarono alla cacciata di Mubarak, l’Egitto è tornato esattamente al punto di partenza: dopo un primo periodo di caos e un anno di disastrosa presidenza di un esponente della Fratellanza Musulmana, i militari hanno ripreso il potere con un golpe nel 2013 e nel 2014 il loro leader, il generale Abdel Fattah el-Sisi, si è fatto conferma…
Invece di premiare la puntualità si incoraggiano i ritardi. La galassia Trenord non cessa mai di stupire. Per i pendolari che quotidianamente subiscono i disagi di vetture fatiscenti, e di cronici ritardi, adesso arriva la notizia di un contratto firmato il 22 giugno 2012 che misura la retribuzione dei macchinisti non all’efficienza di guida ma al tempo trascorso in cabina.
È davvero difficile immaginare una politica vicina alla realtà. E pensare che me ne occupo da oltre venti anni con sincera stima e ammirazione per chi decide di impegnarsi per la comunità.
Recentemente Berlusconi ha parlato di Salvini come del centravanti del centrodestra e di sé come del suo regista. Un tentativo platealmente maldestro per rassicurare se stesso e i suoi sulla tenuta della sua leadership.
Non so quanti tra noi, tra tutti noi, lettori e giornalisti, siano in possesso della grandezza spirituale indispensabile per scrivere un pezzo come quello che il neurologo Oliver Sacks, scienziato di gran fama e autore di best seller internazionali, ha consegnato pochi giorni orsono al New York Times.
Quando ero giovane e muovevo i miei primi passi nel sindacato, i «vecchi» sindacalisti forniti di grandi idealità, capacità e di una forte dose di pragmatismo, mi insegnavano a evitare la retorica e le frasi roboanti perché solitamente servono per nascondere la verità delle cose.
Non posso sapere con quali aspettative, in questi giorni, i nostri lettori leggono i giornali, vedono la televisione, cercano informazioni in internet. Non posso neppure sapere quale sia lo «stato d’animo» dominante dell’opinione pubblica in generale. Ma, certo, non sono periodi di grande allegria, tra crisi libica, guerra ucraina, guerra e fondamentalismo islamico in Siria, immigrazione in massa…
Le devastazioni compiute dagli hooligan olandesi a Roma sono la dimostrazione ennesima che il calcio, non soltanto quello italiano, gode di una singolare extraterritorialità rispetto alla legalità.
Matteo Salvini non aveva certo bisogno di venire a Seriate, come è successo qualche sera fa, per sapere cosa pensa il popolo leghista dell’accordo (ancora in alto mare) con Berlusconi. Infatti, per alzata di mano, i lumbard hanno risposto «no», e se lo dicono i seriatesi, dove il Carroccio governa da 20 anni esatti, vuol dire che questo è il sentimento prevalente della base. Come da tradizione.
Una volta tanto, ieri le aule di Montecitorio e di Palazzo Madama non erano desolatamente deserte durante una discussione di politica estera: evidentemente anche i deputati e i senatori, almeno una parte di loro, hanno capito che l’emergenza libica di cui riferiva di prima mattina il ministro Paolo Gentiloni non è una questione da prendere sottogamba.
In principio fu il Dna (il «faro dell’inchiesta», per dirla con il pm Letizia Ruggeri), l’asso che ogni magistrato inquirente vorrebbe fra le sue carte per portare a processo un sospetto omicida. Un indizio granitico, ma (a voler trovare un neo) forse un po’ impersonale e asettico per la maggioranza dell’opinione pubblica, che di nuclei, cromosomi e alleli ha solo qualche vaga reminiscenza scolas…
Nel valutare le possibili risposte alla minaccia che ci viene dall’ex-Quarta sponda, bisogna partire da alcuni punti fermi. Primo, le tre organizzazioni jihadiste libiche che finora si sono collegate con l’Isis e ne hanno adottato i barbari metodi rappresentano al momento per Italia ed Europa mediterranea un pericolo maggiore dei fanatici che hanno costituito il Califfato tra Siria e Iraq. Per qu…
Un Paese, il nostro, che non riesce ad essere normale. L’arrivo al Quirinale di un uomo politico di elevata statura intellettuale e di sicuro calibro morale finisce per rappresentare una rara eccezione.
I cittadini italiani stanno cominciando a capire gli effetti del «vuoto» che ha accompagnato l’agire politico dei nostri tempi, non è pertanto un caso che abbiano riposto molte speranze nella figura del presidente della Repubblica, prima con Napolitano ed ora accolgono con un sobrio entusiasmo la presenza di Sergio Mattarella. La figura del nuovo presidente della Repubblica evoca una relazione po…
Sui giornali Sanremo è un disastro. Canzoni brutte, vallette insapori, inventiva zero. Non c’è un comico che faccia ridere. Per l’Auditel invece è un trionfo.
C’è un risvolto nuovo nella tragedia che si è consumata due notti fa al largo delle coste libiche: mentre le due motovedette italiane Sar portavano in salvo i 105 naufraghi di un gommone in balia di onde alte otto metri, sotto grandine e pioggia battente, un numero non chiaro di altri gommoni affondavano, consegnando al mare probabilmente oltre 300 vite umane.
Circa 2/3 delle inchieste condotte dalla Corte dei conti riguardano le Regioni del Sud che da sole arrivano al 60,4% delle irregolarità rilevate. Lo dice il presidente della Corte dei conti in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario.
L’evasione fiscale è uno dei reati più riprovevoli alla coscienza civile. Chi froda il fisco, commette una delle illegalità più bieche, che altera alcuni principi fondamentali della convivenza civile.
Negli anni Trenta del secolo scorso, il governo fascista concesse alle banche cattoliche cooperative in crisi, ossia in difficoltà sia di patrimonio sia di redditività – tra cui il Credito Bergamasco, la Banca San Paolo di Brescia, il Credito Romagnolo, la Banca Agricola Milanese, il Banco di San Geminiano e San Prospero – di trasformarsi in società per azioni, come via per il salvataggio.