Il presidente Macron parla alla Francia E nel discorso cita anche Bergamo
Bergamo nel discorso alla Francia del presidente Emmanuel Macron
Bergamo nel discorso alla Francia del presidente Emmanuel Macron
Il terremoto ha trafitto l’Albania nel suo momento storico più interessante e migliore. Lasciata alle spalle la tremenda dittatura comunista di Enver Hoxha, la sua caduta e l’implosione dello Stato in una devastante instabilità politica e sull’orlo duraturo di una guerra civile con le conseguenti emigrazioni di massa verso l’Italia (l’immagine simbolo è il mercantile «Vlora» attraccato a Bari l’8…
Il cuoco bergamasco tra i quattro italiani invitati dal Presidente francese.
Sul G7 che si apre nelle prossime ore eserciterà molta influenza la location, cioè Biarritz in Francia. L’orgoglio transalpino e l’ambizione del padrone di casa Emmanuel Macron, che si sente leader dell’Europa unita, contribuiranno a restituire al summit una parte del vecchio splendore. Ma sarà difficile nascondere le rughe e le difficoltà di un’istituzione che sembra allontanarsi, lentamente ma …
Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso di una breve dichiarazione dinanzi a Notre-Dame, ha annunciato che una raccolta una colletta nazionale e internazionale per raccogliere i fondi volti alla ricostruzione della cattedrale colpita dall’incendio sarà avviata già da martedì.
La volta della navata centrale di Notre-Dame a Parigi è crollata in alcune sezioni e sul transetto, dove poggiava la guglia: è quanto si vede nelle prime immagini riprese dall’interno della cattedrale nella notte dai vigili del fuoco, di cui alcuni frame sono apparsi su media fra cui Cnn.
È completamente collassato il tetto della cattedrale. Le immagini stanno facendo il giro del mondo.
Saccheggi, incendi, devastazioni. La Parigi che brucia e brulica di scontri rappresenta in modo perfetto la mesta ma forse prevedibile involuzione del movimento dei gilet gialli. Adesso viene facile al presidente Macron definire «criminali» loro e tutti quelli che erano presenti alle manifestazioni, e al suo primo ministro usare senza remore il termine «assassini». Facile perché, ed è persino ovv…
Qual è il criterio che segue il governo Conte in politica estera? Il tanto sbandierato «Prima l’Italia» o l’inconfessabile «Prima i singoli partiti»? Non è una domanda pretestuosa. Sorge spontanea, solo che si guardi, al posto degli obiettivi enunciati, alle implicazioni dei comportamenti adottati. In politica estera vige nel mondo la regola della salvaguardia, anzitutto, degli interessi geopolit…
La piazza domina la scena europea. I perdenti della globalizzazione presentano il conto. Sono quei ceti che, esclusi dai vantaggi delle frontiere aperte, hanno visto peggiorare il loro potere d’acquisto. I gilet gialli in Francia protestano contro l’aumento della benzina ma il loro antagonista è il nuovo ceto medio urbano delle grandi città. Lavoratori specializzati, addetti alle comunicazioni, s…
Non c’è stata presidenza in Francia negli ultimi decenni che non abbia visto cittadini scendere in piazza e protestare. Non come il declamato codice dei salotti parigini vorrebbe, ma a suon di rivolte selvagge e violente. Anche questa volta il richiamo della Bastiglia ha segnato la ribellione dei «giubbetti gialli»: più di cinquemila per le strade di Parigi, scontri con la polizia, blocchi strada…
Sono tre i fenomeni che caratterizzano il nostro tempo: l’accelerazione del cambiamento tecnologico, l’apertura alla concorrenza dei Paesi a basso costo di manodopera, la migrazione incontrollata per ragioni economiche. Il riflesso sulla nostra società di questi mutamenti ha generato la riduzione dei redditi, la disoccupazione crescente, la destrutturazione del ceto medio e un generale senso di s…
Intervento militare mascherato o support logistico e tecnico alla guardia costiera? La missione navale in Libia decisa dal governo e il dibattito che ne è scaturito in Parlamento rischia di farci perdere di vista il suo principale scopo, che è quello di sconfiggere i trafficanti, non farli partire e in ultima istanza di salvare vite umane. La missione dovrebbe arrivare a respingere le imbarcazion…
L’incontro tra la delegazione francese guidata dal ministro dell’Economia Bruno Le Maire, il collega italiano Giancarlo Padoan e il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a Roma è durato mezz’ora. Un viaggio inutile. I francesi avevano fatto saltare nei giorni scorsi il banco sull’acquisizione da parte italiana dei cantieri navali di Saint Nazaire. Un accordo già concordato con la presid…
La storia è questa: nell’aprile 2017 Fincantieri acquista in Francia dal gruppo sudcoreano Stx offshore & Shipbuilding il 66,7% dei cantieri Stx di Saint-Nazaire. Con il governo Hollande concorda una quota del 48% in capo a Monfalcone e un 7% alla Fondazione italiana CrTrieste, allo Stato francese rimane un 33% . L’obiettivo per Parigi, secondo le parole del ministro competente di allora Chri…
Il vertice europeo di ieri ha registrato almeno due elementi positivi: il primo è sicuramente il passo avanti sulla difesa comune, uno dei terreni su cui più difficilmente si è costruita in questi sessant’anni la coesione europea. Il secondo è la promessa – certo, ancora una promessa – che l’Italia non continuerà ad essere sola, insieme alla Grecia, ad affrontare il flusso migratorio, con alcune …
Stando agli exit poll, Emmanuel Macron esce un po’ ridimensionato dal ballottaggio delle elezioni legislative, perché il suo partito «République en marche», cui certi sondaggi assegnavano fino a 450 seggi, è rimasto alquanto al di sotto di questa schiacciante maggioranza parlamentare. Avrà comunque almeno due terzi dei seggi, cioè quanto l’appena trentanovenne presidente ha bisogno per attuare il…
Martedì scorso era la festa dell’Europa. L’Europa ha tirato un sospiro di sollievo con la vittoria di Macron. E tuttavia, lo abbiamo sempre detto, nemico dell’Ue non è solo il sovranismo, più o meno populista, di cui Marine Le Pen è espressione, ma anche il «tirare a campare», pago di un’integrazione perennemente a metà, avanzata sul piano dei mercati e appena cominciata su quello delle politiche…
La soddisfazione per la vittoria di Macron ha senso, in chiave italiana, se si traduce in un investimento europeista, nella consapevolezza che gli estremismi non pagano e in un pensiero che ricomponga il tessuto della società. Senza dimenticare che una nuova legittimazione della politica va ricostruita attorno al lavoro che non c’è. Fuori da questo schema, comunque già un buon punto di partenza, …
«Quando voglio sapere cosa pensa la Francia, lo chiedo a me stesso», diceva Charles De Gaulle. Ieri Emmanuel Macron lo ha chiesto ai francesi e la sua vittoria alle elezioni presidenziali è un segnale positivo che supera i confini nazionali, mai così liquidi come in questi anni di migrazioni e globalizzazione. Una buona notizia soprattutto in chiave europea, perché ormai ogni volta che si va alle…