Cicloamatore morto alla Granfondo: mercoledì 7 maggio i funerali
BERBENNO. La celebrazione a Cavenago, dove abitava. Sarà presente il sindaco di Berbenno, Manuel Locatelli, con il gonfalone.
BERBENNO. La celebrazione a Cavenago, dove abitava. Sarà presente il sindaco di Berbenno, Manuel Locatelli, con il gonfalone.
IL 7 MAGGIO. La liturgia che precede l’extra omnes. Attesa per la prima fumata.
L’INCIDENTE. Nella notte tra il 5 e il 6 maggio in vicolo Orefici: sul posto anche Vigili del fuoco e Protezione civile. Struttura dichiarata inagibile. Non ci sono feriti.
IL LUTTO. Di rientro da una partita di tennis a Rogno, il 13 aprile il 67enne era finito fuori strada. Non si è più ripreso.
IL VIAGGIO. Tra gli studenti su mezzi pieni e in ritardo. C’è chi attende un’ora e chi fa affidamento sui nonni. Marini (Sai): «Più risorse, ma prima si trovino gli autisti».
VIABILITÀ . Primo giorno dopo i due mesi di sperimentazione del Comune. Circolazione più fluida nelle ore di punta. Da lunedì 12 maggio il test alla Martinella.
L’OMICIDIO. I compagni: «Non c’entra il tifo. Provocati, volevamo chiarire. Stavamo andando via, è spuntato De Simone col coltello».
IL RICORDO. Il vescovo di Bergamo ha ricordato in Consiglio comunale la centralità della figura di Papa Francesco e di Giovanni XXIII, ma ha anche riflettuto sui fatti di cronaca che hanno riguardato l’omicidio di Riccardo Claris.
L’OPERAZIONE. Nel parco «Mariana Frigeni Careddu» è stato sorpreso mentre cedeva a un altro soggetto una dose di eroina.
LE INDAGINI. Investigatori al lavoro per ricostruire con esattezza quanto avvenuto in via Ghirardelli. Attesa per l’interrogatorio di martedì pomeriggio.
ROMANO DI LOMBARDIA. Hanno posizionato grosse pietre sulla rotaia del primo binario per «vedere cosa succedeva”»al passaggio del treno. Una bravata pericolosissima che poteva finire in tragedia.
I LAVORI. È partita lunedì mattina 5 maggio, una nuova fase del cantiere della Teb2 in città, questa volta nell’area di via Corridoni. Nessun disagio segnalato.
LA LETTERA. Una lettera aperta è stata diffusa da Barbara Claris, sorella del ventiseienne assassinato nella notte tra il 3 e il 4 maggio. Il post sui social: «Ricky colpito a caso, non ha alzato mani».
IL PROFILO DELLA VITTIMA. Claris aveva studiato in Lussemburgo, da pochi mesi lavorava in una società a Milano. L’ex allenatore: «Insieme a Dublino per la finale d’Europa League». Lunedì mattina, oltre ai fiori, una maglia dell’Atalanta dove è morto Riccardo.
IL CASO. Sarebbe doloso l’incendio di sabato sera nel piazzale della ditta Goisis, a Ciserano. Indagano i carabinieri di Treviglio.
IL CASO. «Ha il telefono spento e non mostra alcuna attività sui social da quel giorno – spiega la sorella –. Abbiamo già allertato le autorità competenti, ma ogni ora è preziosa».
IL LUTTO. «Una nostra delegazione - ha spiegato il sindaco Locatelli - parteciperà al funerale nel suo paese natale, nel Lodigiano».
IL DELITTO. Sabato notte a Bergamo lo scontro tra atalantini e interisti culminato con l’omicidio di Riccardo Claris, 26 anni. Arrestato un 18enne bergamasco: «Sono stato io» le sue parole ai carabinieri.
L’ATTESA. Mancano ormai un paio di giorni all’inizio del Conclave e i Cardinali in queste ore cercano di tirare le fila. Per questo lunedì 5 maggio la congregazione si terrà sia la mattina che il pomeriggio.
L’INCIDENTE. In moto con la patente revocata e in stato di ebbrezza. Incidente per fortuna senza feriti gravi quello accaduto ad Albino domenica 4 maggio intorno alle 17.30.