Antinfluenzale, ora lo possono prenotare gli over 65. Dal 4 novembre altre categorie, scopri quali
Poi le donne in gravidanza e cittadini a rischio patologia, dal 9 novembre anche i bambini fino ai 6 anni.
Poi le donne in gravidanza e cittadini a rischio patologia, dal 9 novembre anche i bambini fino ai 6 anni.
Il Servizio Epidemiologico di Ats Bergamo ha effettuato una valutazione comparativa tra la popolazione vaccinata e non vaccinata per comprendere la correlazione tra ricoveri e positività, impiegando i flussi ufficiali messi a disposizione da Regione.
Dopo gli 80enni e i più fragili, siano gli insegnanti ad avere la priorità assoluta per la terza dose: la richiesta arriva dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenuto alla inaugurazione dell’anno scolastico nel Castello Svevo di Trani. E subito accoglie il plauso dei dirigenti scolastici e delle maggiori sigle sindacali.
Da mercoledì 27 ottobre anche i cittadini lombardi over 60 e le persone con elevata fragilità (in questo caso di età uguale o maggiore di 18 anni) potranno procedere alla prenotazione della dose booster. «Proteggersi con la terza dose di vaccino - spiega la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti - è molto importante soprattutto per i soggetti più fragili».
Quando gli hanno proposto un lavoro a Singapore, prima di accettare Roberto Corna ha aperto l’atlante per capire bene dove lo avrebbero spedito. «Lo ammetto – dice – non sapevo neanche dove si trovava. Sono partito con la prospettiva di rimanerci un anno soltanto, invece ne sono già passati 14 e io sono ancora qui». Ma facciamo un salto indietro: Roberto Corna, 40 anni di Morengo, diventa ingegne…
Dal 2 novembre, nel foyer del Centro congressi dell’ospedale Papa Giovanni, saranno attive sei linee vaccinali (aperte a tutti), con l’abbinamento di terza dose anti-Covid e antinfluenzale.
Il microbiologo Guido Rasi, consulente del generale Figliuolo: l’Italia ha fatto meglio di altri Paesi. «Per togliere il certificato verde: circolazione frenata del virus e assenza di varianti che eludano i vaccini».
In vista della campagna antinfluenzale 2021/2022, Regione Lombardia ha varato una nuova piattaforma creata da Poste per la tracciatura del vaccino antinfluenzale.
In una nota, il coordinatore dell’Unità di crisi vaccinale Alberto Zoli ha sollecitato gli operatori più vicini alle categorie interessate affinché svolgano attività di sensibilizzazione.
La richiesta dei sindacati: «Semplificare la normativa per le lavoratrici domestiche».
Il professionista può esercitare ma è allontanato dall’attività di somministrazione di preparati anti-Covid nell’hub.
Adesione attorno al 90%: prima dose per nove su dieci over 12. Gori: «Sono strumento di libertà, non ha dubbi chi ha visto in faccia il Covid». Moratti: la sfida è sulle terze dosi, importante che over 80, sanitari e fragili si proteggano.
Dal 21 ottobre l’hub vaccinale aziendale della sede di Treviglio di Sdf, multinazionale leader nella produzione di macchine agricole, diventa hub regionale a disposizione della comunità per la somministrazione di vaccini anti-Covid. È il primo esempio sul nostro territorio.
Nella Bergamasca è stato raggiunto il 14% dei fragili e l’8% degli over 80 a un mese dalla partenza.
Gli episodi ai centri vaccinali sono aumentati con l’obbligo del Green pass. Alborghetti (Asst Bergamo Est): «Non è tollerabile».
In qualità di caregiver anche colf e badanti in fase di regolarizzazione possono vaccinarsi e ottenere il green pass in Regione Lombardia. Lo precisa l’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo anche a seguito di alcuni articoli usciti sulla stampa in questi giorni.
Il via era previsto il 15 ottobre, ma manca ancora l’accordo tra Ats e medici. A fine mese dovrebbe partire il portale per le prenotazioni.
La segnalazione è arrivata da un centro della Bassa Bergamasca, con un medico che potrebbe aver agito per i no vax.
Consentita a tutti gli operatori socio sanitari senza limitazioni di età. Devono essere trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.
È il bilancio delle prime somministrazioni in provincia di Bergamo. Dall’annuncio dell’obbligatorietà, un indeciso su 4 ha scelto di immunizzarsi.