Rimonta Atalanta atto secondo Battere la Juve va oltre il tabù
Mercoledì 28 febbraio in campo a Torino per ribaltare l’1 a 0 dell’andata e scrivere un’altra pagina di storia della società conquistando la finale di Coppa Italia.
Mercoledì 28 febbraio in campo a Torino per ribaltare l’1 a 0 dell’andata e scrivere un’altra pagina di storia della società conquistando la finale di Coppa Italia.
Del Neri l’ultimo tecnico a non perdere a casa della Juve. Quasi 9 anni fa finì 2-2. «E io a Gasperini dico: resta lì, puoi aprire un’era».
Saremo oltremodo ottimisti ma perché dare per scontata l’eliminazone dell’Atalanta dalla finalissima di Coppa Italia? D’accordo, l’appuntamento di mercoledì vede i nerazzurri sul campo di sua maestà Juventus, sfida che i pronostici danno più che mai favorita.
L’Uefa ha aperto un procedimento disciplinare contro l’Atalanta per i presunti cori razzisti rivolti all’attaccante del Borussia Dortmund Michy Batshuayi durante la partita di ritorno dei sedicesimi di finale terminata per 1-1 con il passaggio dei tedeschi agli ottavi.
Juventus-Atalanta è stata rinviata a causa della neve che ha reso impraticabile il terreno di gioco. I fiocchi hanno iniziato a cadere nel pomeriggio di domenica e imbiancato immediatamente il campo dello Juventus stadium.
La neve alleata dell’Atalanta: dopo la fatica di giovedì sera in Europa league, con conseguente delusione causa eliminazione, i nerazzurri possono recuperare le forze grazie al meteo avverso.
L’Eco di Bergamo intervista il presidente nerazzurro Antonio Percassi che dopo la serataccia di Reggio racconta il futuro che sogna per la sua Atalanta.
Dopo la bruciante sconfitta di giovedì sera contro il Borussia Dortmund è tempo di guardare avanti. Roberto Belingheri fa il punto sul momento, anzi momentaccio dell’Atalanta. Non tutto è perduto: in campionato si può inseguire, di nuovo, il sogno europeo.
Prime convocazioni per Luigi Di Biagio da commissario tecnico della Nazionale e nell’elenco c’è anche il giovane atalantino Alessandro Bastoni.
Tre agenti della Digos feriti, un arresto e 38 denunciati che riceveranno il Daspo. È il bilancio degli scontri tra forze dell’ordine e tifoserie di Atalanta e Borussia Dortmund vicino al Mapei Stadium prima del ritorno dei sedicesimi di Europa League, giovedì sera a Reggio Emilia.
Non ci sono parole, è dura trovarne. Non lo meritava l’Atalanta, sembrava fatta, più di 70 minuti avanti, con la qualificazione lì ad un passo già da pregustare, da pensare al sorteggio del giorno dopo. Il Borussia quasi abbattuto, contenuto, bloccato, che ha provato a fare il diavolo a quattro mostrando di che pasta è fatto, ma giovedì il muro era nerazzurro.
Nonostante l’uscita dall’Europa league Gian Piero Gasperini applaude i suoi giocatori e i tifosi nerazzurri, protagonisti di una cavalcata indimenticabile.
Una sola parola: grazie. Grazie per aver scritto comunque la storia, grazie per aver fatto sognare migliaia di bergamaschi.
La bellissima coreografia dei tifosi nerazzurri all’ingresso in campo dell’Atalanta. Il Mapei stadium è tutto nerazzurro.
Lo stadio di Reggio si riempie di tifosi atalantini
Ecco l’arrivo dei tifosi allo stadio di Reggio Emilia prima di Atalanta-Borussia Dortmund.
Per l’Atalanta la doccia fredda arriva a sette minuti dalla fine della partita. Il vantaggio di Toloi, poi l’errore di Berisha e il conseguente gol del Borussia. Leggi la cronaca della partita minuto per minuto.
È l’ora della rimonta. Non può finire diversamente a partire dalle 21.05 contro il Borussia Dortmund. È il primo incontro da dentro fuori: pensare che tutto finisca qua non è concesso, se poi andrà come tutti sperano inizieranno le celebrazioni di qualcosa di magico, d’inaspettato, ma atteso da anni.
«Essere a capo di una tifoseria con alle spalle cinquantadue anni ininterrotti di storia mi riempie di orgoglio a non finire. Mi ritengo, poi, fortunato di esserlo adesso con la squadra alla caccia della prestigiosa qualificazione agli ottavi di finale della League. Sono un presidente sportivamente invidiato per mille e più ragioni».
Un Gian Piero Gasperini sorridente si presenta ai microfoni consapevole dell’importanza della sfida di giovedì, crocevia dell’intera stagione nerazzurra.