L’Europa di Einaudi un modello preveggente
ITALIA. Il 24 marzo di 150 anni fa, in pieno Ottocento, nasceva a Carrù, in Piemonte, un grande italiano, Luigi Einaudi.
ITALIA. Il 24 marzo di 150 anni fa, in pieno Ottocento, nasceva a Carrù, in Piemonte, un grande italiano, Luigi Einaudi.
MAPELLO. L’appello della mamma del bimbo di 7 anni e mezzo con la distrofia muscolare di Duchenne. Ha scritto insieme ad altri genitori a Mattarella perché non sia ritirato l’unico farmaco ora a disposizione.
ITALIA. Le foto e i video che circolano in rete (un po’ meno nei Tg) sono inequivocabili. La polizia che carica a manganellate un gruppo di studenti dalle parti del liceo Russoli di Pisa, molti dei quali ancora minorenni, iscritti a quella scuola, disarmati, inermi, colpevoli solo di manifestare le proprie opinioni su quello che sta accadendo a Gaza.
IL COMMENTO. «Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà». Ancora una volta il Capo dello Stato si mette al centro del ring della campagna elettorale…
MERCATI. L’allarme lanciato da Anva e Confesercenti Bergamo: «Il decennio d’incertezza innescato dalla direttiva Bolkestein ha reso precario il settore». L’approfondimento su L’Eco di Bergamo del 23 febbraio.
Giovedì 15 febbraio alle 20.45, il secondo appuntamento del festival «Perché la storia è sempre più complessa di come ci appare» sarà tenuto dal professor Jacopo Perazzoli dell’Università degli Studi di Bergamo, che sottolinea: «Per comprendere i singoli episodi, bisogna prima conoscerne le cause»
GIORNO DEL RICORDO. Gori alle celebrazioni: «Una ferocia sulla quale ha pesato a lungo un colpevole silenzio» Paolo Franco: «Qui per restituire dignità alle vittime».
ITALIA. Mai come in questa era invece è possibile accedere a una molteplicità di informazioni, a fonti per verificare l’attendibilità delle notizie, a libri di studiosi intellettualmente onesti e accreditati: ma costa fatica. La realtà sfuggente e articolata, anche quella delle guerre, la più tragica, può essere compresa attraverso la cultura e l’umanità.
L’INAUGURAZIONE. «La natura della cultura» per esplorare tutte le possibili interazioni tra arte, natura e tecnologia: sarà questo il filo conduttore degli eventi 2024.
LA RICORRENZA. Per ora è arrivata solo una conferma «informale»: l’annuncio della visita del presidente della Repubblica da parte della sindaca Laura Castelletti insieme a Giorgio Gori nella mattinata di mercoledì 24 gennaio.
L’ELOGIO DELLE DUE CITTÀ. Il Capo dello Stato a Pesaro per l’inaugurazione della Capitale della cultura 2024.
IL CAPO DELLO STATO. Dopo il discorso di fine anno del presidente della Repubblica non sono mancate voci discordi da parte delle forze politiche di Governo. Le critiche si sono appuntate sul decreto sulla concorrenza.
SICUREZZA STRADALE. I due noti Comuni «uniti» dall’educazione di studenti over 16 su strade e piste da sci nei panni di Polizia locale, Forze dell’ordine e soccorritori.
IL DISCORSO DI FINE ANNO. «Questa sera ci stiamo preparando a festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Nella consueta speranza che si aprano giorni positivi e rassicuranti». Con queste parole si apre il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che saluta gli ascoltatori con: «Care concittadine e cari concittadini».
ITALIA. «È ora di lasciarti andare». Sale sull’altare alla fine della celebrazione dei funerali della figlia Giulia, papà Gino Cecchettin per darle l’ultimo saluto.
IL PROVVEDIMENTO. L’ordinanza «per tutelare anche il sedime». Cartelli posizionati dall’estate. Le «Guide Mtb Val Brembana»: insensato in un periodo in cui tutti investono sul cicloturismo.
IL RICORDO. La pioggia non ha fermato l’omaggio alle vittime della Val di Scalve. Monsignor Delpini a Bueggio: «Viviamo questa memoria non solo come fatto di cronaca». I sindaci della valle: «Oggi ci sentiamo meno soli».
LA LETTERA. Il Capo dello Stato: «Drammatiche lezioni di questa natura devono produrre maggiore lungimiranza e prudenza».
L’EDITORIALE. «Bettineschi senza nome, 3 ore». Di lui, o lei, non sappiamo nulla. Né se fosse maschio, né se fosse femmina. Sappiamo solo che oggi, se questa vita fosse ancora tra noi, compirebbe 100 anni. Invece visse solo 3 ore. Forse il tempo di sentire per una volta il calore della sua mamma, dopo il parto, nella notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre 1923.
L’ANALISI. «Bagnaia e Sinner, i nuovi ragazzi d’oro». «Da Bagnaia a Sinner, il rumore dei ventenni». «Dal motociclismo al tennis: ventenni italiani sul tetto del mondo».